Sanremo 2018 | 8 febbraio | La scaletta della terza serata

La terza serata di Sanremo 2018, quella di giovedì 8 febbraio, inizierà ale 20:45. Sull’orario di chiusura non ci sono indicazioni precise, ma è lecito pensare che lo spettacolo terminerà intorno all’1:00. Nei giorni scorsi la produzione aveva detto che si sarebbe fatto il possibile per chiudere la scaletta in orario (cioè alle 00:30). Non è successo.

Si partirà con le quattro Nuove Proposte previste per questa sera. Nell’ordine:

Mudimbi
Eva
Utimo
Leonardo Montero

Seguiranno i dieci Campioni che ieri non si sono esibiti:

Giovanni Caccamo
Lo Stato Sociale
Luca Barbarossa
Enzo Avitabile
Max Gazzè
Roby Facchinetti e Riccardo Fogli
Ermal Meta e Fabrizio Moro
Noemi
The Kolors
Mario Biondi

L’ospite internazinale di questa sera sarà il cantautore statunitense James Taylor. Si renderà protagonista prima di una rivisitazione di “La donna è mobile” – scelta che ha sorpreso tutti – e poi di un duetto con Giorgia. Tra le star nostrane, oltre a Giorgia, saliranno sul palco i Negramaro – al grande ritorno al Festival di Sanremo, dopo la partecipazione del 2005. Ascolteremo anche Gino Paoli con Danilo Rea.

Claudio Santamaria e Claudia Pandolfi parteciperanno per promuovere “È arrivata la felicità 2”, la nuova stagione della fiction Rai, andata in onda la prim avolta nel 2015. Oltre a loro, vedremo Nino Frassica ed Emma D’Aquino. Al momento, non conosciamo i dettagli degli interventi degli ospiti.

La stessa incertezza riguarda ciò che sarà inscenato dai tre conduttori. Anche se è lecito pensare che sia Pierfrancesco Favino che Michelle Hunziker si renderanno protagonisti di molti numeri, come nelle prime due serate. L’unica cosa che sappiamo è che Claudio Baglioni duetterà con Gino Paoli e i Negramaro. Con la band salentina interpreterà la storica “Poster”, tornando a Sanremo dopo tredici anni.

Al termine delle esibizioni, conosceremo la classifica riepilogativa della Sala Stampa. Nelle serate precedenti, le classifiche provvisorie della giuria demoscopica e della stampa avevano dato pareri per molti versi opposti.