La prima notizia è che stasera canteranno “Poster” di Caludio Baglioni. Giuliano Sangiorgi: “Un piacere essere invitati da Claudio. Lo amiamo. Abbiamo scelto questa canzone per motivi personali, fa parte della nostra vita, in particolare della mia. E poi perché è ancora attualissima. Ce la porteremo in giro anche nel nostro Tour negli stadi, ma solo se Baglioni acetterà di venire”.
Andrea Mariano, il tastierista, spiega che vorranno divertirsi con l’orchestra, che per loro è una bella occasione, molto stimolante. Hanno impostato la canzone in modo da articolare la loro esibizione nel modo più originale possibile, proprio grazie all’orchestra.
Sulla partecipazione al Festival del 2005, Sangiorgi dice: “Fu un’esperienza incredibile, nonostante l’eliminazione precoce. Stasera ripeteremo quel brano per ricollegarci proprio a quell’esperienza. Ricordiamo perfettamente l’entusiasmo attorno a noi. Tenere a mente quei tempi è un modo per ritrovarci e riconoscerci, anche quando ci confrontiamo tra di noi”.
Un omaggio alla musica italiana? Sangiorgi: “Sempre pronti e fieri di omaggiare la musica italiana. La grandezza di certe canzoni è di non avere tempo. Non sono riconducibili ad una sola epoca, sono universali e moderne ancora oggi. “Un amore così grande”, di cui abbiamo fatto la cover, era una di queste canzoni. Sono pronto a cantare Domenico Modugno insieme Claudio Baglioni”.
La vostra presenza stasera può essere un nuovo inizio per voi? “La nostra esigenza è quella di andare alla ricerca di tante “prime volte”. Anche questa è una prima volta come ospiti a Sanremo. Abbiamo sentito l’esigenza di rinnovaci durante l’ultimo disco. reinventarsi è fodnamentale”.
Sollecitato da una domanda. Giuliano Sangiorgi parla della situazione di Taranto, da pugliese. “La salute di tutto, non solo a Taranto, è il primo bisogno mondiale”.
La conferenza stampa finisce qui.