Rai 1 manda in onda la prima puntata della nuova serie tv Cuori di cui noi vi proponiamo la recensione. La fiction è interpretata da Daniele Pecci, Matteo Martari e Pilar Fogliati nei rispettivi ruoli di Cesare Corvara, Alberto Ferrari e Delia Brunello.
Cuori serie tv – recensione
Siamo negli anni ’60 e la serie racconta un periodo in cui la sperimentazione medica, per quanto riguarda la cardiologia, viveva una stagione di grande fervore. I medici protagonisti della serie sono tutti impegnati nel miglioramento nella sperimentazione del trapianto di cuore che, negli ultimi anni, aveva fatto molti progressi.
Il prodotto televisivo intreccia questa tematica con una storia d’amore: il triangolo fra i tre protagonisti principali Cesare Corvara, Alberto Ferrari e Delia Brunello. Quest’ultima, sposata con Corvara, è a sua volta una cardiologa d’eccezione. Riesce a capire soltanto con la auscultazione le patologie da cui sono affetti i pazienti.
La dottoressa possiede quello che si chiama un “orecchio assoluto“. Ovvero riesce senza alcun ausilio a riconoscere i danni del cuore. Il triangolo sentimentale è ben costruito ed ha una propria efficacia nello svolgimento del racconto.
La serie si svolge in maniera abbastanza scattante, senza lungaggini e con ritmo veloce. É ambientata all’ospedale Le Molinette di Torino che è stato ricostruito su una superficie di 2.000 metri quadri. Oltre tutti gli ambienti, anche la sala operatoria è stata ricostruita e sono stati utilizzati gli stessi arredamenti e strumenti medici originali dell’epoca.
Uno sforzo di cui si vedono i risultati e che inserisce bene il racconto negli anni in cui tali esperimenti sul cuore venivano realizzati. Da sottolineare che tutti i cardiochirurghi ed i cardiologi interessati si muovono abbastanza bene nell’ambito di una professione che non è la loro.
Preziosa si è rivelata la consulenza di veri specialisti che hanno guidato e insegnato agli attori come potersi districare anche in una operazione a cuore aperto. Inoltre, anche se i personaggi sono inventati, sono però ispirati a veri protagonisti esistiti realmente.
I protagonisti
La recitazione ha mostrato un cast ben affiatato che è riuscito a rendere credibile ogni passaggio della serie. Tutto ciò è stato coadiuvato anche dalla sceneggiatura snella, scattante ed efficiente.
La coralità della recitazione è ben evidente e gli attori hanno ben assimilato le lezioni ricevute dai veri professionisti. Un aspetto molto importante è quello dell’emancipazione femminile. Siamo negli anni Sessanta e la protagonista, la dottoressa Delia Brunello, viene da a Houston dove ha studiato e si è specializzata.
È un vero talento ma è molto più avanti delle mode dell’epoca in Italia. Indossa minigonne e ha degli atteggiamenti spesso trasversali. Forse è un po’ poco per poter parlare di emancipazione femminile. Ma l’orecchio assoluto della dottoressa la pone al di sopra di tutti i suoi colleghi. E questo è ben evidente nello scorrere degli eventi.