La serie che ha appassionato oltre otto milioni di inglesi, ha avuto unanime riscontro positivo da parte della critica,
Tratta dal romanzo “Fino In Fondo” di Louise Doughty, adattata per il piccolo schermo dal premio BAFTA Amanda Coe, prodotta da Kudos, la miniserie ha sbancato gli ascolti sulla BBC.
Emily Watson interpreta il ruolo di Yvonne Carmichael, brillante genetista cinquantenne che conduce una vita convenzionale ma apparentemente perfetta, sposata e con due figli adulti, una bella casa e una carriera tutta in ascesa; il suo mondo verrà però sconvolto improvvisamente da una relazione passionale con un affascinante e misterioso sconosciuto, Mark Costley, interpretato da Ben Chaplin. La storia di un matrimonio sconvolto con protagonista una donna non giovane che si abbandona ad una passione smodate. La stessa Watson ha commentato che le donne a quell’età sono considerate solo come nonne alle prese con i nipotini, invece hanno una potenzialità amorosa tutta da scoprire. Come accade nella serie.
L’illusione di una perfezione borghese nella periferia di Londra viene presto spazzata via dall’irrefrenabile spirale di passione e segreti che porterà Yvonne a mutare radicalmente, complice anche una violenza subita (“La paura ci rende tutti animali”, ammette a se stessa). Ed è proprio la scena di violenza, costruita sulle testimonianze reali di alcune vittime di abusi sessuali, ad avere suscitato un forte dibattito, nella critica e nel pubblico.
Il giudizio della critica ha sottolineato la spiccata capacità della serie di analizzare le psicologie e i caratteri dei personaggi, in un ritratto spietato ma realistico delle ipocrisie della natura umana.
Il Telegraph ha scritto: “è uno psicodramma meticolosamente misantropo con devastanti sguardi nella capacità umana di autodistruggersi”.
Il Guardian sottolinea che, a differenze delle altre, la serie lancia “un messaggio forte: la sessualità femminile non si ferma a 35 anni, ma può diventare ancora più potente e profonda”.