Innanzitutto, quest’anno la sensazione avuta è che la manifestazione del Primo Maggio profumasse di amarcord. Quasi fosse un evento superato in una società in continua e progressiva evoluzione. Quasi quelle immagini, per la verità sempre suggestive e emozionanti di piazza San Giovanni gremita di ragazzi festanti, provenissero, però, da un’era lontana e non dalla società odierna che deve avere un unico grande obiettivo: dare occupazione ai giovani. E’ necessario insomma porsi un interrogativo: se può avere ancora senso una kermesse musicale, organizzata dai sindacati, lunga nove ore e con dei costi di tutto rispetto. Ci si comincia a chiedere se non sia il caso di strutturarla in maniera differente, ovemai si decidesse di mantenerla in continuità con il passato.
Dal punto di vista televisivo, gli errori sono stati notevoli. Senza contare le gaffe e lo straniamento della Cucciari, il più eclatante è stato il collegamento da Napoli: qui c’era un irreale Roberto Giacobbo che affermava di trovarsi in una piazza gremita, quando invece, le telecamere inquadravano solo pochissime persone e il vuoto intorno a lui. Effetti collaterali di un “Voyager” rivisitato alla maniera di Maurizio Crozza. Ma bisogna annoverare anche la perdita del copione da parte della conduttrice e la lunga attesa per Max Gazzè che non arrivava sul palcoscenico.
E’ stata la qualità di una buona parte delle esibizioni musicali a salvare il concertone che molti su Twitter hanno giustamente ribattezzato “concertino”. Il che significa che qualcosa, oramai, nel meccanismo inizia a scricchiolare, anche prescindendo dalla disastrosa conduzione della Cucciari. Si deve, soprattutto a Piovani e agli Eli. la parziale riscossa della manifestazione che la Cucciari non vedeva l’ora di abbandonare.
E passiamo, adesso, a valutare con maggiore attenzione, proprio la conduzione di Geppy Cucciari. Innanzitutto, buon per lei, solo nella giornata del 1 maggio è stata seguita da un’audience pari alla somma di tutte le puntate di G’s day andate in onda su La7. Perciò lei, il suo successo, l’ha già ottenuto. All’inizio della lunga diretta sembrava spaesata sul palcoscenico di piazza San Giovanni, si aggirava da una parte all’altra con un’espressione incerta e interrogativa, timorosa e piena di dubbi. Man mano che si andava avanti, la speranza che prendesse coscienza della situazione si è infranta contro la dura realtà. Imbarazzante anche la qualità delle battute. Continuiamo a ritenere il personaggio di Geppy Cucciari oltremodo sopravvalutato nell’universo televisivo, non solo della comicità.
Lo scorso anno ci ritrovammo a criticare la conduzione di Francesco Pannofino, poco a suo agio nelle vesti di padrone di casa. Ma accanto a lui c’era una strepitosa Virginia Raffaele che dava spazio alle sue più note parodie, tra cui quella di Belen Rodriguez. Gli organizzatori, quest’anno, non hanno capito che non dovevano lasciar sola e per nove ore un personaggio come Geppy Cucciari non abituata alla lunga diretta. E infatti, quando riusciva a interagire con qualcuno, la situazone lievemente, ma solo lievemente, migliorava.