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Sabato 2 settembre, dalle 15:10 su Rai 1, Alberto Angela conduce un nuovo appuntamento con Passaggio a nord ovest. Il programma, come al solito, è visibile anche in diretta streaming e on demand sul sito di Rai Play.
Passaggio a nord ovest 2 settembre, le Marche
Le telecamere di Passaggio a nord ovest del 2 settembre si recano, in primis, nella regione Marche. In particolare, il viaggio di Angela inizia dal borgo di Montappone. La cittadina, nonostante conti poco più di 1500 abitanti, è conosciuta a livello internazionale per essere la capitale del cappello.
Non è un caso che, come racconta Passaggio a nord ovest del 2 settembre, nel territorio comunale sorga il Museo del Cappello. Qui sono esposti oltre cento diverse tipologie di copricapo. Alcuni di questi sono molto antichi e risalgono addirittura al 1800. Le telecamere si concentrano, in particolare, sull’ultimo cappello indossato dal regista Federico Fellini.
I carri cinesi e lo Stretto di Magellano
Durante il prossimo appuntamento di Passaggio a nord ovest, il conduttore solca i mari ripercorrendo le orme di Ferdinando Magellano. L’esploratore, così come Cristoforo Colombo, era convinto di poter raggiungere l’Oriente navigando, però, verso l’Occidente. Alla fine, Magellano è riuscito a trovare il punto di collegamento tra Atlantico e Pacifico: si tratta dello Stretto che, ancora oggi, porta il suo nome.
Angela, nella puntata, dedica spazio agli antichi carri cinesi. Per oltre un millennio, tali strumenti sono stati considerati un simbolo di potere. Ciò è dovuto alla loro straordinaria efficienza in battaglia. Il divulgatore ricostruisce le tappe storiche che hanno portato il carro nell’antica Cina. Qui, con ogni probabilità, è arrivato nel 1200 dagli Urali.
Passaggio a nord ovest 2 settembre, i geoglifi del Perù
Infine, il viaggio di Passaggio a nord ovest si conclude in Sud America. Alberto Angela, infatti, accompagna il pubblico alla scoperta del Perù e, soprattutto, dei geoglifi.
Con tale nome ci si riferisce alle linee di Nazca, grandi figure incise nel terreno e che sono visibili dall’alto. I segni, nella maggior parte dei casi, sono ottenuti mediante la rimozione dei detriti dal suolo. Oggi si ritiene che i geoglifi siano dei messaggi che il popolo Nazca e quello Paracas hanno voluto far arrivare alle divinità.
Passaggio a nord ovest del 2 settembre racconta che è possibile conoscere ancora più a fondo la cultura e le credenze di questi antiche civiltà che popolavano le Ande. Ciò grazie agli strumenti tecnologici all’avanguardia ed a nuovi scavi archeologici.