La puntata si apre con la Mystery Box: nove gli ingredienti, tra cui anguilla, patate e fragole. I concorrenti devono scegliere il decimo ingrediente, decidendo cosa aggiungere al piatto tra dieci fermentati provenienti da tutto il mondo.
Giovanna ha scelto la colatura di alici: Barbieri la sprona ad osare, visto che si tratta di un lavoro che le piace. La maggior parte ha optato per kefir e idromele, mentre il miso non ha ottenuto grande successo nonostante fosse il più facile da abbinare all’anguilla.
I giudici decretano il primo miglior piatto: Simone. Poi Kateryna, fino all’ultimo indecisa su quale direzione dovesse prendere il suo piatto, e Alberto. Vince Kateryna: la ragazza ottiene il vantaggio all’Invention Test e segue Barbieri, Bastianich, Cannavacciuolo e la Klugmann in dispensa.
Kateryna cambia completamente espressione: tocca alla prova di pasticceria, entra Isabella Potì. La pastry chef spiega che nel ristorante dove lavora, a Lecce,si preparano dolci al piatto: non dolci da prendere dal carrello dunque, ma preparazioni pensate per essere impiattate.
Sotto le cloche ci sono quattro gruppi di ingredienti quali cioccolato, frutta, verdura, formaggi: la Potì spiega come vengono utilizzati nella sua cucina. Kateryna può scegliere cosa dovrà usare lei e cosa gli altri: in tutto, gli aspiranti chef dovranno realizzare tre dolci al piatto, consistenti in una mousse, uno con la frolla e uno con pan di spagna. Tutto in due ore.
La verdura viene assegnata a Manuela, Francesco, Antonino, Matteo e Davide: l’intento di Kateryna è quello di mettere in difficoltà chi si vanta di essere particolarmente bravo, al contrario di quelli che poi sono i responsi dei giudici. A Denise, una di quelli nel mirino, va il cioccolato: un ingrediente che sembrerebbe semplice, ma che a lei non piace. Per lei e Alberto invece, Kateryna ha deciso i formaggi: non è sicura della riuscita, ma vuole comunque vivere l’Invention Test come una sfida.
Dalla balconata spunta fuori Iginio Massari, pronto a spronare gli aspiranti chef. E dire che i concorrenti avevano tirato un sospiro di sollievo, alla vista della Potì.
Ad ogni modo, il pasticcere non perde tempo: scende e inizia a dare “consigli”.
Si passa all’assaggio: la prima a presentare il piatto è Kateryna. Il giudizio di Massari è che i dolci sono “discreti”: tutto sommato, un complimento. Raccoglie consensi Alberto, mentre Matteo costringe i giudici a bere acqua dopo aver provato le sue ricette. I dolci di Simone invece, come dice lo stesso autore “sembravano fatti da un bambino di otto anni”: Cannavacciuolo lo rimprovera per l’aspetto misero, spia di preparazioni senza un pensiero dietro.
Si va avanti, tra esperimenti più o meno riusciti. Davide addirittura sostiene di odiare i dolci: la Klugmann gli fa notare che un chef non può disinteressarsi alla pasticceria, anzi dovrebbe studiare tutto. Manuela invece, come suo solito, ha usato una quantità infinita di ingredienti.
Alla fine la vittoria va a Ludovica: la ragazza sarà capitana nella prova in esterna.
Ora le “dolenti note”: i piatti che hanno deluso ogni aspettativa sono quelli di Matteo, Fabrizio e Francesco. Esce Matteo.
Per l’esterna, si va in Abruzzo: siamo nel cuore del Gran Sasso, a Campo Imperatore, a 1600 metri d’altezza. Le brigate dovranno preparare un menù libero composto da primo, secondo e dolce: le cucine a disposizione sono quelle del campo scout, dove i ragazzi cucinano con fuoco e brace. Il pasto servito infatti, è destinato a 40 scout.
Ludovica sceglie non solo i componenti della sua brigata, la blu, ma il capo brigata dell’altra: la scelta ricade su Manuela. La squadra rossa però, si compone in maniera diversa: di volta in volta, a catena, ognuno sceglie un compagno da coinvolgere.
Rimane solo Italo: l’ex pilota finisce dritto al Pressure Test. Ludovica intanto, può fare la spesa per prima.
Innanzitutto, si presenta una difficoltà inaspettata: preparare il fuoco. Il menù libero inoltre, crea molti dubbi e indecisioni: entrambe le brigate scelgono le crepe come dolce, pensando siano dolci. Invece, come fa notare la Klugmann a Manuela, il burro va messo a filo e il ritmo veloce: con l’attrezzatura a disposizione, il compito sarebbe davvero arduo.
Vista l’altezza, pure portare l’acqua ad ebollizione diviene una difficoltà in termini di tempo.
Alla fine la brigata blu serve come dolce mela ripiena, i rossi bruschetta con cioccolata e composta. Del resto, dopo l’idea della crepe sfumata, Manuela vuole fare un clafoutis: il risultato è, Giovanna dixit, un “frittatone che puzza di carbone” e allora si è cercato almeno di riutilizzare la marmellata preparata.
Gli scout votano a maggioranza per la brigata blu; la brigata blu va così al Pressure Test. Da sottolineare però che i blu hanno praticamente lasciato i blu senza carne: una mossa scorretta che di certo non è sfuggita. In dispensa comunque, erano rimasti pancetta e guanciale: al rientro in cucina, i giudici lo fanno notare.
Momento Pressure Test: si sfidano Manuela, Fabrizio, Giovanna, Simone, Marianna, Francesco. Ludovica può scegliere la loro suddivisione in due squadre: chi perde si confronterà poi con Italo.
Nella fase iniziale, in 30 minuti il compito consiste nel preparare le orecchiette con le cime di rapa: i concorrenti inoltre, non devono parlare tra loro ma capirsi dagli sguardi. Francesco, Simone e Marianna salgono in balconata: sono salvi.
Giovanna, Manuela Fabrizio continuano: si aggiunge Italo, e stavolta la sfida è singola. Quattro tipi di tapas da aperitivo per ogni giudice: questo l’obiettivo, cioè la preparazione di un piatto finito di piccole porzioni.
La performance non entusiasma i giudici: si salvano Giovanna e Manuela, pur con qualche incertezza, mentre Italo e Fabrizio non hanno messo idee. I due uomini non ascoltano le critiche, al punto che Barbieri dice che le loro tapas erano piene di saccenza: fuori Italo.
L’ex pilota se ne va polemizzando: rivolto verso la balconata, esce salutando con un “mi levo dalle palle, faccio un favore a tutti”.
La puntata si conclude qui.