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Giovedì 25 novembre, dalle 21.25 su Canale 5, Vanessa Incontrada e Claudio Bisio conducono la seconda puntata di Zelig.
Sul palco del Teatro degli Arcimboldi si alternano numerosi comici storici e non solo. Si alternano Gene Gnocchi, Maurizio Lastrico, Ale e Franz, Flavio Oreglio e Gioele Dix. A loro si uniscono Albertino, Massimo Bagnato, Max Angioni e tanti altri.
Zelig, diretta 25 novembre, Oreglio, Lastrico
In apertura della puntata del 25 novembre Vanessa Incontrada mostra un paio di scarpe rosse in quanto oggi si celebra la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne.
Sale sul palco Flavio Oreglio che legge alcune brevissime poesie. Una di esse recita “Certe volte nella vita bisogna dire no, si si lo ammetto bisogna dire di no ma anche ogni tanto darmela non sarebbe male, no?”.
Un’altra invece “Le cure, i vaccini…Avevo assunto quello contro il morbillo, la varicella e il covid per salvarmi la vita poi però quello scalino (è stato fatale)…”
Maurizio Lastrico invece racconta che un commerciante della sua regione, la Liguria, ha riaperto la propria attività dopo lo stop del Covid. Ha aggiunto numerosi tavolini, ha allestito una tavola calda offrendo cibo scadente ed è fissato con le recensioni dei clienti su Tripadvisor.
Immagina poi come Dante Aligheri, “friendzonato da Beatrice”, abbia trascorso il periodo di lockdown tra la dipendenza dei social, i tamponi e il ricorso ai siti a luci rosse.
Telefona Marco Ranzani che è diventato sempre più ricco. La sua banca è quella de La Casa di Carta, che è stata però assalita da una banda di criminali. Non può venire in trasmissione perché sta facendo la gara di bonifici con Gianluca Vacchi.
Zelig, Simone Barbato, Senso D’Oppio, Angioni, Gioele Dix
Simone Barbato si presenta con la sua classica tutina nera attillata. Porge un bigliettino accartocciato a Claudio Bisio per leggerlo. Bisio indica degli elementi come il semaforo, il termometro e Barbato li mima. Tra questi c’è anche “l’ultimo capello di Bisio pettinato”.
Entrano in scena i Senso D’oppio, Franco e Pietro. Pietro imita Massimo Ranieri mentre canta Erba di casa, portando in scena gli oggetti e riproducendo i gesti citati nel testo mentre Franco interpreta il cameraman che registra il videoclip.
Max Angioni è Kevin Scannamanna che crede di essere ad Italia’s got talent. Ha 25 anni e avrebbe talento nel parkour. Dopo aver tentato una dimostrazione, mal riuscita, spiega che il suo vero talento è il beatboxing. Anche qui la performance è fallimentare.
Gioele Dix è diventato un esperto in ristoranti in quanto per lavoro è obbligato a cenare spesso fuori casa. Spiega infatti che ci sono sempre più ristoranti che aspirano ad essere posti dove “non si va più per mangiare ma fare un’esperienza con il food”. Questo si traduce in un menù costoso a base di cinque piattini semivuoti con ingredienti particolari come fiori, mango, papaya. Tra le righe sottolinea di “rimpiangere” le antiche trattorie.
Zelig 25 novembre, Marta e Gianluca ed altri comici
Marta e Gianluca partecipano allo Speed Date. Interpretano rispettivamente Petra di Foligno e Sasso di Matera. La ragazza ha scoperto di essere di genere fluido e lavora come dentista. Lui invece è un urologo.
Diventano poi Candida di Mantova ed Herpes da Stress. Lei lavora in un agriturismo e lui in Parlamento. Patrizia invece allo Speed Date incontra il marito al quale rivela di tradirlo con il notaio. Bisio infine incontra una sessuologa amante degli animali. Vanessa Incontrada interroga in inglese Gianluca che non ha studiato per “aiutare la nonna a doppiare Sfera Ebbasta su Tik Tok”.
E’ il turno dei Beoni. Raccontano che per raggiungere il teatro hanno impiegato solo 4 minuti perché hanno utilizzato il monopattino che sfreccia ovunque.
Antonio Ornano invece si lamenta della moglie. Lo obbliga ad abbassare continuamente il volume sia della televisione la domenica pomeriggio e sia dello stereo mentre ascolta musica rock. Non le stanno bene neanche le cuffie perché si sente troppo forte il brusio. Nomina alcune rock star e cita anche i Maneskin che stanno avendo un successo planetario e che sono un buon esempio per le giovani generazioni.
Davide Calgaro è finalmente andato a vivere da solo in un monolocale perché stanco di abitare in una famiglia numerosa. Spiega infatti che in 21 anni di vita non ha mai avuto privacy, neanche nei momenti più intimi. Anche in bagno doveva fare i conti con la presenza dei fratelli.
Gene Gnocchi, Massimo Bagnato, Ale & Franz
Sale sul palco Gene Gnocchi che si è disegnato, per provocazione, i baffetti caratteristici di Hitler. E’ il leader di un movimento di persone che hanno scelto di fare i comici “perché fare i comici è meglio di andare a lavorare in miniera”. Per quanto concerne i baffetti spiega che si è rotto il rasoio mentre si stava facendo la barba e non è riuscito a terminarla. Per strada però ha incontrato molta solidarietà.
Gnocchi si scaglia contro i No Vax ricordando i tempi di lockdown quando oltre alla paura di contrarre il virus, dovevamo lavarci le mani numerose volte al giorno e cantavamo dai balconi. Ora che per contrastarlo abbiamo il vaccino ma in tanti non vogliono vaccinarsi.
A Zelig torna anche Massimo Bagnato che riporta in scena il classico gesto di alzare il braccio ad ogni domanda. Recita tra gli altri una poesia che ha scritto per Vanessa Incontrada. In realtà è il testo de La Cura di Franco Battiato.
Ale & Franz si accomodano sulla loro classica panchina. Entrambi cercano un momento di pausa prima di tornare a lavoro. Uno lavora in banca e l’altro si lamenta, appunto, degli istituti di credito perché gli hanno raddoppiato le spese sul conto.
Zelig, Tarcisio, Comunale, Baldini
Entra Tarcisio che non avendo uno smartphone, ma un cellulare di vecchia generazione, si è fatto stampare a caratteri cubitali il suo “Grin Pass”. Dopo lo stop per la pandemia è riuscito a riprendere le attività parrocchiali. Ha anche organizzato una gita a Roma con Don Dante.
Vicenzo Comunale invece racconta al pubblico che viene da Napoli. Spiega che il Vesuvio è asintomatico ma potrebbe presto manifestarsi. Immagina i vulcanologi come “scienziati sfigati” ma se un giorno il Vesuvio dovesse svegliarsi diventerebbero celebri come tutti i virologi che si sono trasformati in opinionisti televisivi. Si formerebbero anche i movimenti dei negazionisti del Vesuvio e dei “No Vulc”.
Ippolita Baldini è Lucy che sogna di fare la soubrette. Vuole dedicare una canzone d’amore al suo fidanzato. Dopo aver ascoltato Lucio Battisti, Claudio Baglioni e Marilyn Manson senza esito ha poi trovato quella giusta.
Recita “Tu sei la mia vita, altro io non ho. Tu sei la mia strada, la mia verità. Nella tua parola io camminerò, finché avrò respiro, fino a quando Tu vorrai. Non avrò paura sai, se tu sei con me”. Si tratta di uno dei classici canti liturgici.