Consueta introduzione musicale. La trasmissione inizia con un po’ di ritardo, Crozza si scusa dicendo che è un ritardatario cronico.
Primo tema: l’alternanza scuola/lavoro, argomento molto caro a Renzi. Tra un “diploma in Lisoform” e un pomeriggio passato a fare volantinaggio, gli studenti denunciano situazioni di sfruttamento. Crozza ricorda come questa pratica sia diffusa in Germania, ma solo negli istituti tecnici.
Nei campi finiscono gli studenti. E i migranti? “Ci rubate il lavoro”, ipotizza ironicamente il comico. Con la scusa di istruire i ragazzi, i dipendenti vengono mandati a casa. Chissà che ne pensa il ministro dell’istruzione Valeria Fedeli. “Il lavoro va pagato sempre”, chiosa Crozza.
Imitazione servita. La Fedeli, che vuole essere chiamata “ministra“, cede crediti ad un malcapitato ministro in cambio di un caffè. Una ragazza prossima al diploma è costretta a farle la manicure. Il problema dei pochi laureati in Italia? “Boh“, risponde la politica.
Negli anni si sono susseguiti diversi ministri, ognuno dei quali ha apportato delle modifiche, o meglio “delle ricerche per incasinare gli studenti”. Da quest’anno, una nuova materia: educazione al digitale, voluta fortemente dal duo Fedeli-Boldrini. Crozza ironizza sula fatto che la ministra avesse pubblicato un Cv falso su Internet. “Non un buon inizio”, commenta il padrone di casa.
Dopo la pubblicità, si riprende con l’imitazione di Napalm51, indispettito con Fazio per il suo acquario a “Che fuori tempo che fa”. Il discorso si concentra sulla nomina della Boldrini, rea di non aver mai vinto “Amici” e di non aver mai ricevuto 4 si ad X Factor. E si scopre che Baglioni è finito a condurre Sanremo 2018 perché spinto dalle multinazionali dei reggiseni per il suo famoso brano in cui parlava di “quella sua maglietta fina”. All’uomo viene consigliato di fare una festa, che ricorda con gran piacere quella fatta in occasione del suo sesto compleanno, quando cercò di mangiare una pizza senza però avere i denti.
Si passa a parlare di malattie ed eventuali rimedi. “Se ti è andata male come dog sitter, ti specializzi in medicina olistica”, dice Crozza. Il cromoterapeuta, con poteri magici, cura i malanni attraverso i colori. Crozza introduce Roberto Laurenzi, maestro yoga, naturopata, pittore con un certo seguito da giovane, diventato uno dei maggiori esponenti della medicina olistica. Il “medico” fa delle assurde spiegazioni sui possibili sistemi di cura.
Si ritorna in studio con una lezione del maestro sulla “meditazione Kundalini”. “Assorbite in voi”, consigli ai suoi alunni. E via con un susseguirsi di parole recitate senza senso e prive di filo logico. Si passa dai riferimenti alla medicina Inca fino al segno zodiacale della sorella, per poi passare al potere dei numeri e alla fobia degli zerbini di Giorgio. E intanto c’è un Feltri in arrivo.
Al centro dell’attenzione finisce il referendum in Catalogna: “se vuole essere autonoma, cosa me ne frega a me. L’unica cosa autonoma che non ho sono quei due studenti di Scienze della Comunicazione che se la menano con la semiotica”, dice. Commenti hot sulla Boschi e doppi sensi tra “mazza e buca” del golf. Apprezzamenti sulla Gruber, critiche sul nuovo programma di Baricco.
La Catalogna vuole andare via dalla Spagna, la Crimea dall’Ucraina: ecco la cartina dell’Europa con tutte le zone che reclamano la propria indipendenza. “L’incubo per i daltonici”, scherza Crozza. Trascorsi 150 anni dall’unità d’Italia, il nostro Paese è ancora diviso. Troppo alta l’evasione fiscale.
In conclusione ecco l’imitazione del ministro Minniti con le sue discutibili dichiarazioni. Si parla di “invasione di immigrati”, si finge del PD (“lo dico anche a loro”) e poi intona una canzone dove annuncia la sua tristezza di appartenere al centro-sinistra.
In conclusione, imitazione di Ventura, ct della Nazionale italiana, reduce dal pareggio con la Macedonia.
Appuntamento a venerdì prossimo, alle 21.20 circa, sul canale NOVE.