Si è trattato di un vero e proprio colpo di scena gestito molto bene da Corrado Formigli che ha cercato di far credere di non essere al corrente della importante novità.
Giletti ha così anticipato la sua presenza nella domenica sera di La7: “ho incontrato il nostro editore Urbano Cairo e insieme abbiamo stabilito che il programma da me condotto non andrà in onda il mercoledì. La sua collocazione sarà la prima serata della domenica“.
“Io sono un uomo libero, lo sono sempre stato. Purtroppo però qualcuno non vedeva di buon occhio che io parlassi. Io invece credo nell’informazione libera. Non mi interessa che sia di destra, di sinistra o di qualsiasi altra collocazione politica, purché sia libera e rispettosa delle idee altrui, l’informazione deve avere un posto importante in TV“.
Giletti ha continuato: “è vero, qualcuno ha impedito che io raccontassi l’Italia nelle sue differenti realtà. Mi hanno proposto progetti che assolutamente non potevo accettare perché la mia dignità ne sarebbe stata compromessa. Io credo che sia giusto continuare ad occuparci del nostro paese nel giorno della domenica che per anni è stata la mia collocazione abituale. Oggi è il momento di toglierci la maschera. Certo sono consapevole di essere un Davide contro Golia, ma nella vita non mi è mai mancato il coraggio“.
L’incontro faccia a faccia con Corrado Formigli ha riservato altre succose novità.
L’ex conduttore de “L’Arena” ha anche affrontato il suo allontanamento dalla Rai. Ed ha detto: “io ne conosco la ragione. Ma devono dirla anche agli oltre 4 milioni di italiani che guardavano la mia “Arena” la domenica pomeriggio e pagavano il canone hanno parlato di populismo, ma sanno davvero di cosa si tratta? Io penso che sia un alibi della politica attaccare tutti coloro che la pensano in maniera differente. Insomma tutto deve rimanere immobile e senza nessun cambiamento“.
E così la domenica in prima serata La7 e Rai 1 giocheranno la loro partita per i dati d’ascolto su due binari completamente differenti. Da una parte c’è Giletti animato da evidenti sentimenti di riscatto professionale e di rivincita nei confronti di una Rai che lo ha trattato in maniera poco dignitosa. Naturalmente il riferimento è al nuovo direttore generale Mario Orfeo che ha fortemente voluto la presenza di Fabio Fazio sulla prima rete di viale Mazzini, trasportando un programma con una formula identica da Rai 3 a Rai 1. Dall’altra c’è Fabio Fazio con il suo “Che tempo che fa” non più in grande spolvero. Già il programma sta cominciando a mostrare chiari sintomi di cedimento e anche nell’ultima domenica in cui è andato in onda è stato superato dalla fiction di Canale 5 “L’isola di Pietro” con Gianni Morandi.