Flavio Insinna, scendendo da una scalinata del paesino salernitano, spiega il funzionamento del format: l’esperimento sociale di cui parla “non ha precedenti“.
Insinna, questa volta con la voce fuori campo, snocciola alcuni dati relativi alla città di Eboli, composta da 40.000 abitanti. Poi, si passa alla presentazione delle famiglie con le voci dei protagonisti, che raccontano quello che fanno nella loro quotidianità. Non solo mamme e papà con relativi figli, ma tra i volti del programma anche due anziane che vivono da sole.
Il conduttore romano convoca tutti in una piccola piazza cittadina: i protagonisti capiscono che saranno esenti da tasse per 5 settimane, e con i soldi che avrebbero dovuto sborsare per pagare le imposte dovranno gestire, in totale autonomia, quei servizi comunali cui hanno rinunciato. Il montaggio alterna l’intervento di Insinna con i commenti, ex post, dei protagonisti: un classico nel format dei docureality.
Le famiglie partecipanti non si conoscono molto tra loro, anzi tra qualcuno c’è anche qualche piccola antipatia: il programma, dunque, potrebbe servire anche a creare e cementare i rapporti tra loro, in nome del bene comune. Ogni famiglia ha un rappresentante, che firma davanti al conduttore un documento in cui si accetta la sfida assegnata.
Firmato il documento alla presenza del comandante della polizia municipale locale, ecco i primi problemi: viene staccata la corrente e così la “strada senza tasse” è al buio. I cittadini protagonisti cercano di aiutarsi l’un l’altro onde evitare di cadere data la totale assenza di luce. C’è chi è curioso dell’esperimento, chi è un po’ spaventato: le reazioni sono diverse e vengono raccolte accuratamente per far venir fuori le differenze di vedute tra le persone. Intanto, un gruppetto di persone va a mangiare una pizza per conoscersi meglio.
Il docureality dà la chance alle famiglie di raccontarsi, svelare alcuni aspetti della vita privata di ognuno oltre le abitudini di ogni giorno, affinché vengano fuori anche le storie dei protagonisti, andando oltre alla semplice partecipazione all’esperimento sociale creato dal format.
Si delinea il ruolo di Flavio Insinna: voce narrante, presentatore e punto di riferimento per i cittadini, come emerge dalle anticipazioni della prossima puntata. La sua conduzione non è agitata o enfatica, come visto spesso in “Affari tuoi”, ma vista anche la particolarità del programma si attesta sui binari di una apprezzabile pacatezza.
L’idea è effettivamente molto originale e bisognerà vedere come si evolverà il format nelle prossime puntate, dato che questo primo appuntamento è stato essenzialmente di presentazione.
Termina qui la prima puntata de La strada senza tasse. Appuntamento a domani per la seconda, sempre su Rai 3, alle 20.15 circa.