Si tratta di Vanda Vannacci, ex operaia tessile, e di Annamaria Bernardini De Pace, avvocato specializzata nel diritto di famiglia e della persona. Saranno due testimonianze di grande spessore messe a confronto per capire come, ognuna ha partecipato, come donna, ai grandi mutamenti del ’68.
Questa seconda edizione che cade proprio a 60 anni esatti dal Movimento del Sessantotto, continua ad analizzare, sotto un’ottica schiettamente femminile gli anni che hanno cambiato la società italiana.
Le ragazze del ’68 la storia di Vanda Vannacci
Vanda Vannacci nel 1968 era già mamma e lavorava come operaia tessile a Prato. Il suo sogno da bambina era diventare maestra ma a undici anni, conclusa la quinta elementare, deve iniziare a lavorare. Nella sua testimonianza, il ricordo della prima volta che ha visto il mare e lo stupore davanti ad una distesa infinita. Vanda evoca ancora la festa di Santa Rita, quando Moreno, suo marito, l’ha guardata per la prima volta. Questa ragazza del ’68 ha vissuto una vita scandita dagli orari della fabbrica e ricorda gli scioperi e la gioia del sabato pomeriggio libero, una delle prime conquiste per gli operai: il ’68 e la contestazione avvenivano nelle città. Ma la provincia era ancora addormentata. Adesso Vanda è diventata nonna e il suo segreto, ancora oggi, è gioire delle piccole cose.
Le ragazze del ’68 la storia di Annamaria Bernardini De Pace
In quel periodo le sue coetanee si battevano per l’amore libero ma Annamaria Bernardini De Pace rincorreva un sogno tutto all’opposto: sposarsi e mettere al mondo tanti figli. La giovane ha sempre vissuto un’esistenza controcorrente ed è stata fedele ai suoi ideali.
Studentessa al Parini di Milano, cambia liceo quando le impediscono di pubblicare sul giornale La Zanzara un articolo sull’omosessualità. Da quel momento non smetterà più di lottare per i diritti e per la libertà. Si sposa, ha due bambine e, quando il suo matrimonio inizia a non funzionare, decide di iscriversi di nuovo all’università e di prendere la laurea in giurisprudenza. La determinazione le ha permesso di fare quello che ha desiderato, e alle donne ricorda che nella vita la vera libertà è saper dire di no.
Le ragazze del ‘68 è una produzione Pesci Combattenti. La regia è di Michele Imperio e Aldo Iuliano.