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Martedì 18 marzo, Sky ha presentato in conferenza stampa la serie Gangs of Milano. Il titolo Sky Original, prodotto da Sky Studios, TapelessFilm e Red Joint Film, esordisce il 21 marzo prossimo. All’incontro presenzia il regista Ciro Visco. Inoltre, ci sono gli attori protagonisti Laura Osma, Andrea Dodero, Alessandro Piavani, Salmo, Alessandro Tedeschi, Fahd Triki e Noè Batita.
Gangs of Milano conferenza stampa, inizia l’incontro
Prende il via l’incontro. Si parte con il trailer della produzione e, dopo le presentazioni del caso, il microfono passa a Nils Hartmann. Il produttore di Sky Studios racconta: “Abbiamo deciso di raccontare un lato diverso di Milano. Ciro Visco ha preso in mano il timone del progetto e ha fatto crescere tutti, compresi gli attori. Siamo contenti perché Gangs of Milano arriva dopo M Il figlio del secolo e L’Arte della Gioia, altri due gioiellini”.
Il regista Ciro Visco: “Nils ci ha lanciato una provocazione, ovvero ritrovare i personaggi che già conoscevamo a qualche anno di distanza. Questa domanda ha generato la seconda stagione. Io ho preso i protagonisti già noti, li ho inseriti nel loro contesto. Ci sono anche nuovi personaggi, che fanno esplodere gli equilibri e provocano una serie di eventi concatenati“.
La conferenza stampa di Gangs of Milano procede con lo sceneggiatore Paolo Vari. Quest’ultimo afferma: “Per scrivere la sceneggiatura abbiamo preso spunto da fatti reali, che abbiamo usato come punto di partenza per creare le narrazioni. Rispetto a Blocco la storia si è indurita, ma è inevitabile visto che si è indurito anche il mondo reale. Quando lo Stato sociale arretra, i primi effetti si vedono sulle periferie, dove ognuno fa ciò che può per campare“.
Intervengono gli attori
La conferenza stampa di Gangs of Milano prosegue con gli attori. Si parte da Salmo: “Interpretare altri personaggi è la distruzione completa dell’ego e per un rapper è molto difficile riuscire a farlo. Recitare mi ha aiutato molto nella vita, mi ha fatto abbassare la cresta. L’evoluzione di Snake va di pari passo con la mia“.
Laura Osma: “Dar vita a Bea è difficile. Lei è immersa in un mondo maschile, è una leader che capisce come comportarsi per riuscire a sopravvivere in quella realtà“. Andrea Dodero: “Mahdi vuole fuggire e trovare il proprio posto nel mondo, ma si ritrova, pur non volendo, ad essere il leader del Blocco”.
Alessandro Piavani: “Gli sceneggiatori sono stati bravissimi, ho trovato il mio Ludo in una situazione completamente diversa. Ho avuto il compito di interpretare una sorta di nuovo personaggio e da attore è stato un lavoro bellissimo. Nel capitolo iniziale amava il mondo della Milano da bere, mentre nei nuovi episodi prova disgusto per quell’ambiente e prova ad utilizzarlo a suo favore“.
Gangs of Milano conferenza stampa, i nuovi personaggi
Il microfono, nella conferenza stampa di Gangs of Milano, torna al regista: “Per la Kasba, collettivo giovane e caotico, abbiamo scelto di effettuare un casting per le strade. Abbiamo cercato attori che conoscevano il contesto in cui è ambientata la serie“. La scelta, alla fine, è ricaduta su Fahd Triki e Noé Nouh Batita. Entrambi mostrano grande entusiasmo per l’avventura, definendo l’esperienza “fantastica”.
Iniziano le domande dei giornalisti. Salmo sulle condizioni di vita di Milano: “Ci ho vissuto quindici anni e nel tempo è cambiata molto, così come Londra. La fotografia che restituisce Gangs of Milano è molto realistica”. Ciro Visco: “La nostra è una serie di personaggi e conflitti, oltre che di scelte. Le similitudini con Gomorra? Dal punto di vista della storia non ne vedo”.
Ancora Salmo: “La musica è fondamentale nel cinema. In questo progetto abbiamo deciso di accompagnare le immagini soprattutto a rap e trap, mentre nel sesto episodio abbiamo dato un vestito musicale più elegante, verso il genere jazz, con musiche suonate direttamente da noi”. Noé Nouh Batita: “Per noi la musica è un modo per raccontare noi stessi, ciò che proviamo e le nostre origini“.
Gli ultimi quesiti
Va avanti, con nuove domande, la conferenza stampa di Gangs of Milano. Domanda a Nils Hartmann, che sottolinea: “Non abbiamo avuto ostacoli nel girare le riprese a Milano, forse non c’era ancora la consapevolezza di ciò che stavamo facendo“.
Noé Nouh Batita si presenta: “Vengo da Quarto Oggiaro, dove ci sono persone che vivono situazioni complesse. Mia mamma ci metteva i sacchetti alle caviglie perché dove camminavamo era pieno di siringhe. Vengo da un contesto difficile“. Salmo, su richiesta, ammette: “La musica è uno strumento molto efficace per divulgare i messaggi. Snake è meticoloso ed ordinato, ama la violenza, tutte caratteristiche che io non ho“. Nils Hartmann: “La serie è un melting pot, l’espressione della società cosmopolita“.
Lo sceneggiatore Paolo Vari su un eventuale nuovo capitolo: “In questa stagione abbiamo fatto fuori un po’ di personaggi, quindi ci manca la materia prima. Comunque, mi piace pensare che una eventuale nuova stagione possa incentrarsi su fenomeni già presenti ma che, fra qualche tempo, saranno ancora più evidenti“. Termina qui l’incontro.