Ecco le inchieste di questa seconda puntata.
“IL PATRIMONIO” di Giorgio Mottola
Sta nascendo una nuova generazione di farmaci genetici. Riccardo Sabatini, scienziato ed imprenditore, spiega: “l’idea è che si passerà da un unico farmaco designato per una specifica patologia, a infinite versioni di quel farmaco, personalizzate per il singolo paziente”. Ma non è che così facendo salterà la cassa del Sistema sanitario nazionale? Se i farmaci non sono più di massa ma personalizzati, di quanto aumenterà il loro costo?
Un sistema sanitario come il nostro potrebbe non permettersi farmaci così costosi, dato che per costituzione deve garantire tutte le cure necessarie a tutti i nostri cittadini.
Inoltre, bisogna ricordare che il cancro non è più solo un affare da scienziati e camici bianchi. A finanziare le ricerche genetiche nel campo oncologico sono i miliardari del web: Bill Gates e Jeff Bezos.
Amazon, Facebook e Google sono sbarcati nel mondo della medicina.
Amazon ha avviato un progetto segreto denominato 1492 che si occupa della sperimentazione nel campo dei farmaci genetici, Microsoft ha investito in ben 45 società del settore salute, e Facebook ha lanciato la ZUCKERBERGCHAN INITIATIVE.
“PER UNA FETTA DI TORTA” di Giulia Presutti
Per il presidente della facoltà di ingegneria della Kore (Università di Enna), Giovanni Tesorieri, la classifica è falsata, per il presidente della commissione di valutazione, Mario Gionfriddo, i parametri non valgono niente, per il presidente dell’Anvur quello delle citazioni sono un criterio oggettivo per modo di dire.
Non si capisce, allora, a cosa serva l’agenzia dell’Anvur( Agenzia Nazionale del Sistema Universitario e della Ricerca).
Per mantenerla spendiamo 6 milioni tra stipendi dei manager e consulenti, altri 2,4 milioni per i 450 esperti che valutano, e per revisionare le migliaia di pubblicazioni scientifiche 2,7 milioni.
Conclude Giuseppe Nicolao (ordinario- ingegneria informatica dell’università di Pavia: “è un po’ come un pasticcere a cui noi ordiniamo una torta, ci dice, adesso la taglio. Ho pagato il pasticcere per una divisione della torta perfetta, però mi ha preso dei soldi. Con quei soldi potevo comprare un’altra torta; quindi potevamo fare più ricerca”.
“CHE SPIGA” di Manuele Bonaccorsi
Il Canada è uno dei principali produttori di grano duro nel mondo, merito anche dell’uso di prodotti chimici come il glifosato, l’erbicida più utilizzato, ogni anno se ne consumano 800 mila tonnellate. È stato brevettato nel 1974 dal colosso dell’agro-chimica Monsanto con il nome commerciale Roundup.
Il glifosato ha però un difetto, viene assorbito dalla pianta e quindi dai semi, per cui noi mangiamo l’erbicida che risulta “probabilmente” essere cancerogeno.
L’EFSA, l’ente europeo per la sicurezza alimentare, sostiene però che il glifosato non risulti essere pericoloso all’uomo, per cui la Commissione Europea proprio in base a tale riferimento sembra non aver alcun dubbio, ed ha proposto di rinnovare l’autorizzazione all’uso dell’erbicida.