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Oggi, 9 marzo 2021, alle 11.30 la Rai presenta in conferenza stampa una nuova serie TV intitolata Makari. La messa in onda delle prime due puntate è prevista per lunedì 15 marzo, e martedì 16 marzo2021 in prima serata e prime time su Rai 1.
Makari è tratta dai romanzi di Gaetano Savatteri, giornalista e scrittore italiano. La casa di produzione Palomar di Carlo Degli Esposti ha già realizzato quattro puntate totali, liberamente ispirate alle quattro opere letterarie edite in Italia da Sellerio. Michele Soavi ha curato la regia della serie, sceneggiata da Francesco Bruni con gli attori Claudio Gioè, Antonella Attili.
La serie è di genere crime, con protagonista il giornalista e scrittore Saverio Lamanna che si trova suo malgrado coinvolto in alcune indagini della polizia, aiutato dall’amico Peppe Piccionello. Peppe vive a Makari, piccolo borgo vicino a Castelluzzo e San Vito Lo Capo in provincia di Trapani. Un paesino perennemente esposto a sole e calura, tanto che Piccionello è diventato “allergico ai vestiti”, e appare nella serie sempre in pantaloncini e infradito.
Alla conferenza stampa di oggi è prevista la partecipazione del cast della serie e del regista del tv movie.
Makari conferenza stampa, la diretta
In collegamento ci sono anche i tre componenti del gruppo Il Volo, che hanno interpretato la sigla di Makari. La prima a prendere la parola è Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction. “Non faremo fatica ad affezionarci al personaggio di Makari, la serie ci darà molti elementi per fidelizzarci. Ricordiamo che non siamo di fronte a un poliziotto, ma bensì a un giornalista. Non ce ne sono molti nella storia televisiva. Infatti, la linea gialla della serie diventa poi sentimentale da subito; il protagonista si muove come un fulmine. Non mancheranno anche punte di dramma. Sarà protagonista anche la Sicilia, calda e meravigliosa. Tutti vorremmo vivere a Makari.” .
Poi, interviene Carlo Degli Esposti, produttore Palomar. “Quando ho letto i libri di Savatteri non ho avuto dubbi che potessero diventare protagonisti di una serie. Le vicende che lo coinvolgono sono molto moderne. Abbiamo composto la serie con bravissimi attori, su un paesaggio che è fra i più belli del mondo. Ho provato per anni a comprare una casa lì, ma non sono mai riuscito. Infine, ringrazio il regista Michele Soavi che è riuscito a portare avanti la produzione in piena pandemia.”.
Tocca poi al regista Michele Soavi parlare: “Per me è stato un salto in un genere nuovo, perché ho cercato di coniugare giallo e commedia. Sono rimasto fulminato dal mal di Sicilia. Una terra quasi invadente all’inizio, ma che impari ad apprezzare. C’è un’aria di benessere, forse dato dal mare. “. Commenta poi i personaggi della serie: “Saverio, il protagonista, cade sotto la freccia di cupido scoccata dal personaggio femminile, che ho voluto dipingere quasi come come una Venere. E poi c’è il padre di Saverio, che anche se il figlio è oltre che quarantenne continua ad essere un padre premuroso.”
Makari conferenza stampa, gli interpreti Claudio Gioè ed Ester Pantano, Il Volo
I due protagonisti Saverio Lamanna e Suleima sono interpretati da Claudio Gioè ed Ester Pantano. Inizia a parlare Claudio Gioè: “Il protagonista indaga, ma non in modo convenzionale, le sue sono indagini quasi sociali. Ha l’occhio di chi è andato via dalla Sicilia, e ora che vi ritorna cerca di riscoprire le unicità della sua terra. Compresi alcuni luoghi comuni -saggi-, sì, ma che andrebbero aggiornati. Savatteri ha raccontato una Sicilia contemporanea che cerca di affrancarsi dai luoghi comuni. Il Mezzogiorno ha bisogno di cercare riscatto e identità.”
Prima di parlare con la Pantano, si collegano i tre membri del gruppo Il Volo: Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginobile. Inizia Boschetto “Questa canzone racconta la Sicilia vista dagli occhi di un venticinquenne. Ogni estate torno in Sicilia, terra di santi e di stolti. Adoro le serie come questa, che abbinano amore e giallo. Per noi è davvero un onore poter raccontare la mia Sicilia attraverso una fiction.”. Continua Ginobile: “Un giorno vorrei intraprendere il cammino dell’attore, sono contento di aver partecipato alla sigla. Sto aspettando con ansia di vedere la fiction.”. Infine, interviene Barone: “Sentire la nostra canzone ogni volta negli spot promozionali ci fa emozionare.”.
Makari conferenza stampa, le domande dei giornalisti
Domanda 1: per Ester Pantano, il tuo personaggio affianca Saverio solo per amore, o anche con altri fini? Per Savatteri (l’autore dei romanzi Makari), la tua è una storia di rinascita, cosa ti ha ispirato?
Inizia la pantano “Credo che Suleima (il nome personaggio che interpreta n.d.r.) sia intraprendente, il che la porta ad essere presente e aiutare il protagonista a prescindere dall’amore.”. Poi risponde Savatteri: “Mi ha ispirato il personaggio -Sicilia-, che spero torni ad essere presente nell’immaginario nazionale.”. Riguardo il personaggio di Suleima lo scrittore aggiunge che “Non è solo una fidanzata. Lei destruttura le certezze di Lamanna.”.
Domanda 2: state già pensando a una seconda stagione in attesa di sapere cosa accadrà di Montalbano?
Risponde Degli Esposti: “Vediamo cosa dirà il pubblico, non voglio parlare di Montalbano oggi.”
