La leggerezza con cui i responsabili di rete consentono queste performance è pari alla bramosia di catturare audience sfruttando la debolezza psicologica degli utenti televisivi. La testimonianza più eclatante è rappresentata dai continui servizi di Striscia la notizia e de Le iene sulle tracce di falsi maghi che sembrano aver consacrato la propria esistenza a truffare il prossimo. Accreditando in video tali personaggi, viene effettuata una vera e propria truffa ai danni del telespettatore. Con l’aggravante che si punta non sul soprannaturale compatibile con i sentimenti religiosi, ma esclusivamente sul paranormale, su tutto quanto, cioè, appare slegato dalla realtà ed è solo inquietante, irreale, simile agli effetti speciali utilizzati in una pellicola cinematografica.
Non solo: man mano che la cronaca quotidiana diventa sempre più drammatica e mostra tutto l’orrore e la mancanza di qualsiasi forma di umana “pietas”, man mano che si alza la soglia dell’umana sopportazione e ogni dramma diventa meno sconvolgente, aumenta nel telespettatore la voglia di allontanarsi dalla realtà e spingersi alla ricerca di emozioni differenti.
Sono nate, in quest’ottica trasmissioni come Mistero su Italia1 che indagano nel paranormale di ogni tipo. Partendo da fatti non spiegabili razionalmente, ci si addentra in una irrealtà che assume tutte le atmosfere dell’incredibile. In una edizione precedente, lo spettatore ha assistito, incuriosito, ad una macabra passeggiata di Jane Alexander nei sotterranei di Parigi, mentre camminava su centinaia di teschi e di ossa umane di cui il percorso era ricoperto. Nel programma, cadaveri di presunti alieni appaiono con frequenza costante, leggende su vampiri e fantasmi rappresentano gli ingredienti all’ordine del giorno. Il rischio è di impressionare il pubblico più giovane presente a quell’ora dinanzi alla tv per il quale è difficile metabolizzare dialoghi con l’aldilà o fotografie di presenze extra terrestri. Insomma c’è di tutto. ma non bastava. Ci si è spinti al di là dell’umanamente accettabile: riesumare cadaveri e scoperchiare tombe in veri cimiteri. Protagonista Lucilla Agosti in alcune puntate della recente edizione. La telecamera puntata sulla bara che si apriva e sul cadavere che ne veniva fuori, offriva immagini di enorme impatto emotivo in una collocazione accessibile ai minori. Il fine era di verificare trasformazioni, nei corpi dissepolti, non rispondenti a quelle definite “normali” dalla scienza medica.
Sarà che l’assuefazione al macabro l’abbiamo fatta attraverso un tipo di filmografia che va dal classico “Il dottor Jackyll e Mister Hide” ai moderni film di Dario Argento fino al trend vampiresco coniugato nella recente forma giovanile. Siamo passati, naturalmente, anche attraverso una innumerevole lista di serie tv che vanno, ad esempio, da X Files a Fringe, da Medium a Buffy l’ammazzavampiri, solo per citarne alcune. Fatto sta che l’insistenza sul trend paranormale ha avuto come conseguenza che la razionalità è davvero ignorata. Perchè non è riuscita a spiegare la realtà, la società, il depauperamento di valori etici, morali, sociali. E famelici, i responsabili dei palinsesti televisivi ne approfittano a piene mani, ignorando, o peggio, facendo finta di ignorare, che operazioni di questo tipo possono addirittura creare devianze psicologiche in soggetti particolarmente sensibili.
Siamo talmente abituati a ignorare la razionalità della scienza, che la nota scienziata Margherita Hack, spesso viene presentata come “astrologa” non astrofisica o astronoma. E persino un programma giovane come Il testimone, in onda su MTV, ha sentito il bisogno di andare a indagare sul paranormale, in alcune puntate.
La conclusione è che la razionalità, al di là delle trasmissioni di Piero Angela e figlio, sembra rimasta solo in pochi programmi di nicchia, nei documentari scientifici o nell’appuntamento TGR Leonardo in onda su Rai3. Cavalcandone l’onda lunga, al trend del paranormale si affidano anche personaggi come Roberto Giacobbo. Voyager, di cui è conduttore, è la rappresentazione di come argomenti inquietanti possano venire incoraggiati in una prima serata televisiva, spesso senza la necessaria documentazione scientifica. Questa constatazione ha fatto nascere l’esilarante parodia Kazzenger che Maurizio Crozza realizza nel suo show Il paese delle meraviglie in onda su La7.