Fra poco si comincia. Accomodato in sala anche il dg Rai Mario Orfeo. È lui il primo ad intervenire in conferenza: “Qualcuno ricorderà che quando mi sono insediato il mio primo obiettivo era di continuare le ‘nozze’ con Alberto Angela. Ci siamo riusciti e sono contento. Alberto con le sue trasmissioni rappresenta il senso vero del servizio pubblico. Il suo prodotto piace anche negli altri Paesi. Alberto resterà ancora a lungo con noi. ‘Ulisse’ non sarà l’unica avventura di Angela quest’anno in Rai”. A questo punto, si evince che il contratto sia stato rinnovato.
Stefano Coletta, direttore di Rai 3: “Ulisse è l’espressione più alta della nostra emittente, è l’espressione di uno storytelling che non esclude nessun target. Attraverso immagini e parole, trasmette bellezza al telespettatore. Conoscendo il gruppo di lavoro del programma ho potuto apprezzare la qualità e la bellezza organizzativa della produzione, tutta interna Rai e di cui noi siamo profondamente orgogliosi.
Poi prosegue: Alberto Angela è il conduttore che ci invidia tutta la tv europea perchè ha alcuni elementi che lo distinguono: ha una competenza seria, legata al dettaglio; è un uomo curioso, proprio come Ulisse. Racconta momenti della storia con grandi semplicità. Ho sempre apprezzato il suo mai essere sopra le righe e questo la gente lo riconosce. Quella di quest’anno sarà un’edizione lunga, con 7 puntate inedite e andremo in onda fino a Natale. Gli ascolti dell’ultima edizione si sono attestati sul 9%. Abbiamo appurato attraverso analisi di marketing che molti sono i giovani, gli studenti, che seguono il programma.
Viene mostrato un breve filmato con un assaggio dei contenuti delle nuove puntate.
Prende la parola Alberto Angela: “Dietro le telecamere c’è un grande entusiasmo: questo si trasferisce anche a casa. Sono fortunato perchè ho un’ottima squadra di lavoro. Io non sarei mai in grado di fare da solo tutto questo. Siamo curiosi e questo è un’altra componente fondamentale: in fondo noi siamo i primi spettatori del nostro programma. Facendo questo programma anche noi stessi impariamo molte cose. La prima puntata affronterà un tema affascinante: i castelli. Racconteremo come sono nati: sono come dei libri a tre dimensioni, tra battaglie, intrighi e storie d’amore.
La seconda e la terza sono dedicate ad un momento storico cui tengo molto: lo sbarco in Normandia. I reduci stanno lentamente scomparendo, ne abbiamo intervistati alcuni di diverse nazioni. Siamo riusciti ad incontrare la prima persona che ha visto l’inizio dello sbarco. Durante le riprese, abbiamo scoperto negli archivi di un museo che anche un italiano vi partecipò. Lo abbiamo cercato e siamo risaliti a lui, che è morto negli anni ’70. Racconteremo la sua storia con le testimonianze dei parenti. Storicamente lo sbarco è stata una totale confusione, da una parte e dall’altra.
Nella quarta puntata parleremo della storia del Colosseo, che ha tanti protagonisti tra i vari imperatori romani. È un vero e proprio libro di storia. In seguito, ci sarà una puntata ai gioielli rinascimentali di Roma, tra cui Villa Medici. Sono rimasto colpito dalla meraviglia della Casina del buon respiro di Villa Pamphili, che sembra una piccola Versailles. Attraverso ricostruzioni in costume racconteremo cosa succedeva al suo interno.
Nell’ultima puntata ci soffermeremo sul concetto di isola: lì ci sono faune diverse rispetto alla terraferma, così come storie particolari di uomini. Abbiamo cercato di fare una sorta di giro del mondo per capire come si viva e cosa si produca nelle isole. Il nostro approccio è storico, culturale, scientifico, che fanno parte del nostro DNA. Sarà previsto un ciclo di repliche: tra queste, una dedicata al primo trapianto di cuore fatto da Barnard.
La prima settimana di programmazione è impegnativa per la contro-programmazione, ma le sfide non ci spaventano”, conclude il conduttore.
La conferenza stampa termina qui.