{module Banner sotto articoli}
Il programma ricorda gli anni che vanno dal 1945 al 2015, andando a indagare proprio sui luoghi principali nei quali si sono svolti gli eventi più importanti all’indomani della conclusione della seconda guerra mondiale.
La novità è rappresentata dalla presenza dell’inviato sul territorio Fabio Toncelli, che si recherà personalmente sui luoghi simbolici della storia raccontata in studio attraverso le testimonianze, le opinioni e i commenti di ospiti che cambiano di settimana in settimana. Presenza fissa di tutte e quattro le puntate sarà Paolo Mieli, che aiuterà a capire quali sono stati davvero i risvolti e le conseguenze che ha avuto il conflitto nel tempo fino ad oggi.
D-Day-Giorni decisivi ha anche l’obiettivo di interpretare in chiave diversa e più approfondita tutti quegli avvenimenti accaduti nel giro di 70 anni. Insomma, non si tratta di un’indagine nel passato, ma di uno studio che si dilata fino ai nostri giorni per capire un po’ di più di noi e della nostra epoca.
In ognuna delle puntate ci saranno storici e studiosi di prestigio, che racconteranno anche episodi meno noti all’opinione pubblica, al fine di cogliere e sottolineare i principali spunti di riflessione di un evento che ha segnato la storia mondiale e quella italiana.
La prima puntata del 27 marzo è dedicata ai due dittatori Hitler e Mussolini. Si tratta di un dettagliato resoconto degli ultimi giorni di vita del capo del Nazismo e del duce del Fascismo. Il ritmo serrato della narrazione è uno degli elementi fondamentali delle immagini mostrate, molte delle quali inedite.
Nella seconda puntata vengono esaminati i momenti principali della storia del secondo conflitto mondiale. Si puntano i riflettori soprattutto sull’estate del ’43, cioè su quei mesi fondamentali che vanno dalla riunione del Gran Consiglio alla liberazione di Benito Mussolini tenuto prigioniero sul Gran Sasso.
Nella terza puntata l’attenzione è concentrata sull’Italia di quel periodo, sui principali temi politici e sull’arroganza caratteristica dei capi dell’epoca. Ma verrà raccontato anche l’eroismo italiano e quel mito che poi è stato ripreso da una certa cinematografia degli “italiani brava gente”. Inoltre verranno raccontate le sofferenze del popolo italiano nel momento in cui il nostro Paese divenne campo di battaglia.
L’ultima puntata accenderà infine i riflettori su tutte le armi segrete, sia dal punto di vista diplomatico che militare, vere o presunte, che hanno inciso sul corso della guerra e delle quali spesso non è arrivata traccia.