Innanzitutto non bisogna mai bocciare a priori la sperimentazione di una rete, è sempre un atto di coraggio. E se i risultati, inizialmente, non soddisfano, è necessario mutare strategia ma non rinunciare. Altrimenti vedremo sul piccolo schermo sempre i soliti noti.
Prendiamo il caso di Eva, il programma scientifico del lunedì sera, gestito da Eva Riccobono nato dalla necessità di sostituire il collaudato Voyager di Roberto Giacobbo. Intercettare il desiderio di una giovane top model di cimentarsi in altre esperienze e sperare che una donna statuaria, pur digiuna della materia, potesse interessare il pubblico, sembrava un errore. La Riccobono, è stato detto, non ha l’appeal di una divulgatrice scientifica. Tutto si è risolto quando Rai2 ha finalmente capito che la collocazione idonea per Eva era la seconda serata. Ed ha spostato le ultime sei puntate, in onda a giugno scorso, proprio in quella fascia oraria. I risultati sono subito migliorati e la conduzione sofisticata della padrona di casa ha trasformato il programma in un appuntamento di elite.
Si sa che il prime time della rete, ad eccezione di pochi casi, è dominato dalle serie statunitensi gradite al pubblico più giovane che segue l’emittente. Ogni sperimentazione che si rispetti deve essere testata in fasce orarie meno esposte ai pericoli dell’audience. Vi si aggiunga che il pubblico generalista non era abituato al volto della Riccobono, nonostante la sua presenza nello show di Fiorello.
Passiamo ai due programmi del sabato pomeriggio: Guardami e London live.2. Il primo, condotto da Marita Langella si fonda su una buona idea: raccontare i giovani cercandone le storie sul web. Una bella commistione tra tv e Internet che però non decolla. Innanzitutto la conduzione della Langella appare amorfa, fredda, distaccata. E la formula del racconto andrebbe aggiustata, mettendo più calore nei minifilm che interessano le vicende raccontate. Inoltre anche la collocazione oraria non è proprio giusta: il sabato pomeriggio i ragazzi hanno bisogno di altri impulsi per stare dinanzi alla tv e lasciare la tastiera del computer.
London live.2 è musica allo stato puro. Come mai ai giovani non piace? Perchè la musica è già troppo inflazionata in tv, dai vari talent show e perchè il programma ha bisogno di una iniezione di giovanilismo vero e non paludato come quello che invece domina nella trasmissione.
Insomma, spesso la tv ha bisogno di essere reinventata. Perciò non condanniamo a priori alcuni flop, ma tentiamo di dare coraggio alle nuove iniziative e soprattutto incentiviamo la cosiddetta seconda chance. .