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Venerdì 7 ottobre, dalle ore 21:25 su Nove, va in onda un nuovo appuntamento con Fratelli di Crozza. Lo show ha come mattatore Maurizio Crozza. Il comico, nel corso della puntata, interpreta alcuni dei personaggi più attuali della società e del mondo della politica. Nel cast del programma Andrea Zalone, da anni preziosa spalla del comico.
Fratelli di Crozza 7 ottobre, inizia la puntata con l’imitazione di Matteo Salvini
Fratelli di Crozza del 7 ottobre parte con l’imitazione di Matteo Salvini: “Secondo voi, ripetere da dieci anni le stesse cose non è un lavoro? La mia occupazione consiste nel promettere le cose, non nel riuscire a farle. Non sono in cerca di Ministeri: chiedo solo un posto dove poter appoggiare il telefonino e fare l’unica cosa di cui sono capace, ovvero la campagna elettorale”.
Successivamente entra in studio Maurizio Crozza, che inizia il proprio monologo: “Putin prepara il test atomico e Biden ha promesso una risposta consequenziale. Zelensky, poi, chiede alla Nato di attaccare la Russia. In sostanza, abbiamo Putin l’invasore e Zelensky l’invasato. Inoltre, ha ripreso la pandemia da Covid-19 e la Corea del Nord ha lanciato dei razzi che hanno oltrepassato il Giappone. Secondo voi, in questo periodo, il mio problema è che Ministero prenderà Salvini?”.
Fratelli di Crozza del 7 ottobre prosegue con le parole del comico sulla crisi energetica: “L’Eni e Cingolani dicono cose opposte sugli approvvigionamenti energetici del prossimo inverno. Il Ministro promette di avere un piano di emergenza, che si basa sui comportamenti virtuosi degli italiani. Peccato che 19 milioni di connazionali non paghino le tasse. È come affidare un Rolex a Ilary Blasi“.
Le imitazioni di Roberto Cingolani, Luca Zaia e Pierluigi Bersani
Fratelli di Crozza del 7 ottobre continua con la parodia di Roberto Cingolani: “A noi servono 13 miliardi di metri cubi di gas. Dall’Algeria ne arriveranno 6. Gli altri li guadagneremo con i comportamenti virtuosi. Basterebbe che gli italiani si lavassero solo le ascelle. Potremmo ridurre le scuole a un quarto d’ora al giorno. Così facendo, l’anno scolastico termina con un week end lungo e possiamo risparmiare i consumi di nove mesi”.
Fratelli di Crozza del 7 ottobre va avanti con l’imitazione di Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto: “Ho pubblicato un libro e tutti mi chiedono se io sia veramente l’autore. Ho davvero scritto io l’opera in tutte le sue copie, con il mio braccio. Infatti mi è venuto il tunnel carpaccio”. Il finto Governatore non riesce a dire di dover aumentare le tasse. Quando riesce a farlo viene inseguito dai contribuenti.
Maurizio Crozza cura un nuovo monologo, dedicato allo stato di salute del PD: “Il loro dubbio, ad ora, è se fare o meno un partito nuovo. Sono messi talmente male che Veltroni finge di non conoscerlo, pur avendolo inventato“. Il comico porta in scena la parodia di Pierluigi Bersani: “Cambiare nome al partito? Attaccare a una Panda l’adesivo del cavallino Ferrari non ti fa mica vincere il Gran Premio di Imola! Il PD deve tornare nelle periferie e nelle fabbriche”.
Fratelli di Crozza 7 ottobre, Vincenzo De Luca
Prosegue Fratelli di Crozza 7 ottobre con l’imitazione del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: “Tutti vogliono che io diventi il nuovo segretario del PD, perché con me arriverebbero al 110%. Tuttavia, sarebbe meglio se lo facesse Bonaccini. È il più adatto: il Partito Democratico è un fango e il Governatore è abituato a muoversi in quegli ambienti grazie al mare di Riccione. L’Emilia Romagna ha la Ferrari, la Maserati e la Ducati. Non è una Regione, ma un garage”.
Il comico prosegue l’appuntamento e imita Red Ronnie: “Io non posso vedere tutto. Stavo riprendendo la Tonini che diventava un’alga e non sono riuscito a vedere i Fratelli Cosmici. Io non mi omologo al sistema. Hanno fatto le auto per farci fare la benzina. Dentro i cofani si nascondono i manager del settore immobiliare, che ci accendono le spie della riserva. Casualmente, infatti, non ci permettono di comprare i tram. Io non voglio far sapere in giro i fatti miei e per questo, quando vado in gelateria, non dico neanche i gusti che vorrei al gelataio”.
La puntata di Fratelli di Crozza del 7 ottobre termina con l’imitazione di Vittorio Feltri: “L’apocalisse atomica è una certezza. Gli Stati Uniti sono come le mogli: se non hanno una ragione per disturbare, se la inventano. Hollywood, senza le guerre degli USA, sarebbe già fallita. Ora che i produttori cinematografici hanno terminato le idee, si sono messi in mezzo in Ucraina alla ricerca di spunti. Un tempo, gli americani ci portavano Marylin Monroe: ora ci propongono Timothée Chalamet”.