Aprono la puntata gli Afterhours, il gruppo di Manuel Agnelli: in occasione dell’uscita della loro antologia, si esibiscono con Bianca.
Stasera cambia di nuovo il meccanismo: tre manche di tre concorrenti ciascuna, il cui meno votato va al ballottaggio. Entrerà a questo punto un quinto giudice, Gianni Morandi, che sceglierà chi salvare: a quel punto, senza ricorrere al tilt, i giudici dovranno decidere chi mandare avanti. Chi riuscirà a “sforare”, come dice il conduttore Alessandro Cattelan, avrà la possibilità di cantare il proprio inedito giovedì prossimo.
Apre Camille Cabaltera con Sorry not sorry di Demi Lovato.
Interessante per la Maionchi, che l’ha trovata a suo agio. Per Fedez questa è la sua migliore esibizione nel programma, anche se vorrebbe vederla in un genere diverso. Agnelli è “impaurito” dalla crescita artistica della ragazza, nonostante il pezzo della Lovato non sia di suo gradimento; Levate risponde che assegna i pezzi in base al percorso che vuole fare la stessa Camille.
Si prosegue con Samuel Storm: A song for you, nella versione di Donny Hathaway.
Il pubblico applaude calorosamente, ritrovando il Samuel delle auditions. Agnelli lo trova migliore nei pezzi “vintage”, che è in grado di rinfrescare; Levante conferma che Samuel è tornato. La Maionchi trova che stia perfettamente su questa canzone.
Chiude la prima manche Lorenzo Licitra, a una svolta rock con Nothing else matters dei Metallica. O almeno nelle intenzioni, dato che l’arrangiamento ci consegna uno stiloso Michael Bublé.
Per Fedez l’esperimento è riuscito, anche se vorrebbe vedere il ragazzo in un mondo diverso: per il rapper ad esempio, potrebbe essere l’unico a cimentarsi con Freddie Mercury. Per Agnelli la versione è più che riuscita; è piaciuto anche a Levante.
Siamo già al primo verdetto della serata: la meno votata è Camille Cabaltera. Breve collegamento dietro le quinte con Gianni Morandi: l’artista bolognese è sorpreso dalla tensione che respira: vuole guardare con attenzione i ragazzi per poter essere il più equo possibile.
Si riparte con la seconda manche. Inizia Rita Bellanza: Levante le ha assegnato La donna cannone di Francesco De Gregori.
Alla Maionchi è piaciuta, mentre Fedez si trova più in difficoltà nel dare un giudizio: la trova “appesantita” dai brani, come se non potesse mai essere gioiosa. Agnelli trova l’assegnazione ottima, le perplessità sono non sul timbro quanto sulle capacità vocali: sta dimostrando limiti nell’estensione. Levante ribatte che la forza interpretativa della ragazza possa superare gli ostacoli tecnici.
I prossimi sono i Ros: per loro Call me when you’re high degli Arctic Monkeys.
Levante ha trovato la cantante in difficoltà; per Fedez sono riusciti a non lasciarsi sovrastare dal pezzo. La Maionchi apprezza, specie l’aver sentito la frontwoman in una diversa chiave interpretativa.
Ultimo della seconda manche, Enrico Nigiotti: Make you feel my love di Bob Dylan, eseguita con la sola chitarra e senza alcun artificio di scena.
Inizialmente scettico, Fedez è rimasto colpito dal timbro basso di Nigiotti. È piaciuto pure ad Agnelli e a Levante, perciò la Maionchi, visti i tanti complimenti ricevuti, sente l’impellenza di toccarsi.
Veloce appello al pubblico da parte dei giudici, Cattelan chiude il televoto. Va al ballottaggio Rita Bellanza.
Aprono la terza manche i Maneskin, sul palco con Temporale di Ghemon.
Levante li ama in questa veste più “cantata”: Damina, il frontman, ha una bella voce che va sentita. Complimenti da parte della Maionchi, rischio andato a buon fine per Fedez.
Tocca ad Andrea Radice: per lui un mash up di Love me again di John Newman e Get Lucky dei Planet Funk.
Fedez l’ha trovato un po’ impacciato nei movimenti, ma il cantato era a posto. Una esibizione per Agnelli, che pure l’ha visto un “pelino” impacciato; Levante lo vede più introspettivo ed emotivo rispetto a questo genere. Non sarà Fred Astair, però nel cantare e ballare, ha “tenuto botta”: così lo benedice la Maionchi.
Infine Gabriele Esposito con Hotel California degli Eagles.
Per Agnelli ha cantato bene, però non capisce quale sia la sua identità. Stesse incertezze per Levante, mentre alla Maionchi non è dispiaciuto: “Sei un ragazzo giovane che ha fatto Hotel California. Per tua fortuna, non puoi capire la nostalgia di quell’atmosfera”.
In attesa del responso del televoto, Gianni Morandi: in uscita domani con il quarantesimo album, canta il singolo Dobbiamo fare luce. Morandi è così concentrato sulla responsabilità di giudice, che non sa cosa rispondere a Cattealn che gli chiede della sua fatica discografica.
Siamo al risultato del televoto: va all’ultimo scontro Gabriele Esposito.
Il concorrente eliminato sarà perciò tra Camile Cabaltera, Rita Bellanza e Gabriele Esposito. Per convincere Morandi, ciascuno punterà sul proprio cavallo di battaglia: si tratta rispettivamente di Bang bang di Jessie J, Sally di Vasco Rossi e The man who can’t be moved dei The Script.
Morandi salva Rita Bellanza, prendendosi fischi su fischi: la ragazza del resto, ha stonato rovinando il ricordo della sua Sally, performance che in passato aveva emozionato l’artista. Sentendo i fischi, Fedez ride sotto i baffi e dice di no con la testa.
Giro di boa conclusivo per i giudici: ovviamente Levante salva Camille e Fedez Gabriele, Agnelli e la Maionchi eliminano la ragazza. Camille Cabaltera è l’eliminata del quarto live: la puntata finisce con altri fischi da parte del pubblico nell’arena.