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Venerdì 27 gennaio, alle ore 12:00, si è svolta la conferenza stampa di Fernanda. Il film, in onda in prima serata su Rai 1 il 31 gennaio, racconta la storia di Fernanda Wittgens. Quest’ultima è ricordata come la prima direttrice della Pinacoteca di Brera. All’incontro partecipano Maria Pia Ammirati e Michele Zatta, ovvero Direttrice e Capostruttura di Rai Fiction. Presente anche Mario Rossini della Red Film. Intervengono, infine, il regista Maurizio Zaccaro e i protagonisti Matilde Gioli ed Eduardo Valdarnini.
Fernanda conferenza stampa, le prime dichiarazioni
Inizia la conferenza stampa di Fernanda. Prende la parola Maria Pia Ammirati: “Fernanda è il simbolo scelto dalla Rai per ricordare il Giorno della Memoria. Fernanda era una eroina di altri tempi, una grande donna che ha pensato di salvare un mondo che era nella catastrofe e nel buio. Il titolo è solo il primo di una collezione incentrata sulle grandi donne. Matilde ha portato la freschezza, la novità e la gioventù”. Continua Michele Zatta, che dopo una serie di ringraziamenti afferma: “La Rai non dimentica. Con la Direttrice abbiamo in cantiere altri progetti sull’Olocausto“.
Il produttore Mario Rossini svela: “Abbiamo voluto raccontare la biografia di una giovane donna che è finita in carcere e ha rischiato la deportazione. Fernanda Wittgens era molto coraggiosa e non si è mai fermata. I giovani non conoscono tanto questa vicenda e sono contento che Matilde (che ha molto seguito tra i ragazzi) abbia accettato il ruolo”.
La conferenza stampa di Fernanda continua con le dichiarazioni del regista Maurizio Zaccaro: “Sappiamo tutto del lavoro della protagonista, ma non abbiamo mai avuto informazioni in merito alla sua sfera privata. L’unica cosa di cui avevamo conoscenza era il fatto che, da bambina, andava sempre alla Pinacoteca con il padre. In fase di scrittura abbiamo scelto di partire dall’infanzia. Aveva sette fratelli e non è cresciuta in una famiglia benestante. Nella trama c’è tanta arte, anche perché abbiamo girato all’interno della Pinacoteca. La narrazione è poggiata un po’ sulla realtà e un po’ sulla finzione”.
Le parole di Matilde Gioli
La conferenza stampa di Fernanda va avanti con Matilde Gioli: “Con la protagonista ho interpretato, per la prima volta, un personaggio realmente esistito. La mia gioia più grande è quella di veicolare la storia di una eroina del ‘900. Fernanda è cresciuta negli anni ’20 con una passione per lo studio dell’arte, nonostante non fosse incentivata dalla società dell’epoca. Ha proseguito con dedizione e si è ritrovata a difendere con il proprio corpo la Pinacoteca. Durante le leggi razziali decide di salvare famiglie di ebrei, rischiando la sua vita e quella dei suoi famigliari. Io, con i miei cari a rischio, mi sarei fermata ma lei è andata avanti, facendo un qualcosa di straordinario”.
Eduardo Valdarnini afferma: “Do il volto a Giovanni, operario che lavora con Fernanda e che inizialmente non ha alcun interesse per l’arte. Quando vede il coraggio della protagonista inizia a comprendere il valore della bellezza. La persona che interpreto non esiste, ma è un archetipo della resistenza”. Christoph Hulsen aggiunge: “Il mio personaggio è l’opposto di Fernanda, lavorare in questa produzione è stato molto entusiasmante”.
Fernanda conferenza stampa, le domande dei giornalisti
La conferenza stampa di Fernanda continua con le domande dei giornalisti. Il primo quesito è per il regista Maurizio Zaccaro, che è interrogato sulla scelta di affidare il ruolo a Matilde Gioli: “È un’artista che si è caricata l’intero film sulle spalle. Mi ha conquistato subito: sin dal primo provino ho visto in lei qualcosa di nuovo. Più volte l’ho invitata a lasciarsi andare alla forza dei sentimenti. Io non credo molto alla riviviscenza dei personaggi: penso che sia necessario dare all’attore lo spazio necessario per agire come meglio crede. In questo contesto, Matilde ha avuto un talento immenso”.
A Eduardo Valdarnini è chiesta una delucidazione sul suo rapporto con la bellezza: “Siamo in un periodo storico non florido e penso che la bellezza e la cultura possano rappresentare dei rifugi”. Il regista è interrogato sulla veridicità di una scena del film, ovvero quando Fernanda protegge il Cenacolo dai bombardamenti usando dei sacchi di sabbia: “Alcuni dicono sia vero, ma non è certo. Al di là di questo, comunque, in quel periodo la protagonista ha fatto da sovrintendente a tutte le principali opere della città”. La conferenza stampa di Fernanda termina qui.