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Venerdì 10 gennaio, la Rai ha presentato in conferenza stampa il titolo Il Conte di Montecristo. La fiction, al via il 13 gennaio su Rai 1, racconta la storia del celebre best seller. All’incontro, che si svolge presso l’Ambasciata di Francia a Roma, presenzia in primis Martin Briens, ambasciatore francese in Italia. C’è la Direttrice Rai Fiction Maria Pia Ammirati e il produttore Nicola Serra di Palomar. Ampio spazio lo ha anche il regista Bille August. Infine, interviene parte del cast degli attori, fra cui Sam Claflin, Lino Guanciale, Michele Riondino, Gabriella Pession e Nicolas Maupas.
Il Conte di Montecristo conferenza stampa, le parole dell’ambasciatore
Inizia l’incontro. Prende la parola l’ambasciatore Martin Briens: “Sono molto felice, adesso possiamo dire che c’è una storia d’amore tra Palazzo Farnese e Il Conte di Montecristo, che è uno dei miei libri preferiti. Per me è un onore e un piacere, la serie è un bel esempio di cooperazione europea“.
Maria Pia Ammirati di Rai Fiction: “Il Conte di Montecristo fonde il cuore italiano con quello francese. Questo è uno dei grandi romanzi europei e l’Italia, nella trasposizione seriale, ha un ruolo da protagonista. Bille August è stato bravissimo, questa è una produzione imponente e ci sono voluti oltre due anni e mezzo per costruirla e realizzarla. Il romanzo è uno dei più ricreati dal cinema, ha una storia universale ed affronta temi sentiti da tutti, come la vendetta, gli intrecci geografici e quelli fra persone. Le riprese si sono svolte in molte città differenti, fra cui Parigi, Roma e Malta“.
Nella conferenza stampa interviene il produttore Nicola Serra: “Siamo emozionati, il progetto è partito qualche anno fa. La produzione è stata complicata, ma il collante dell’intera opera è stato il regista Bille August, che nei cinque mesi di riprese ha sempre tenuto ogni aspetto sotto controllo“.
Il regista Bille August
La conferenza stampa prosegue con le dichiarazioni del regista Bille August: “La Palomar mi ha proposto di dirigere la fiction e non ho avuto nessun dubbio. Il fatto che la serie sia articolata in 8 episodi mi ha permesso di approfondire al meglio la storia. La produzione è stata complessa e grande, ma ho avuto la possibilità di scegliere per ogni ruolo i migliori attori al mondo. Il nodo centrale della trama è la vendetta, ma mi sono concentrato molto sugli intrecci fra i personaggi“.
Il microfono passa agli attori protagonista. Inizia Sam Clafin: “La preparazione per questo ruolo è stata complessa. Ho avuto il sostegno di tutti e questo mi ha aiutato di superare la sfida. Sono eternamente grato, prima di andare sul set ho dovuto affrontare tutti i giorni molte ore di trucco. L’esperienza mi ha lasciato un segno profondo, mi ha permesso di guardare la vita in modo differente. Ho capito che la vendetta è una cosa sbagliata, ma ammiro la mia determinazione“.
Michele Riondino: “Sono Jacopo, braccio destro del protagonista. Bille è riuscito a creare un ambiente magico, ha lasciato intatto l’ambiente nel quale abbiamo poi lavorato. Per me è stata un’esperienza che mi ha insegnato molto, August ha una modalità di lavoro nuova per l’Italia”. Lino Guanciale: “Interpreto Vampa, apparentemente un criminale che chiede aiuto al protagonista. Vampa mi ha permesso di toccare corde satiriche che non toccavo da un po’. Bille ha guidato noi tutti in modo elegante“.
Il Conte di Montecristo conferenza stampa, gli altri attori
La conferenza stampa de Il Conte di Montecristo procede con gli altri attori. Nicholas Maupas: “Sono Albert, figlio di Mercedes e Fernand, ovvero l’amata e il grande nemico del protagonista. Il mio personaggio è un po’ vittima del contesto, è il ponte che permette ad Edmond di entrare nell’alta società di Parigi”. Gabriella Pession: “Sono Hermine, moglie di un altro grande nemico del protagonista. Il mio personaggio è costretto a dover rinunciare a suo figlio perché nato da una relazione clandestina. Ha dovuto sopprimere il suo dramma per anni, fino a sfociare nella follia“.
Iniziano le domande dei giornalisti. Sam Clafin rivela: “La sfida più grande nel fare Edmond è stata la sequenza della tempesta, ma il sostegno del resto del cast e del regista mi ha aiutato tanto“. Nicola Serra chiarisce: “La scena della tempesta è stata girata in mare, in inverno, a Malta“. Ancora Clafin: “Prima di parlare con Bille non avevo mai visto altri adattamenti del romanzo. Ho cercato anche dopo di rimanere lontano dalle altre interpretazioni per evitare di essere fuorviato“.
Michele Riondino: “Il tema della vendetta è contemporaneo e porta con sé altri micro-temi. Ad esempio trovo interessante il ruolo di Albert, che non ha colpe ma, suo malgrado, rappresenta un’ingiustizia“. Lino Guanciale: “Il mio rapporto con Vampa? Molto bello, ci sentiamo spesso… (ride). Secondo me il tema fondamentale non è la vendetta, ma il potere della vendetta. Quando lo hai puoi decidere cosa fare e, soprattutto, quando fermarti”. Gabriella Pession: “Bill mi ha dato suggerimenti preziosi, la follia di Hermine non c’è nel romanzo. La sfida più grande è stata quella di rispettare, nonostante questo, le caratteristiche portanti del mio personaggio originario“.
Gli ultimi quesiti
La conferenza stampa de Il Conte di Montecristo si avvicina alla conclusione. Domanda per Bill August, che sottolinea: “La nostra sceneggiatura è abbastanza aderente alla storia originale del romanzo“. L’ambasciatore Martin Briens: “La tentazione della vendetta è centrale oggi nel mondo, ma non è mai la soluzione migliore“.
Ancora Gabriella Pession: “Hermine è una donna che si occupa di finanze, porta in scena una certa modernità nonostante il contesto. Lavorare con Lino Guanciale è sempre un piacere, lavoriamo in coppia oramai da anni“. Nicholas Maupas: “Io sono italo-francese, quindi per me lavorare in Francia è stato abbastanza straniante, almeno all’inizio. C’è stato un clima da focolare di casa, mi sono ritrovato in mezzo ad attori incredibili e io ho cercato di raccogliere tutti i consigli che mi hanno dato“. Giunge al termine l’incontro.