Dopo la sigla con i conduttori sulle note di Com’è bello far l’amore, è Gerry Scotti ad aprire le danze. I padroni di casa ne ripercorrono ironicamente la carriera, dalla radio alla tv; l’esordio è stato su Italia Uno. Secondo Paolo, quando Scotti ha iniziato su Italia Uno, la rete giovane Mediaset è diventata Rete Quattro. Scotti invece confessa una sua scoperta dell’ultimo minuto: era convinto che per fare i Cugini Merda servisse la giacca marrone, e invece stasera ha capito che basta la faccia.
Salutato Scotti, si parte con i comportamenti del capitale umano di Nord, Centro e Sud. Stavolta le persone sono alle prese con un agente che chiede loro di guardare per un attimo un ragazzo fermato. L’aspetto grottesco della candid è che tutti gli italiani coinvolti, quando il ragazzo chiede di essere lasciato andare perché non vuole finire in prigione, sghignazzano. Uno addirittura lo tranquillizza: “Non ci va nessuno in galera in Italia, ci vai tu?”
Il primo comico ad esibirsi è Cristiano Militello, per il centro: cartelli stradali, cartelli di negozi e di ristoranti toscani.
Un brano della Rimbamband ed entra Pino Campagna per il Sud: il figlio vuole parlargli solo via Facebook, però ignora la sua richiesta d’amicizia. Il figlio si definisce ragazzo multimediale”, il padre rissume il concetto dandogli del “ricchione”.
Dopo la presentazione della giura, ecco Debora Villa da Milano. La comica vuole sfatare una serie di luoghi comuni sulle donne: non è vero che quelle che fanno sesso sono isteriche. E sia chiaro che il principe azzurro non esiste, perché uno che si presenta in leggins blu è gay (questa battuta l’avevamo già sentita a X Love).
Primo servizio sulle eccellenze italiane, le Sorelle d’Italia : Cristina e Benedetta Parodi, Milly e Gabriella Carlucci, Loredana e Raffaella Lecciso.
Seguono le eccellenze delle feste paesane.
Prima votazione: il Sud passa in testa. Collegamento con Pino Caruso: “Fummo cacciati dal Paradiso Terrestre per una mela. E poi dicono che la frutta fa bene”.
Da Roma, Sabrina Ferilli-Virginia Raffaele in giro per la capitale.
Primo blocco pubblicitario.
Si rientra in studio con la band che rivisita Nilla Pizzi. Luca, Paolo e Scotti parlano della tv: una volta ha insegnato agli italiani a leggere, poi nel 2000 con il Grande Fratello ha insegnato loro che leggere non è poi così importante.
Viena lanciata una nuova fiction con i conduttori, Enrico Silvestrin e Giorgia Surina sugli indipendentisti veneti: Squadra Anti Veneto–Operazione Mona. L’ispirazione di questa “squadra anti-Veneto” sono chiaramente i prodotti TaoDue.
Due voci dal Sud, Bove e Limardi. Tocca poi a Marco “Baz” Bazzoni, dalla Sardegna: il problema non è la chirurgia estetica, ma i modelli. I vip sono tutti uguali perché i chirurghi si ispirano tutti agli stessi canoni, persino le anziane in spiaggia afoggiano dei seni da ragazzine.
Il capitale umano d’Italia incrocia un’avvenente ragazza che si offre come bandante: ci sono anziani che in certi momenti vivono la moglie come un inconveniente.
Seconda votazione: nella classifica generale Nord e Sud sono a un punto di distanza, con il Nord ancora in testa.
I Cugini Merda sono andati a trovare Belén Rodriguez. I due ripercorrono i momenti topici della sua carriera, dalla farfallina alla conduzione di Come mi vorrei. Paolo la vorrebbe a casa.
Nuova cartolina della Ferilli-Raffaele da Roma. Guest star, Luca Barbarossa; la Ferilli vuole ascoltare la sua canzone più famosa, Grazie Roma.
Si torna in studio: il signor Vismara coinvolge Luca e Paolo in un selfie, poi racconta una barzelletta su un negromante negro.
A Giass, la Boldrini-Kessosoglu se la prende col sessismo imperante. Ci ricorda il suo lavoro all’Onu con nostalgia: in quel periodo, la cosa più importante era la foto con i bambini “negri”.
Entra in scena il Presidente di Giass, Pino Caruso: tradire una moglie è un gesto d’amore, sennò non si conosce mai il valore di chi si ha accanto.
Si riparte con i comici: per il centro, Andrea Perroni che imita vari cantanti.
Nino Formicola è il cieco di Milano: sono gli altri a non vedere, perché ripetono che siamo tutti uguali; c’è sempre grande imbarazzo davanti a un handicappato.
Per il Sud, Giobbe Covatta sulla condanna di Berlusconi e le parole cambiano significato: accanimento giudiziario per esempio, adesso lo dice chi viene preso con le mani nel sacco.
Prossima categoria, le Archistar, “architetti con la mente di Michelangelo e le mani di Lady Gaga”: Renzo Piano, Mario Cucinella, Massimiliano Fuksas.
Per le Arie Immortali, le flatulenze indimenticabili del cinema italiano: Ugo Tognazzi, Adolfo Celi, Alvaro Vitali.
Come in tutte le puntate precedenti, ecco ancora la categoria dei Saranno Sorrentini: Hmatt, The Pills, The Jackal.
L’ ultima votazione di Giass decreta vincitore il Nord. Ci avviamo verso la conclusione: dopo la pubblciità, gli spettatori vengono deliziati con una Debora Villa che cerca di essere sexy ballando I will survive di Donna Summer.
Vengono rilanciati alcuni servizi come quello sui religiosi canterini in tv, le giornaliste gnè gnè e i bambini sfruttati dai grandi. Nel montaggio vengono inseriti alcuni momenti della conferenza stampa in cui Ricci aveva predetto che, al termine della trasmissione, sarebbe stato mandato a quel paese da molte persone.
Il congedo dagli spettatori di Canale 5 avviene attraverso un cambio di prospettiva: le badanti venute dall’estero raccontano come si trovano in Italia, tra aspetti positivi e difficoltà incontrate.
Giass termina dunque qui, chissà se Ricci in futuro vorrà ripetere l’esperimento.