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Le sorelle Hudson vivono insieme, legate dal rancore reciproco e dalla pazzia che lentamente si insinua nel rapporto familiare. Jane (Bette Davis) è un’ex bambina prodigio che si esibiva nei teatri insieme al padre il quale gestiva anche la pubblicità degli spettacoli attraverso la vendita di bambole, tutte merletti e boccoli d’oro raffiguranti la ragazzina.
Questa, nel momento del declino della sua popolarità, ha visto, con rabbia trasformata in odio, nascere e crescere il successo cinematografico della sorella Blanche (Joan Crawford). Fino a una tragica notte di alcool e menzogne in cui la carriera e le gambe di Blanche sono stroncate. Blanche finisce inchiodata a vita su una sedia a rotelle, e Jane ne diventa l’infermiera /carceriera.
L’arrivo di un profittatore (Victor Buono) che solletica la smania di Jane di tornare sul palcoscenico ne scatena anche la follia e il film che inizia come un melodramma, si trasforma in un thriller horror che ha ispirato poi decine di altre pellicole. Le bambole più o meno mostruose o indemoniate dei più recenti film ‘di paura’ ad esempio sono poca cosa davanti all’indimenticabile maschera tragica della vecchia ‘bambola’ Davis, con l’abitino di merletti e volant, gli occhi spiritati cerchiati di nero, la faccia ricoperta di trucco e la voce querula che scimmiotta quella di una bimba. Con un colpo di scena finale all’apice di una trama che non fa che crescere in tensione, follia e sangue. Un grandissimo successo tanto da farne un musical e, in Italia, una gustosissima parodia di Totò dal titolo “Che fine ha fatto Totò baby”. Da non perdere
lunedì 27 ottobre alle ore 21,15 su STUDIOUNIVERSAL
Un dramma (di Sardu) reso celebre dal genio di Puccini “La Tosca” è un film di Luigi Magni del 1973 che legge in chiave ironica e in romanesco la tragica storia d’amore tra il pittore Mario Cavaradossi e la cantante Floria Tosca.
Nella Roma papalina del 1800 Mario salva dalla cattura delle guardie del Papa l’amico patriota Cesare Angelotti fuggito da Castel Sant’Angelo. La gelosissima Tosca, amante di Mario crede però che questi la tradisca, rafforzata nel suo dubbio dal barone Scarpia reggente della Polizia Pontificia che, sulle tracce dell’evaso, si serve della donna per scoprirne il rifugio. Per non essere catturato Angelotti si suicida e Cavaradossi viene arrestato per alto tradimento e condannato a morte.
Tosca si vendica dell’inganno subito pugnalando Scarpia e portando al suo amante il salvacondotto che ha estorto al barone. Ma Scarpia l’ha imbrogliata di nuovo, il salvacondotto altro non è che un ordine di esecuzione per Mario, che viene fucilato mentre Tosca disperata si getta da Castel Sant’Angelo.
Un film che merita di essere visto almeno per tre motivi: l’impressionante cast, Monica Vitti, Gigi Proietti, Vittorio Gassman, Umberto Orsini, Aldo Fabrizi, Fiorenzo Fiorentini, Ninetto Davoli, Alvaro Vitali. Le musiche di Armando Trovajoli e le canzoni diventate famose come “Mi madre è morta tisica”, cantata da Monica Vitti e Gigi Proietti e soprattutto “Nun je da retta Roma”, cantata da Gigi Proietti e ripresa nella scena finale da Monica Vitti. Godibile
mercoledì 29 ottobre alle ore 06,30 su RAIMOVIE