Crozza apre la trasmissione vestito da gangster americano, per stare al passo con i tempi“. La battuta ovviamente si riferisce allo scandalo “Mafia Capitale” che ha sconvolto il Comune di Roma. “Se voglio parlare del nostro Paese non posso vestirmi da onesto. E’come se mi vestissi da metalmeccanico ad una riunione del Pd!”
Il monologo di Crozza continua spiegando a modo suo quello che è accaduto, presentando in musical le intercettazioni tra i personaggi coinvolti in “Mafia Capitale”. Un espediente molto originale e che serve a rendere ancora più grottesco l’incredibile caso che ha tenuto banco sui media in questa settimana.
La riflessione, amara, prosegue. Crozza mostra al pubblico una fotografia risalente al 2010 nella quale c’erano molti dei protagonisti invischiati nello scandalo della capitale. Quasi rassegnato, dice: “Questa foto è l’emblema del sistema che si è creato e che non riusciamo proprio ad estirpare“.
Sulla base dello scandalo romano, che ha coinvolto trasversalmente Pd e Pdl, il comico genovese chiama direttamente in causa Matteo Renzi, ricordandogli il concetto di “questione morale“. E ricorda Berlinguer, uno che “a cena con i mafiosi non ce l’hanno mai trovato“. Quando si parla di scarsa etica nella politica, è facile pensare al senatore Antonio Razzi. E Crozza è pronto ad imitarlo.
Anche Razzi vuole dire la sua su “Mafia Capitale”. Andrea Zalone, finto giornalista che lo intervista, gli chiede: “Lo sa che erano coinvolti anche i Nar?” Crozza – Razzi dice: “Sì, io bevo il Nar, contro il logorio della vita moderna!” Il riferimento è ovviamente al noto amaro a base di carciofo. Si cambia argomento: “Parliamo di Ilva“, chiede Zalone, ma Razzi confonde l’industria di Taranto con la cantante Milva. Sfottò anche per Grillo: “Senatore, cosa ne pensa del forfait di Grillo?” La sua risposta è esilarante: “Con tutti quei capelli in testa avere la forfait è una cosa normale!” Stasera però parolacce in abbondanza.
La parodia di Razzi si conclude in musica. Riprendendo la melodia di “Somebody” dei Queen, il finto Senatore canta “Fatte li c… tua”, tormentone della versione crozziana del politico abruzzese. Idea divertente anche per la fantasia del testo, ma sopra le righe per l’eccessiva ripetizione di volgarità. Pubblicità.
Si riprende. Ora la vittima della satira di Crozza è Matteo Salvini, leader della Lega. Inevitabile dopo il servizio fotografico pubblicato da Oggi con Salvini ritratto a torso nudo e con la cravatta “verde lega” indosso. “Pensavo che Salvini con la felpa fosse la cosa più brutta del mondo, ma mi devo ricredere!” L’attuale segretario del Carroccio viene messo a confronto con l’ex leader Umberto Bossi, anche lui in passato immortalato in abiti intimi.
Dalla presa in giro all’imitazione vera e propria: ora Crozza si traveste da Salvini, che si presenta sulla scena indossando una felpa con la scritta sgargiante “TOMBINI DI GHISA”. Gli viene chiesto che programmi politici ha, ma le risposte sono totalmente evasive. E sulla questione della ricerca di consensi della Lega nel Meridione, dice: “Il mio obiettivo per ora è non farmi menare!“
Non poteva mancare la satira anche sul leader del Pd e Premier, Matteo Renzi. Crozza lo vede protagonista di uno show nello show. Fuori campo Zalone gli si chiede in cosa consista effettivamente il Jobs Act, approvato in settimana: “Da ora in poi niente statuto dei lavori, perchè sono strastufo dei lavoratori!” , esclama Renzi. La caratterizzazione del Presidente del Consiglio è molto chiara: per lui i diritti di coloro che lavorano passano in secondo piano. Anzi, il Jobs Act, come canta a chiusura del suo show prevede “molti diritti da tagliar, è un grande affar. Ce l’ha scritta per noi la Confindustria. Fra tre anni si scoprirà che è una sòla.” Seconda réclame, poi arriva il Viperetta.
Si torna dalla pubblicità e puntuale arriva la divertentissima caricatura di Massimo Ferrero, il presidente della Sampdoria. Con una sciarpa avvolta intorno alla testa e una collana d’agli, lo strambo patron blucerchiato vuole allontanare la malasorte. E addirittura confonde il Genoa con una regione della Cina! Come sempre, sperare che il finto Ferrero dica qualcosa di sensato è un’utopia. Questa sera per lui sono passati a miglior vita il collega De Laurentiis e i calciatori Okaka e Cassano. Ultima interruzione pubblicitaria.
Si chiude con Kazzenger, il programma che “prende pubblicazioni scientifiche e le usa per riempire la lettiera dei gatti!“. Tra gli sconclusionati quesiti che Giacobbo – Crozza si chiede, quello più divertente è: “Chi soffre di cleptomania ha l’abitudine di rubare a casa di Eric Clapton?”.
Si chiude qui “Crozza nel paese delle meraviglie”. L’appuntamento, per l’undicesima e ultima puntata dello show è per venerdì 12 dicembre, sempre alle 21.10 su La 7.