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Classica HD sottolinea che quest’anno il Festival è dedicato a Papa Paolo VI e alla sua Beatificazione, e darà risalto soprattutto al concerto dei Wiener Philarmoniker, oltre che ai cori della Cappella Pontificia ‘Sistina’: ma certo in passato il Centro Televisivo Vaticano, RAI Sat, ed anche la Televisione Austriaca dedicarono molto di più al Festival.
Questo si attua, in collaborazione con ENI, grazie alla volontà del Cardinal Comastri e alla munificenza dello sponsor Albert Courtial, con altri mecenati tedeschi, svizzeri, statunitensi e…pochissimi italiani (perché lo stupore dell’Europa? forse essa non si accorge che l’Italia seguita a scendere nei consumi, nell’economia e nella ripresa?). Fiore all’occhiello ed in residenza dal 2002, i Wiener Philarmoniker diretti da Ingo Metzmacher eseguiranno il 23 alle 21 in S.Paolo fuori le Mura il semisconosciuto oratorio “Lazarus D 689” di Franz Schubert: ma l’inaugurazione del Festival avverrà come detto il 22 alle 20 in S.Maria sopra Minerva, con il “Saul HWV 53” di Händel eseguito dagli ensembles di Weilburg (Germania).
Alla Messa del cardinal Angelo Comastri in S.Pietro alle 17 del 24 ottobre, con le bellissime voci della Cappella Pontificia Sistina guidata da Massimo Palombella, seguiranno alle 21 in S.Maria Maggiore la Messa e il Te Deum di Bruckner, con ensembles tedeschi e di Kazan, che poi il 25 ottobre alle 21 in S.Giovanni in Laterano interpreteranno il celebre e tormentato “Requiem tedesco” di Brahms, nella direzione di Leo Kraemer.
Ma il Festival supera anche le sponde del classico ed il 26 alle 16 in S.Ignazio offrirà al pubblico l’originalissima “Misa Azteca’ la messa azteca di Joseph Gonzalez, eseguita da Roma Sinfonietta con la direzione di Teresa Russel, seguìta dal “Requiem” di Mark Hayes, compositore americano di musica sacra.
Intanto alle 21 in S.Paolo fuori le Mura, a beneficio di ‘Sofia’ e dei bambini della baraccopoli di Caracas, il bellissimo “Requiem” di Giuseppe Verdi – ma anche il melodico “Inno alla Fede” di Andrea Morricone (figlio di Ennio), da lui composto per il Festival – saranno nelle mani e nelle voci dell’orchestra giapponese IlluminArt, guidata da Tomomi Nishimoto: a lui, a Mons. Colino emerito della Cappella Sistina ed altri andrà poi il Premio della Fondazione suddetta, il 23 nell’Istituto di Musica Sacra a Roma.
Gli ultimi concerti del Coro della Cappella Pontificia Sistina in S.Giovanni il 28 e i Mottetti barocchi in S.Ignazio del 29 ottobre, chiuderanno la ricchissima rassegna, che onora il Vaticano e tutta Roma. Ma ci saremmo aspettati un’attenzione maggiore da parte dei media televisivi e radiofonici.