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Questa sera, 16 dicembre 2021, alle ore 21,15 su Sky Uno è andata in onda la prima puntata di Masterchef Italia 11. I concorrenti si sfidano, piatto dopo piatto, per conquistare il titolo di chef amatoriale più bravo d’Italia. A giudicarli tre eccellenze della ristorazione: Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli.
Masterchef Italia 11, 16 dicembre 2021, inizia il Live cooking
Inizia il programma. Gabriele è il primo candidato ad entrare nella cucina di Masterchef. L’aspirante chef viene da Anzio, ha 35 anni e fa il buttafuori. Stasera è accompagnato dalla sua compagna Martina. Si definisce il “vichingo con la treccia”; pur avendo una corporatura imponente, Gabriele dimostra di essere sensibile e si commuove raccontando di essere stato vittima di bullismo. Propone il suo piatto “La prima volta” e conquista tre sì.
In sala d’attesa c’è chi non è molto concentrato sul live cooking, ma è impegnato a tentare la conquista. Marco, 41 anni, di Brindisi, tenta l’approccio con diverse concorrenti e soprattutto con Anna. Una di loro lo segnala ai giudici, che non perdono l’occasione di canzonarlo non appena si presenta davanti a loro. Il suo piatto non convince, quindi Marco torna a casa.
A seguirlo nel live cooking è proprio Anna, nutrizionista accompagnata dal papà, che convince con i suoi cappellacci e guadagna 2 sì. E’ Cannavacciuolo a dirle no, dopo che Anna gli ha consigliato di dimagrire 40 chili. “Nel tuo piatto mancava la chiattezza” – dice giocosamente lo chef vendicandosi.
Masterchef Italia 11, scontro tra giudici e storie commoventi
In una carrellata di candidati “allo sbaraglio”, assistiamo ad un durissimo scontro tra i giudici. Due concorrenti sbadati e molto emozionati, vengono promossi da Locatelli e Cannavacciuolo. Barbieri, che aveva detto no, si inalbera, abbandona lo studio e manda a f*****lo i suoi colleghi.
Christian ha la sindrome di Asperger ed ha difficoltà a parlare con gli sconosciuti. Stasera si racconta a cuore aperto: “Non è una mia colpa se sono nato così e non c’è nulla di cui vergognarsi”. I giudici, soprattutto Cannavacciuolo, lo rassicurano. Presenta ai giudici un piatto dal nome significativo: “Tradizione e panico”. La ricetta è composta da due sformati. I giudici apprezzano, ma ritengono che se si fosse dedicato ad un solo sformato sarebbe riuscito a calibrare meglio gli ingredienti. Locatelli decide di dire di no, volendosi attenere al solo assaggio del piatto. Barbieri e Cannavacciuolo sostengono invece il ragazzo e gli dicono di sì.
Carmine ama la cucina, ma non è sostenuto dai suoi genitori. I giudici apprezzano il suo piatto ed ammirano il suo coraggio. “Voglio telefonare ai tuoi genitori e voglio dir loro che si possono consigliare i figli, ma è giusto lasciarli liberi di scegliere la propria strada. Mi piace il tuo piatto e mi piaci tu” – gli dice Cannavacciuolo. “Guardandoti penso a quando avevo io 18 anni e volevo spaccare il mondo. Hai stoffa. Voglio dire ai tuoi amici di dimenticarsi di te per un paio di mesi perchè secondo me…” – aggiunge Barbieri. “Mi sento onorato di darti questa possibilità” – chiosa Locatelli. Tre sì per lui.
Masterchef Italia 11, figli d’arte e opposti a confronto
Dalia è figlia d’arte. Suo padre era uno chef stellato, che purtroppo è però scomparso da tanto tempo. 30enne torinese, Dalia prova benessere quando è in cucina e cerca la perfezione. L’aspirante chef conquista tre sì.
Vengono presentati in parallelo due concorrenti che sono “il diavolo e l’acquasanta”. Don Paolo è un prete con la passione per la cucina. Nonostante la simpatia, non passa alla prossima fase. Bruno è un rocker 64enne, che ha vissuto a Londra. Due sì per lui.
Federico è un dj argentino, che vive a Milano ed ha un figlio. Il giovane è visibilmente emozionato e quando riceve il consenso dei giudici scoppia a piangere. “Ha fame, vuole arrivare” – commenta Locatelli. “Mi piace” – dice Barbieri.
Oriana, una “signorona” romagnola mette in riga Barbieri, spiegando di voler partecipare a Masterchef per la tradizione, perchè “voi altri non fate mai piatti della tradizione”.
Diego presenta un piatto dal nome “Aspettando che la notte finisca”. Da questa ricetta i giudici capiscono che è una persona sensibile e malinconica. Socrate tenta di rendere onore alla nonna, che era una sfoglina. “All’inizio non ho capito molto, ma poi hai parlato della tua famiglia. E’ lì che risiede il senso del tuo percorso” – gli dice Barbieri.