Makari conferenza stampa, lo sceneggiatore Francesco Bruni
Domanda 3: il sud sta diventando l’unico protagonista dei racconti Rai?
Risponde la Ammirati: “Non sarà solo il sud protagonista dei nostri racconti. Vedrete più in là su Rai 1 e Rai 2. L’Italia merita di essere vista tutta. Mare, sole e spiagge sono di grande attrattiva, ma vedremo anche la montagna. Inoltre, cercheremo di proporre nuovi generi, non solo gialli. E soprattutto generi mixati, che partono da una linea gialla per approdare sulla commedia, o sul grottesco. Cerchiamo linguaggi plurali.”.
Continua Degli Esposti: “A parte Abruzzo e Sardegna le nostre produzioni hanno spaziato ovunque in Italia. Sono affezionato alla Sicilia, ma soprattutto sono innamorato della letteratura. Partire da un’opera letteraria è il primo gradino per raggiungere la qualità. Gli scrittori, ovviamente, sono coinvolti dagli sceneggiatori nella realizzazione.”.
Conclude lo sceneggiatore Francesco Bruni: “La storia dei romanzi ci ha conquistato. C’è uno humor brillante, non tipico dell’Italia. A volta abbiamo dovuto rinunciarvi, per concentrarci sulla prosecuzione del giallo. Infine, rispetto a Montalbano c’è una diversa attenzione ai personaggi secondari. Noi abbiamo creato una linea orizzontale che unisse tutte e quattro le puntate. Non è stato difficile.”
Domande per il cast
Domanda 4: per l’interprete Claudio Gioè, sei consapevole di avere tutta la serie sulle spalle? In base a cosa scegli quali personaggi portare in tv? Infine, puoi fare una riflessione sui teatri chiusi?
“Il personaggio è interessante, ha una back-story da sviluppare, è sfaccettato, e ha in comune con me le origini palermitane. E’ stato una favola interpretarlo per me. Riguardo i teatri, ero in scena quando li chiusero l’anno scorso. Adesso i teatri stanno cercando di riaprire in fretta, ma forse è una scelta azzardata in questo momento. Mi auguro che si riesca a riprogrammare il teatro, magari con i fondi europei in arrivo. meglio che affrettarsi a riaprire senza avere una lunga visione.”.
Domanda 5: la Sicilia raccontata nelle serie è già riuscita negli ultimi tempi a scardinare i luoghi comuni?
Risponde Gioè: “Lamanna è un personaggio portatore di una nuova luce sulla Sicilia moderna. Con tutti i suoi aspetti poetici e romantici.”
Ancora domande per il cast di attori
Domanda 6: per Domenico Centamore, chi è Peppe Piccionello, il personaggio che interpreti? Quanto è fedele al libro?
“Ho amato da subito il personaggio, che esemplifica il modo di vivere siciliano in tutto. Infatti si scontra sempre con Lamanna, un siciliano che scappa dalla Sicilia, poi ci torna, e non apprezza tutto della sua regione. Piccionello invece ci crede fino in fondo. Però nella sua sicilianità è anche moderno e libero, per il suo modo di vestire. In Sicilia essere liberi è una bella vittoria.”
Parla poi anche Tuccio Musumeci, l’interprete del padre del protagonista, che commenta il suo personaggio. “E’ un padre rimasto vedovo e solo, quando Saverio si ripresenta riversa su di lui tutto il bene che ha. Rinuncia a tutto per lui. Forse è stato un po’ -camorriuso-, come diciamo noi in Sicilia, un po’ assillante. Ma lo ha amato tanto.”
Domanda 7: è stato difficile lavorare con le restrizioni dovute al Covid?
Risponde il regista: “Sì, è stato difficile, eravamo in pieno lockdown. Si sono verificati anche due falsi positivi sul set. Il lavoro più complesso è stato gestire le comparse e i generici, che venivano sempre tamponati, ma non potevamo avere in numero eccessivamente elevato. Abbiamo usato alcuni effetti visuali per aumentare il numero delle comparse a volte.”
Domanda 8: per Ester Pantano, come hai affrontato un personaggio di una fiction così diverso dal canone della “poliziotta”?
“Mi è stato svelato pian piano il mio ruolo nella serie. E mi ha subito interessato, in quanto personaggio che tiene testa ai maschi, e non è una femme fatale, che usa il proprio corpo per primeggiare. Si relaziona con gli uomini alla pari, gioca con loro.”
Le ultime domande dei giornalisti
Domanda 9: per Claudio Gioè, cosa ti ha spinto a tornare a vivere in Sicilia?
“Non c’entra con la serie, è stato una piacevole coincidenza fortunata.”.
Domanda 10: per Degli Esposti, la scelta di ambientare molte serie in Sicilia dipende dalla bellezza dei territori? Quanto può essere importante per far riscoprire la Sicilia?
“E’ importante arrivare al grande pubblico con tutte le piccole differenze che compongono la diversità italiana. Senza pregiudizi e luoghi comuni, per sentirci tutti quanti più italiani”.
Domanda 11: per Claudio Gioè, in quanto interprete di un giornalista, che tipo di responsabilità senti nei confronti delle persone che hanno bisogno di avere voce, e lo fanno con atti dimostrativi?
“Nel nostro paese mancano intellettuali, che raccontino l’Italia contemporanea e lo sradicamento socio culturale che sta accadendo da anni. La letteratura di genere in qualche modo tenta di arginarlo. E in questo caso pone l’accento su alcune drammatiche vicende sociali. A differenza di altre serie ambientate in luoghi inventati, Makari si relaziona con problemi più tangibili.”