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Riciclatasi, in seguito, fino diventare produttrice anche per la tv, la Fenech può vantare di aver ricevuto una vera e propria dichiarazione d’amore professionale dal grande regista Quentin Tarantino.
Di origine italo-algerine, dopo essere stata notata giovanissima da un talent scout, si sposta in Italia e qui diventa uno dei volti della commedia sexy ma anche del genere giallo-erotico. A decretarne il successo anche le forme procaci e una smisurata carica seduttiva, tale da renderla la regina del genere. Da sottimineare che la Fenech non ha mai rinnegato questo genere di pellicole, anzi spesso ha dichiarato che per lei, spogliarsi sotto i riflettori, rappresentava una vera sofferenza. Ma era l’unico modo che le consentiva di lavorare e mantenere il figlio.
Dagli anni Novanta ha creato la casa di produzione cinematografica e televisiva Immagine e cinema con la quale ha realizzato molte fiction per la Rai. Ricordiamo, oltre Il coraggio di Anna del 1992, la serie Commesse scritta da Laura Toscano con Sabrina Ferilli, Nancy Brilli e Veronica Pivetti, Vite a perdere e l’ultima nel 2012, La figlia del capitano.
Cielo, proponendo questo ciclo, intende proporre uno spaccato dell’Italia degli anni Settanta, raccontato attraverso alcune delle pellicole che più hanno segnato l’evoluzione della carriera di Edwige Fenech, diventati, oggi dei cult per gli appassionati.
Si comincia, questa sera, con la proiezione di Giovannona Coscialunga disonorata con onore, di Sergio Martino, pietra miliare del trash erotico di quegli anni.
Si continua con alcuni dei titoli più evocativi del trash erotico come Quel gran pezzo dell’Ubalda in ona l’11 ottobre.
Lo strano vizio della signora Wardh sarà trasmeso 1 primo novembre.
Immancabile, infine, un’incursione nel sex-thriller con Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer la cui messa in onda è annunciata per il 18 ottobre.