Dopo le presentazioni di rito, i conduttori accolgono in studio Cristina D’Avena: l’interprete delle sigle con cui sono cresciute generazioni infatti, è stata vittima di uno scherzo. Prima di poterlo vedere però, pubblicità.
Si rientra in studio: Cristina D’Avena: la rivincita dei Puffi. Siccome la D’Avena ha avuto successo e fatto soldi cantando la canzone dei Puffi, stavolta gli omini blu vogliono la loro parte. Arrivata a Firenze per una tappa del tour: una iena vestita da Puffo entra nella camera d’albergo, e le ruba la valigia con gli abiti di scena.
Il giorno seguente, la D’Avena salirà sul palco vestita di nero, col piumino lungo addosso. Al momento delle foto con i fan però, si accorge che c’è una ragazza con un maglioncino come il suo: o meglio, è proprio il suo. Poco distante infatti, c’è un banchetto che vende i vestiti della cantante: l’autore è un Puffo.
Lo scherzo viene presto rivelato, davanti allo sguardo incredulo della donna.
In studio non può mancare il momento con le sigle dei cartoni: partecipano la Blasi vestita come una delle ladre di Occhi di gatto, E e Mammucari con il ciuffo del cantante dei Bee Hive, gruppo di Kiss me Licia. Naturalmente la Gialappa’s approfitta per distruggere tutto il possibile.
Si cambia completamente atmosfera con il servizio di Giulio Golia: La battaglia di dj Fabo continua. Marco Cappato sta affrontando il processo per aver accompagnato Fabiano in Svizzera, dove è stata praticata la morte assistita: si è già tenuta la prima udienza, dove è stata sentita anche la madre di dj Fabo.
Il ragazzo era rimasto vittima di un incidente stradale, costretto a letto ma soprattutto cieco: era il “vedere nero” costantemente che gli aveva fatto decidere di porre fine alla sua vita.
Golia mostra le immagini integrali dell’incontro con Fabiano, quelle tagliate quando era andato in onda il servizio. In particolare, nel montaggio era stata eliminata la crisi respiratoria che aveva avuto Fabiano, soccorso dalla fidanzata Valeria.
Liza Boschin si occupa di pillole per perdere peso: Farmaci dimagranti: quanto è pericoloso? La iena raccoglie la testimonianza di una donna che si era rivolta a un medico di Ravenna: le pasticche prescritte però, le hanno dato subito nausee e dolori. Si tratta di pasticche che contengono psicofarmaci e altre sostanze: uno studioso spiega che l’effetto combinato fa sì dimagrire, ma solo perché l’organismo lavora male.
A Katia, 49 anni, questi farmaci hanno persino causato un ictus.
Viene inviata una complice dal medico: le viene subito prescritta la terapia farmacologica, senza occuparsi di eventuali disfunzioni, malattie cardiovascolari o effetti collaterali.
Quando la iena si reca dal dottore responsabile, questo respinge tutte le accuse. Ma c’è anche il farmacista complice, che ha venduto il preparato sapendo che era usato per scopi dimagranti.
Il prossimo è Fabio Agnello: Lasciatemi cantare…sono un’italiana! Nata e cresciuta a Verona, Dora voleva partecipare al concorso CantaVerona: l’organizzatore però le aveva risposto che “italiani si nasce” da genitori italiani. La 15 enne così, non ha potuto partecipare al concorso.
Quando Agnello va dall’ organizzatore insieme al fratello di Dora, ci manca poco che venga picchiato. L’uomo ripete che non si può essere perseguitati per aver espresso un’opinione personale.
Dino Giarrusso aiuta Matilde: Nella morsa dell’usura. Per aiutare i genitori a sostenere cure costosissime, Matilde si rivolge a un usuraio: nonostante gli accordi fossero di un rientro in 20 settimane, il tempo viene improvvisamente ristretto a 5. Con un tasso d’interesse al 25%, Matilde è costretta a prendere in prestito altri soldi per pagare i debiti.
Fino a quando Matilde smette di pagare e decide di denunciare. All’ennesimo incontro con l’usuraio, irrompe Giarrusso: poco dopo arriva la Guardia di Finanza, avvisata in precedenza.
Alessandro De Giuseppe racconta la storia del piccolo Erik: Tuo figlio è una cavia ma tu non l’hai capito. Anziché con due operazioni, a Padova il bimbo è stato operato una volta: ai genitori era sembrata un’ottima soluzione, dato che un solo intervento è sicuramente meno invasivo.
