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Questa sera, mercoledì 5 gennaio, va in onda su Rai 3 lo speciale Caro Battiato.
Segui con noi la diretta su Rai Tre dalle ore 21.20.
Caro Battiato Rai 3 – Anticipazioni
Caro Battiato è uno speciale dedicato a Franco Battiato, scomparso lo scorso 18 maggio. Pif è il conduttore, nonché narratore che condurrà gli spettatori in un viaggio nei luoghi del noto artista. Ci si muoverà dall’Etna a Milano, passando poi per l’Arena di Verona, dove l’anno passato si tenne un concerto al quale hanno partecipato i maggiori esponenti della musica italiana.
Gli ospiti che interpreteranno i brani del maestro sono: Jovanotti con “L’era del cinghiale bianco”, Gianni Morandi con il brano scritto proprio per lui, “Che cosa resterà di me”; Emma ne “L’animale”, Fiorella Mannoia ne “La stagione dell’amore”; “Cuccurucucu Paloma” intonato da Gianna Nannini; “Bandiera bianca” di Colapesce e Dimartino; “No time No space” con Mahmood, e infine Carmen Consoli con “Tutto l’universo obbedisce”.
Caro Battiato Rai 3 – Diretta
Pif dà il via allo speciale dedicato a Franco Battiato. Capiamo subito che la puntata sarà scandita dalla lettura di Pif della lettera scritta per il Maestro. In realtà, c’è un aneddoto in particolare che caratterizzerà tutta la serata: quello secondo cui lo stesso Pif, sostenendo di non voler parlare con i suoi miti, non ebbe il piacere di conoscere Battiato. Scelta di cui si pentì amaramente. Sul palco Arisa canta “Perduto amor“, titolo anche del primo film diretto da Battiato stesso, seguita poi da Fiorella Mannoia con il brano “La stagione dell’amore“. In alternanza agli artisti sul palco che cantano le sue canzoni, Pif mostra delle registrazioni in cui parla di Battiato con gli artisti che si esibiranno. Il primo è Gianni Morandi che racconta gli aneddoti della loro amicizia. Successivamente canta il brano “Che cosa resterà di me“. “Che cosa resterà di noi nel transito terrestre?” sono queste le parole che lo stesso Pif riporta nella lettera.
“No time no space” è il brano intonato da Mahmood, e chi meglio di lui, artista eclettico e simbolo dell’orientalità italiana, potrebbe farlo.
Le parole di Morgan
Emblematiche le parole di Morgan, caratteristiche per una considerevole introspezione emotiva dedicata al Maestro. Morgan ricorda la sua estrema simpatia accompagnata sempre da un notevole senso dell’intelligenza: “Tra due opzioni, sceglieva sempre la terza via: gli chiesero di scegliere tra Beatles e Rolling Stone, e lui rispose: “Velvet Underground”. Dolcissime le parole sull’amicizia: Battiato, sempre amico di tutti, con l’amicizia rinunciava all’esclusività del sentimento. L’amicizia per lui era un luogo in cui non esisteva il tradimento, dove il male non trovava dimora.
Le interpretazioni degli artisti
Successivamente Paola Turci canta in una versione decisamente emozionate il brano “Povera patria“. Segue Emma e la sua versione di “L’animale“. In una intervista nei backstage Emma ricordi i bei momenti trascorsi assieme con il Maestro a Milo. Dopo questa piccola parentesi, Max Gazzè conquista il palco cantando il brano “Un’altra vita“.
Prima dell’interpretazione della cantante Alice del brano più famoso di Franco Battiato, ovvero La Cura, Pif mostra una registrazione in cui intervista il vicino di casa nonché amico storico del Maestro. Più che un’intervista, il conduttore gli chiede di mostrargli dove l’artista ha composto e scritto “L’ombra della luce”.
Morgan e la voce di Fabio Cinti, quella che più ricorda il Maestro, cantano in un duetto “Segnali di vita“.
Si prosegue con la versione dolcissima di Giovanni Caccamo del brano “Gli Uccelli“, e con quelle più ritmate, intonate da Colapesce e Dimartino, de “La bandiera bianca” e “Un sentimiento Nuevo“. Dopo un’intervista fuori l’Arena a Saturnino, amico e bassista di Battiato, Jovanotti canta “L’era del cinghiale bianco“.
Anche Carmen Consoli racconta aneddoti dell’amicizia con Franco Battiato, che conobbe ancor prima di diventare una cantante. L’artista ricorda quanto la loro terra, la Sicilia, sia orgogliosa di una mente così illustre, sottolineando il fatto che Battiato prima di essere un artista, fosse un filosofo. Terminate le domande, Carmen Consoli si reca sul palco e canta il brano più adatto alla sua voce: “Tutto l’universo obbedisce all’amore”.
Caro Battiato Rai 3 – Gli artisti
Dopo un simpatico aneddoto di Colapesce, il quale racconta la risposta di Battiato quando gli chiesero perché non si fosse sposato: “non sono compatibile”, Angelo Branduardi canta, con la sua leggiadria musicale, “Il re del mondo”.
Vasco Brondi, Cristicchi, Dimartino e Caccamo ricordano la bellezza del suo rapporto con il silenzio, della sua propensione all’ascolto che, stando ai racconti, apprese dal caro collega Giorgio Gaber. Segue la versione di “Shock in my town” dei Bluevertigo, capitanati da Morgan.
Diodato interpreta la famosissima “E ti vengo a cercare”. Come dimenticare la bellissima strofa iniziale “ho bisogno della tua presenza per capire meglio la mia essenza”. Il ritmo, poi, prende piede sul palco grazie alla sinuosità del brano “Cuccuruccù Paloma” cantato da Gianna Nannini.
Seguono i Baustelle con il brano “I treni di Tozeur“, dopo che il produttore di Battiato, Francesco Cattini, racconta la barzelletta preferita dell’artista, quella del barbiere siciliano.
L’intervista a Cristina Battiato
Pif si reca da Cristina Battiato, nipote dell’artista. Nonostante l’emozione della ragazza, riesce a ricordare i bei momenti passati insieme e quanto i suoi figli lo abbiano aiutato durante gli ultimi mesi di vita di Franco Battiato. Pif approfitta per chiederle se l’artista avesse mai parlato di lui e, finalmente, la nipote gli racconta di aver parlato di lui e anche bene.
Segue la versione collettiva di “Centro di gravità permanente” cantata da Luca Madonia, Mario Incudine, Colapesce, Dimartino, Giovanni Caccamo, Carmen Consoli.
Caro Battiato termina con le emozionanti immagini di Battiato sull’Etna e la sua voce che canta “Torneremo ancora“.