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A partire dalla settimana del Festival di Sanremo è in onda la nuova pubblicità della Pupa. La nota società di cosmetici ha scelto di puntare sul claim Pupa, make-up ufficiale delle tue emozioni.
Pubblicità Pupa, chi è il regista
La Pupa ha realizzato due versioni differenti della propria pubblicità. La prima ha una durata di 30 secondi, la seconda va avanti per 45 secondi. L’agenzia che le ha realizzate è la Skipless. La pianificazione in televisione è curata da OMD Italia, mentre quella attraverso i social è firmata da iProspect.
Il regista della pubblicità di Pupa è il pluripremiato Martin Werner. Quest’ultimo, in carriera, ha diretto tantissime produzioni, lavorando con attori del calibro di Leonardo Di Caprio, Robert De Niro e George Clooney. L’obiettivo dello spot è ambizioso. La casa di produzione di maquillage, infatti, cerca di superare il cliché della perfezione, in quanto le sbavature di un trucco possono rivelare la bellezza delle emozioni vere. Le prime proiezioni della produzione, avvenute durante il Festival, hanno provocato qualche polemica. L’ex senatore Pillon, ad esempio, ha parlato di “propaganda a favore della comunità Lgbtq”.
La descrizione
La pubblicità di Pupa inizia proponendo un focus su una futura sposa. Quest’ultima, a pochi minuti dalle nozze, sta ultimando il trucco, realizzato ovviamente con i prodotti della società.
Lo spot va avanti con una rapida alternanza di immagini: è mostrata la sposa che si reca verso l’altare e un’altra donna (la cui identità non è chiara) che, in macchina e sotto la pioggia battente, corre verso la chiesa in cui si sta per celebrare il matrimonio. Il rito è interrotto proprio dalla co-protagonista, che irrompe nel luogo di culto e, senza dire una parola, invita la futura moglie a fuggire. Quest’ultima, dopo pochi attimi di riflessione, lascia sull’altare il marito e scappa con la donna su un pullman.
Pubblicità Pupa, la recensione
La pubblicità della Pupa lascia, in chi guarda, una sensazione spiacevole di incompletezza. L’idea che sta alla base del filmato è interessante, senza dubbio originale (anche se è evidente la citazione al film Il Laureato) e che rompe i paradigmi soliti.
Tuttavia, è mancato, forse, un po’ di coraggio. Lo sviluppo della storia è parziale, lascia troppi punti in sospeso e impedisce allo spettatore di cogliere in pieno la bellezza dello spot e il messaggio che si sarebbe voluto inviare.
Per rendere più efficace la pubblicità Pupa sarebbe stato utile, ad esempio, chiarire meglio il rapporto fra la sposa e l’altra donna, magari utilizzando qualche flashback per esplicitare la natura del legame fra loro. Nonostante le polemiche, infatti, le protagoniste potrebbero essere fidanzate ma anche amiche o, addirittura, sorelle. Una maggiore chiarificazione dei ruoli, oltre a rendere più efficace la pubblicità, avrebbe rafforzato il messaggio, che in questo modo, invece, è solo in parte accennato.