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Venerdì 20 gennaio, in prima serata su Rai 3, è prevista la messa in onda di Viareggio 1969. Il docu – film, appartenente al genere storico, è fruibile anche in diretta streaming su Rai Play.
Viareggio 1969, la storia di Ermanno Lavorini
Viareggio 1969 è una produzione originale di Rai Documentari, che ha collaborato con Red Film, Rai Teche e Luce Cinecittà. La pellicola ha una durata di circa 105 minuti e ha come regista Claudio Pisano. In passato, quest’ultimo ha già lavorato su prodotti simili, ad esempio nelle docu – fiction La strage di Piazza Fontana ed Emanuela Orlandi, il caso è aperto. La sceneggiatura è scritta da Leonardo Araneo, Giovanni Filippetto e Maura Nuccetelli.
Viareggio 1969 intende raccontare la vera storia di Ermanno Lavorini. Il giovane, all’epoca dodicenne, è sparito dall’omonima città della Toscana. Il caso è conosciuto per essere il primo rapimento di minore avvenuto in Italia. Inoltre, la vicenda rappresenta il primo esempio contemporaneo di distorsione della realtà attraverso i media.
Viareggio 1969, la trama
La trama di Viareggio 1969 prende il via nella giornata del 31 gennaio. Ermanno, un dodicenne di Viareggio, sparisce nel nulla. Poche ore dopo, la famiglia riceve una richiesta di riscatto. Le indagini procedono a rilento e, dopo circa un mese, il suo corpo privo di vita è ritrovato sulla spiaggia di Marina di Vecchiano.
L’inchiesta, sin dal primo momento, si concentra esclusivamente sulla Pineta di Viareggio. Luogo, questo, che di giorno è frequentato da molti bambini ma che di notte si trasforma in una zona di prostituzione, per lo più maschile. I mass media fanno propria questa ricostruzione, con giornali e televisioni che per mesi dedicano ampio spazio alla caccia al mostro di Viareggio.
Spoiler finale
In Viareggio 1969 è raccontato il grande clima di tensione che, per diverso tempo, si è respirato in città. Tutti, infatti, potevano essere i potenziali colpevoli, in una vera e propria psicosi generalizzata. È il giornalista Marco Nozza il primo a comprendere che la pista investigativa della Pineta potrebbe essere errata. In particolare, come racconta Viareggio 1969, è convinto che la versione sia in realtà un depistaggio ideato per allontanare gli inquirenti dalla verità. Nonostante siano passati decenni (oltre a diversi gradi di giudizi), ancora oggi persistono nella vicenda molte zone d’ombra.
Viareggio 1969, le testimonianze
L’intera storia è raccontata in Viareggio 1969 attraverso numerose testimonianze. In primis quella di Flaminia Bolzan, criminologa e psicologa. Con lei Adolfo Lippi (giornalista e scrittore locale) e Roberto Bernabò (ex direttore del Tirreno). Attesi Iva Zanicchi e Walter Veltroni, oltre a Giuseppe Meucci e Giovanni Lorenzini.