Si è detto molte volte che l’intrattenimento di viale Mazzini, in particolar modo quello targato Rai 1, non stia vivendo il suo miglior periodo. Quanto si è visto durante quest’anno, in particolare da settembre in poi, non fa altro che confermare un’involuzione che ad oggi non sembra conoscere fine. La prova più evidente viene dal flop di Domenica in, affidato a Cristina e Benedetta Parodi. Le due sorelle ogni settimana incassano sonore scoppole dalla concorrenza di Barbara D’Urso non solo per meriti della rivale, ma principalmente per la scricchiolante struttura di uno show che è un pout-pourri dal sapore indistinto: cronaca (spesso nera), interviste, chiacchiere da salotto, cucina. Il filo conduttore manca e le soluzioni finora adottate non sembrano in grado di salvare una nave che imbarca acqua ogni domenica.
Non sta lasciando il segno Fabio Fazio, sbarcato da quest’anno su Rai 1 con Che tempo che fa dopo le tribolate trattative per il rinnovo del suo contratto con il servizio pubblico. Il format è sostanzialmente lo stesso, senza particolari novità: inserire qualche elemento nuovo per il pubblico di Rai 1, diverso rispetto a quello più elitario di Rai 3, sarebbe stato un percorso da seguire anche per giustificare il notevole investimento compiuto per piazzare lo show sulla prima rete. I dati d’ascolto non sono entusiasmanti: Fazio ha patito molto la concorrenza delle fiction Mediaset, L’isola di Pietro prima e Rosy Abate poi, che hanno più volte battuto Che tempo che fa in una sfida elettrizzante a colpi di share.
Qualcosa che non va si è registrato anche su Rai 2. La seconda edizione di Stasera casa Mika ha rappresentato un notevole impegno economico per la seconda rete Rai. Il cantante ha messo in piedi uno show molto ambizioso, a partire dallo studio, coloratissimo e ricco di stimoli visivi realizzati per catturare l’attenzione del pubblico. Molteplici i ruoli rivestiti da Mika, che è andato oltre quello del cantante di successo. Intervistatore, intrattenitore, monologhista, protagonista di una sit-com a metà tra passato e presente: la voglia di mostrare le sue doti da showman talvolta lo ha portato a confondere il pubblico, che infatti ha risposto con un gradimento, in termini di ascolti, non in linea con la precedente edizione.
Volti nuovi di Rai 2, Luca e Paolo hanno portato sulla tv pubblica un prodotto nato per quella commerciale: Camera cafè. Le storie della sit-com sono relativamente cambiate, con l’ingresso nel cast di volti noti come Serena Autieri e Marco Palvetti, ma i discorsi e i comportamenti per nulla politically correct non hanno convinto i telespettatori della seconda rete. La messa in onda è stata soggetta a diverse variazioni nel corso del tempo, dovute ad un preoccupante calo di ascolti che ha toccato anche il picco negativo del 2,68% a fronte di un abbondante 7% iniziale.
Non si può non annoverare Flavio Insinna tra i volti televisivi “out” del 2017. La fine dell’esperienza di Affari tuoi, “messo a riposo” dopo una storia durata 14 anni, ha segnato l’inizio di un periodo di appannamento per il conduttore romano. Un primo schiaffo è arrivato da Striscia la notizia, con la messa in onda di video e audio fuori onda in cui Insinna, probabilmente parlando con i suoi autori, apostrofava con parole molto offensive una concorrente del gioco dei pacchi. Putiferio totale, poi le scuse e la sua difesa a #cartabianca: di certo la faccenda non ha giovato all’immagine che finora, almeno televisivamente, si era costruito.
Il ritorno in pista proprio nel programma di Bianca Berlinguer, nel ruolo di inviato, poteva rappresentare un nuovo orizzonte per lui, ma il suo ruolo non ha lasciato il segno. L’ultima batosta è recentissima, con il magro 3,4% di share ottenuto nell’ultima puntata, in prime time, de La strada senza tasse. Nel docu-reality targato Stand by Me, Insinna faceva da punto di riferimento per una piccola comunità di cittadini di Eboli (Salerno) chiamati a gestire in autonomia i servizi comunali dopo essere stata esentati dal pagamento delle imposte. Un peccato, perché il programma ha rappresentato una piacevole novità nel palinsesto di Rai 3.
Dal quadro che vi stiamo dipingendo, sembrerebbe che per Mediaset le cose siano andate alla perfezione. Eppure, un neo neanche tanto piccolo c’è e si chiama Paolo Bonolis. Il conduttore romano, che ha rinnovato ulteriormente il suo rapporto di lavoro con l’azienda di Cologno Monzese, ha ripescato dal cassetto dei ricordi Chi ha incastrato Peter Pan?, format andato in onda per l’ultima volta nel lontano 2010. Non si è riusciti a rimuovere la ruggine dall’impalcatura della trasmissione, che ha mantenuto immutato il suo canovaccio: ospitate in studio di personaggi noti intervistati da un gruppetto di bambini, a loro volta protagonisti di candid camera. Se in passato la sincerità e la spontaneità dei piccoli protagonisti avevano fatto le fortune dello show, stavolta è sembrato di assistere ad un programma in cui i piccoli sembravano più impostati e preparati nel rivolgere domande ai vip di turno e a rispondere agli scherzetti nei filmati che li vedevano coinvolti.
Anche la seconda edizione di Music non ha convinto: lo show ha ricalcato quanto visto lo scorso anno con la variante di interviste a personaggi discussi e discutibili, uno su tutti Marilyn Manson. La partecipazione della rockstar, immortalata anche dalle telecamere mentre sputava durante la sua esibizione, non ha aiutato a far decollare un programma che, in occasione dell’ultima puntata, è stato spostato dall’abituale collocazione del mercoledì al sabato, probabilmente per evitare la concorrenza del fortunato Indietro tutta 30 e l’ode, revival dello show cult di Renzo Arbore.
E Sky? Più che parlare di insuccessi televisivi di alcuni personaggi della tv satellitare, ci soffermiamo sull’onda di jella che ha travolto i giudici di uno dei programmi più noti, MasterChef Italia, in onda su Sky 1. La sorte non ha sorriso a quasi tutti gli chef stellati che da anni commentano i piatti degli aspiranti colleghi. Joe Bastianich ha chiuso un ristorante a Milano aperto qualche anno fa con alcuni soci, tra cui Belen Rodriguez. Bruno Barbieri, invece, non sta mietendo successi con il suo “Il fourghetti”, nuovo locale aperto a Bologna che non sta raccogliendo i consensi di clienti e critici. Pochi giorni fa Antonino Cannavacciuolo ha subito la poco piacevole visita dei Nas (Nucleo Anti Sofisticazione) nel suo “Bistrot Torino”: a seguito dei controlli dei carabinieri e anche dell’Asl sono state riscontrate irregolarità nella conservazione di alcuni cibi, che hanno portato a due denunce e a una multa da 1.500 euro. Infine, l’ex giudice Carlo Cracco ha visto ridurre da due a una le stelle Michelin riconosciute nel corso degli anni al suo ristorante milanese. Decisamente un brutto colpo.