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Venerdì 25 ottobre, su NOVE, è andato n onda dalle 21:35 un nuovo appuntamento di Fratelli di Crozza. Il protagonista Maurizio Crozza propone monologhi ed imitazioni, mediante i quali commenta i principali fatti di attualità. Il padrone di casa è affiancato, in studio, dall’autore Andrea Zalone.
Fratelli di Crozza 25 ottobre, la parodia del Ministro della Giustizia Carlo Nordio
La puntata del 25 ottobre di Fratelli di Crozza inizia con la parodia del Ministro della Giustizia Carlo Nordio. Il finto guardasigilli: “I giudici non hanno compreso la sentenza della Corte di Giustizia Europea perché è scritta in francese e loro hanno studiato all’agrario. Noi al governo vogliamo far diventare i giudici brutti, proprio come le leggi che proponiamo noi“.
Il conduttore parte con il monologo: “Ignazio La Russa, Presidente del Senato, ha proposto di riformare la Costituzione nella parte relativa ai rapporti fra la magistratura e la politica. Praticamente, la seconda carica dello Stato vorrebbe fare della Costituzione un origami a forma della Meloni. Il vero cambiamento climatico è quello politico: si desertifica la democrazia“.
Crozza propone la parodia del giornalista Mario Sechi: “La sinistra non sa governare le loro regioni perché fa piovere creando le alluvioni. In quelle di destra piove poco e l’acqua si asciuga subito. Gli italiani, votando, hanno deciso di abolire la magistratura. Ho letto tanti articoli che dicono che al posto del lunedì i giudici hanno messo ‘abbasso la Meloni'”.
Il tema immigrazione
A Fratelli di Crozza di oggi, il padrone di casa parla del tema immigrazione e del caso Albania. A tal proposito, imita il Ministro degli Interni Piantedosi: “Tutti si sono concentrati sui costi relativi all’operazione dell’Albania, ma non è questo l’importante perché la nave è ondivaga, proprio come alcuni giudici. Con i decreti abbiamo tolto quattro paesi in quanto non sicuri. All’inizio erano tre, ma poi abbiamo aggiunto anche il nostro. Hai visto come trattiamo i magistrati?“.
Crozza analizza la Legge di Bilancio: “I medici e gli infermieri, il 20 novembre prossimo, sciopereranno. L’evasione fiscale ci costa 80 miliardi di euro all’anno, ma abbiamo fatto due condoni. Nella scuola ci saranno tagli per oltre 5500 docenti. A fronte di un aumento di tre euro per le pensioni minime c’è il rincaro del Canone Rai, che dai 70 attuali passerà a 90 euro”.
Si tratta del prologo per la parodia della Premier Giorgia Meloni: “Io non faccio conferenze stampa da un anno. Stavo facendo un video emozionale , c’ho tutti i peli dritti al punto che il braccio sembra una spazzola. Le domande dei giornalisti? Mica siamo in un tribunale, che poi fra l’altro a breve li chiuderemo tutti. A Natale siamo tutti più bonus, per questo abbiamo ideato un bonus di 100 euro, ma solo a chi ha figli“.
A Fratelli di Crozza del 25 ottobre è interpretato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli: “Noi Ministri della Cultura siamo come gli aborigeni, vaghiamo per cercare un nostro posto. Dopo il servizio di Report di domenica potrei tornare ad errare, nelle montagne a cercare le conchiglie“.
Fratelli di Crozza 25 ottobre, Mauro Corona
Fratelli di Crozza del 25 ottobre procede con la parodia di Mauro Corona: “Vi dico la verità, io detesto il vino, ma per la mia immagine pubblica sono costretto a bermi una quantità di vino paragonabile all’Isonzo. Si tratta di una questione di marketing, il mio vero io è questo!“. Il finto scrittore mostra la foto di Enzo Miccio: “Io sono come lui, odio i funghi quando non sono coordinati. Non voglio morire frainteso, voglio che si sappia che a me non piace la montagna“.
La serata termina con il finto Vittorio Feltri: “Gli artisti sono tutti comunisti, la destra non è depravata come la sinistra, ma è leale. Gli architetti sono degenerati di sinistra. Le donne sono uguali in tutto il mondo: sono tutte fastidiose. Le sarde, antropologicamente, sono basse e con i peli, proprio come i gomitoli di peli che vomitano i gatti”.