Invece Erik inizia ad avere problemi cardiaci e respiratori: al Bambin Gesù di Roma, tempo dopo, i medici hanno scoperto che gli era stata impiantata una membrana sperimentale (CorMatrix) e l’hanno tolta. A 5 anni, Erik ha iniziato a star bene: è però ancora sotto terapia, in una condizione economia che diventa sempre più difficile. Siccome l’ospedale non ammette colpe, la famiglia di Erik non può nemmeno contare sui soldi dell’assicurazione: finora le cire sono costate 250mila euro.
Prima di lanciare la pubblicità, Ilary Blasi e Teo Mammucari annunciano che Nadia Toffa è tornata a casa dall’ospedale.
Si torna a parlare di molestie. Veronica Ruggeri incontra Matteo: Sono stato abusato da un cantante famoso. Oggi 38enne, l’uomo racconta di essere stato avvicinato da un cantante famoso nell’hotel in cui lavorava: a 16 anni, avrebbe subito un rapporto anale contro la sua volontà.
A rapporto finito, il cantante è entrato in doccia e gli ha chiesto di andarsene perché stava per arrivare la moglie. Non ha visto le lacrime di Matteo.
La Ruggeri prenota una stanza nell’albergo, per verificare che le informazioni date da Matteo siano esatte: tutto sembra corrispondere. Nell’hotel confermano la presenza dei vip nominati da Matteo, ancora una volta le dichiarazioni di Matteo sono coerenti.
Il nome del cantante non viene fatto, ma la iena invita chi si è riconosciuto, a farsi avanti e ammettere la propria colpa.
Filippo Roma ci parla de Il segreto di Rocco Siffredi.
In rete è uscita una finta intervista a Siffredi, in cui il pornodivo dichiarerebbe che all’inizio della sua carriera, le dimensioni erano molto ridotte. Stando sempre all’intervista fasulla, la situazione sarebbe migliorata grazie a una crema miracolosa.
L’azienda che produce la crema è intestata a Pala Patrizio, così Filippo Roma e Rocco Siffredi lo raggiungono in auto. Durante il viaggio, Siffredi ricorda la classe di Moana Pozzi e quanto Cicciolina puzzasse grazie al famoso latte di capra.
Pala Patrizio non si trova, ma Siffredi scopre chi è il produttore: Manuel Alessi. Naturalmente Siffredi è molto seccato dal fatto che venga usato il suo nome per vendere una crema: Alessi promette un appuntamento, poi si defila. Siccome l’incontro non avviene, Siffredi registra un video: “Fate l’amore con quello che avete, non date soldi questi truffatori”.
Nina Palmieri è sulla via Salaria, a Roma: Bocca di rosa in bicicletta. Susanna fa la prostituta, ma senza un “protettore”: cresce i figli da sola, dopo l’abbandono dell’uomo che amava.
La donna ricorda l’aggressione subita: pestata a sangue, poi violentata e legata a mani e piedi con i lacci delle scarpe. La famiglia sa tutto, Susanna non ha mai nascosto il suo mestiere: i figli sanno, però non vogliono parlarne.
Susanna era una ballerina professionista: ha partecipato anche a trasmissioni come Fantastico e Pronto, Raffaella. Un incidente le stronca la carriera, allora cerca di reinventarsi come può: strip nei club, cubista in discoteca. Fino a quando incontra il padre dei suoi figli: quando viene lasciata, i lavoretti saltuari non bastano.
Susanna allora tenta un’altra strada: si veste attillata e comincia a pedalare lungo la Salaria. La Palmieri trascorre con lei un’intera giornata, parla con uno dei suoi clienti: Susanna piace perché è sorridente, non ha sensi di colpa, parla con loro.
A mezzanotte viene replicato il servizio di Cizco su Le gang del diavolo.
Roberta Rei è vicino Corleone: Tre sorelle contro la mafia dei pascoli. Le sorelle Napoli hanno 90 ettari di terra: una proprietà che fa gola a molti, puntualmente devastata da mandrie di animali che vengono mandate sul loro terreno con lo scopo di toglierglielo. Le tre sorelle hanno fatto 28 denunce, tutte risoltesi in un nulla di fatto: sono stati uccisi pure due cani, in un continuo di intimidazioni.
Le sorelle Napoli sono state riconosciute vittime di estorsioni dallo Stato: solo che non c’è un colpevole.
I vicini non credono alle tre sorelle, anzi: la colpa è loro perché sono incompetenti in materia, o come dicono, “scompetenti”. Le intimidazioni sono iniziate subito dopo la morte del padre delle tre sorelle, puntando sul fatto che le donne fossero rimaste sole.
La puntata si conclude qui: Cristina D’Avena promuove l’album Duets, cantando È quasi magia Johnny e I Puffi sanno.