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È gli Andata e ritorno il primo gruppo a trionfare nella nuova edizione di Reazione a Catena, celebre quiz di Rai 1, che è tornato in onda da lunedì 19 giugno. A condurre, per il quinto anno consecutivo, c’è Marco Liorni. In ogni appuntamento, due squadre composte da tre giocatori ciascuna si sfidano sulla conoscenza dell’italiano. Attesa qualche novità, tra cui la manche Quattro per una.
Reazione a Catena 19 giugno, inizia la diretta
Inizia Reazione a Catena del 19 giugno. Il conduttore, dopo un breve sketch con il pubblico in studio, accoglie le due squadre. La prima Andata e ritorno, ovvero gli amici Massimo, Giancarlo e Marta. La seconda sono Le clienti fisse, cioè Melissa, Veronica e Federica.
Si parte con la prima manche, ovvero Caccia alla parola. Lo scopo è quello di indovinare una parola avendo a disposizione solo il numero delle lettere che la compongono. Con il passare dei secondi sono resi noti alcuni caratteri, fino allo svelamento finale. Per ogni risposta esatta si ottengono duemila euro. Al termine della prova gli Andata e ritorno chiudono a 4mila euro, mentre Le clienti fisse a 8mila.
Reazione a Catena prosegue con le Catene musicali. La prima inizia con la parola cubo. Lo scopo del gioco è individuare una sequenza di parole tra loro associate. Per ogni risposta esatta è possibile ascoltare uno strumento musicale di una canzone. Lo scopo è quello di azzeccare il titolo e l’artista della hit. Gli Andata e ritorno chiudono la catena di partenza: il singolo è Dove si balla di Dargen D’Amico. La seconda lista di parole è aperta con febbre ed è risolta da Le clienti fisse, in quanto il tormentone è Brividi.
Quando, dove, come, perché e la novità Quattro per una
Reazione a Catena del 19 giugno procede con Quando, dove, come, perché. In essa, ai concorrenti sono sottoposti alcune informazioni, dalle quali devono cercare di risalire a un oggetto. Le parole esatte sono burattino e riscaldamento. Al termine, gli Andata e ritorno sono a 35 mila, mentre le avversarie a 23mila.
Nella puntata debutta il nuovo gioco Quattro per una. In esso, i giocatori devono risolvere un indovinello sulla base di indizi. L’unico termine da indovinare è mare, risolto da Le clienti fisse. Si passa subito a Una tira l’altra. Anche in questo caso gli sfidanti devono completare alcune catene, avendo a disposizione sia il primo che l’ultimo termine. Si procede con la Zot: in palio ci sono cinque secondi in più ne L’intesa vincente. La penalità è per Le clienti fisse.
Reazione a Catena Andata e ritorno, chi sono i campioni
Reazione a Catena del 19 giugno si avvia alla conclusione con L’intesa vincente, durante la quale due componenti per compagine devono formulare una frase di senso compiuto, in grado di far indovinare una parola al terzo compagno. Partono Le clienti fisse, che chiudono a cinque. Stravincono gli Andata e ritorno con diciassette risposte esatte. Massimo, Giancarlo e Marta, dunque, sono i campioni e partecipano all’Ultima catena. In essa giocano per vincere 124 mila euro.
Purtroppo, nel corso della manche commettono vari errori, al punto che il jackpot per L’Ultima parola è di 3875 euro. Somma, poi, dimezzata ulteriormente in quanto acquistano l’ultima parola. I concorrenti optano per fonte, ma sbagliano: la parola esatta, infatti, era formazione. Reazione a Catena del 19 giugno termina qui.
La recensione
Reazione a Catena del 19 giugno, che ha aperto la stagione 2023 del quiz, ha confermato ancora una volta la forza della trasmissione. Il game show sulle parole italiane è oramai una macchina perfetta.
E non è un caso che la Rai abbia scelto di allungare questa edizione al 31 dicembre. L’etichetta di trasmissione estiva, d’altronde, sarebbe troppo riduttiva per un programma come Reazione a Catena.
A condurre, ancora una volta, c’è Marco Liorni, a suo agio in qualità di padrone di casa dello show. Accompagna i concorrenti divertendosi, adoperando uno stile di conduzione molto vivace e talvolta leggermente troppo urlato.
Infine, in Reazione a Catena del 19 giugno ha esordito il gioco Quattro per una. Introdurre una novità in un format ben rodato è senza dubbio un rischio, specie se non porta con sé grandi elementi di novità. Ed è questo il caso: la manche, infatti, non lascia il segno sia per la breve durata che per l’eccessiva somiglianza a Quando, dove, come, perché.