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David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, è scomparso nella notte a 65 anni. Nella giornata di ieri era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia a causa di una grave complicanza dovuta al sistema immunitario. La sua scomparsa ha scosso tutti: la società civile e la politica, sia in Italia che all’estero.
Morte David Sassoli: simbolo di umanità
Mario Draghi ha definito David Sassoli “un simbolo di umanità, equilibrio e generosità“. Al di là della posizione politica gli sono sempre state riconosciute capacità di ascolto e passione civile. I più ricordano in lui quel sorriso dolce e delicato, che celava una formazione cattolica profonda.
Le due grandi passioni nella sua vita erano il giornalismo e la politica. Ha mosso i primi passi negli scout, poi diventato un luogo dell’anima, dove tra le tante ha sviluppato il senso di solidarietà, quella mano sempre tesa all’altro e l’impegno in comunità.
David Sassoli e il giornalismo
La prima grande passione di David Sassoli è stata il giornalismo. Prima la carta stampata, poi le piccole agenzie, quindi l’arrivo al quotidiano Il Giorno. Nella sua lunga carriera ha trattato la cronaca nera e giudiziaria, narrazioni che per lui era quasi come delle lenti di ingrandimento sul mondo.
Racconti, i suoi, che non erano mai caratterizzati dalle sue ideologie, piuttosto da una voglia irrefrenabile di narrazione, di approfondimento e curiosità di un’Italia in continuo cambiamento. Che meritava quindi di essere capita e compresa.
David Sassoli morte: L’approdo in tv
Il suo approdo in televisione lo deve a Michele Santoro, successivamente l’approdo al Tg1. Lui amava raccontare i fatti da vicino, con uno stile narrativo scarno ma al contempo partecipato. E’ arrivata quindi la conduzione del Tg1 e la co-direzione con Gianni Riotta.
Successivamente il passaggio alla politica, che lo porta a candidarsi nelle file del PD. Arrivano quindi anche le istituzioni europee. Nel suo cuore sempre le idee antifasciste ed europeiste. Dopo tre legislature a Bruxelles, Sassoli è diventato prima vicepresidente, quindi presidente del Parlamento europeo.
Ed è anche grazie a queste cariche che ha portato strenuamente avanti la difesa dei diritti e l’attenzione per l’ambiente ed il rispetto della natura. Sassoli amava odorare le erbe aromatiche, in particolar modo lo inebriava il profumo della menta. Che è anche la pianta che cura. Ed è questo prendersi cura degli altri, l’eredità che David Sassoli ci lascia.
Il suo discorso sulla democrazia
“E’ molto difficile costruire la democrazia, ma è facile perderla se non ce ne prendiamo cura” ha detto David Sassoli, per poi aggiungere “e la natura della stessa si fonda principalmente sulla fiducia: quella dei cittadini nei confronti delle proprie istituzioni”.
Nel suo discorso al Parlamento europeo Sassoli poi aggiunge che questa fiducia deve essere rinnovata ogni giorno, fatta crescere come un capitale e curata come si farebbe con il miglior investimento. Parole che hanno lasciato il segno e sono certamente di ispirazione per le nuove generazioni. E per chi ci governa.