Momento Modà; il cantante ringrazia il pubblico, ci ricorda i suoi sold out e annuncia la prossima data all’Arena di Verona.
Sul palco sale Marco Mengoni, padrone del palco come suo solito. Adesso inizia la competizione: 9 cantanti giudicati da una giuria, ma non è detto che il pezzo vincitore sia il pezzo dell’estate.
Il primo è Coez. Rvm di presentazione poi il pezzo: “Siamo morti insieme” Serve il secondo ascolto, per ora niente di nuovo questo Coez: “i tuoi angoli bui li conosco, sai”. Un po’ la fiera della banalità. La Marcuzzi intervista le ragazzine urlanti del pubblico: sono lì per i The Wanted e per Emma. L’effetto Festivalbar è sempre più forte.
E infatti, arriva Pezzali. Appunto. Telefonini in alto per Max con la coppola. Visibilmente invecchiato, ma Max è sempre Max. Identico a se stesso, sempre. Di nuovo Biagio Antonacci; in fondo l’avevamo sentito solo dieci minuti fa. La regia inquadra dall’alto il pubblico munito di palloncini bianchi. Biagio ci crede, e pure tanto. I primi piani sul pubblico cantante però scarseggiano. Biagio urla “Bravissimi!” al pubblico. La Marcuzzi si complimenta per l’energia; lui risponde esprimendo tutto l’affetto per il pubblico. E vabbè.
L’anno prossimo ci saranno nuovi live e tornerà ancora più carico.
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Durante la pubblicità, un (atroce) dubbio ci assale: non è che, visto che il programma vuole celebrarlo e visto l’andazzo, ci toccherà Biagio Antonacci a intervalli regolari? Si riparte. Seconda concorrente: Greta da Amici. Rvm anche per lei: canta con gli Aison, da piccola cantava sempre in camera. Porta una canzone che parla dell’estate e della voglia di divertirsi. Toh, il brano si chiama “Estate”. Ma non ricorda la voce della Oxa? La Marcuzzi le dà appuntamento a più tardi, quando verrà giudicata dalla giuria di vip.
Annichiarico”incensa” Venditti . “Tifosissimo della squadra della città” dice la Marcuzzi: complimenti, tempismo perfetto. Stasera Venditti sembra l’imitazione di Guzzanti che lo imita . Ma quei capelli corvini? Annichiarico saluta “la storia della musica italiana”; anche con lui appuntamento a dopo.
Cantante internazionale. Niente di che questa “La la”, però colpisce la differenza della messa in scena rispetto agli italiani: qui si cerca anche un minimo di spettacolo per gli occhi. Stacco su Emma in cuffia raggae mentre dietro, sullo schermo, scorrono le immagini delle ballerine che ricordano le coreografie del pop anni 90. Tocca alla Marrone. Giudizio tecnico, strettamete tecnico sull’aspetto non canoro della Marrone: non poteva vestirsi meglio? Comunque, sempre grintosa Emma. Ma quella maglia nera velata sotto quel giubbino poteva evitarla. Arriva Alessandro Casillo. Alte disquisizioni sul capello del ragazzino.
Video di presentazione: dice di colpire per la “semplicità” e che in futuro vorrà una famiglia e tre figli. Casillo come una Miss. Sarà pure semplice, ma da come si atteggia sul palco il ragazzo promette di diventare un fior di piacione. “Io scelgo te”: Casillo indica il pubblico e la regia inquadra adolescenti con i lacrimoni agli occhi. Finalmente Simone Cristicchi con la sua aria stralunata. Meno male, stasera almeno un che vada oltre il solito banale ritornello, c’è. Anche Cristicchi ha votato per gli artisti in gara. La Marcuzzi lo ringrazia e lancia la pubblicità
Si riparte col momento clou: The Wanted. Ragazzine del pubblico urlanti come non mai. Siparietto in italiano, poi parte il pezzo: loro calanti. Potrebbe essere in agguato un picco di nostalgia da pop anni 90…le ragazzine di stasera ci ricordano quelle che aspettavano i BackStreet Boys a Sanremo. Momento gara deejay. Giudica Marco Mazzi. Piazza del Popolo pronta a trasformarsi in discoteca. Momento televisivo evitabilissimo: noi siamo a casa, non in piazza. Ci annoiamo (musica brutta, tra l’altro, già in discoteca, figuriamoci fuori da quel contesto) Il cantante/vocalist dei Salento guys è vagamente inquietante.
Confermiamo: momento evitabilissimo. Filippo Neviani in arte Nek. Adesso l’effetto Festivalbar è più forte che mai: lui identico. Stesso stile musicale, stessa faccia, stesso abbigliamento. Anche Nek vota i giovani: spera di essere stato giusto e di aver fatto un buon lavoro. E’ la volta di Gue Pequeno. A conferma che tra i giovanissimi il rap è la moda del momento, non se ne esce. Gue Pequeno non è solo: lo accompagnano i vocalizzi di un’artista internazionale. La Marcuzzi fa complimenti a tutti.
Tocca ad Andrea Nardinocchi, già visto tra i giovani di Sanremo. Rvm di ordinanza: mentre canta sente qualcosa che non sa spiegare, ma che lo fa stare bene. Canzone su una relazione che potrebbe non andare bene. Titolo: “Persi insieme”
Nardinocchi ha delle potenzialità, serve però un altro ascolto. Suono diverso dal solito pop italiano. Messaggio promozionale e poi pubblciità.
Si ricomincia: altri due cantanti e poi verrà decretato il vincitore della serata. Altro giro, altro rapper: è il turno di Nesli. Che però in realtà rappeggia ben poco, ha virato verso lidi pop. Si può dire che il testo di Nesli potrebbe essere tranquillamente cantato da Kekko dei Modà? Marcuzzi dixit: “Sono particolarmente felice di avere qui Nesli perché ci conosciamo da diverso tempo”. Sul palco c’è Pino il pinguino della pubblicità della Vodafone. Momento surreale; se non ci fosse dietro Elio, verrebbe da muovere critiche a dovere, invece urla e applausi. Emozione per la consolle di Gabri Ponte, colui che ha scelto i concorrenti del contest. Paki in consolle. Ragazze in bikini e shorts sul palco; del resto, senza cantanti, qualcosa bisognerà pur farla vedere agli spettatori per far passare il tempo. I Santo guys partono con “Can’t get you out of my head” di Kylie Minogue. Questa è una mossa sleale però…per noi hanno già vinto loro. E adesso pure “Sweet Dreams” degli Eurythmics. Confermiamo: i Salento Guys santi subito. E infatti vincono loro, i Salento Guys. Paki dice addio al titolo e la Marcuzzi gli fa i complimenti. Ma col cuore in mano, eh. Torna l’artista internazionale senza Gue Pequeno. E ne guadagna. Subito dopo, arriva Angelo Pintus da Colorado. Colorado, non aggiungiamo altro. Pintus canta pure Tiziano Ferro. Parodia con imitazioni di cantanti, che originale.
Fine pubblicità, si riparte con Gli Stadio, che si ascoltano sempre volentieri. Penultimo cantante in gara, torna Bianca Atzei. Le presentazioni: Veronica sono io, una persona a volte malinconica; Bianca invece è la persona che vorrei essere. “Ho una famiglia da Mulino Bianco”: si, ha detto proprio così. La voce di questa ragazza ricorda qualcuno. Comunque piccole Emma Marrone crescono. Altro momento comico, Alberto Farina: maglia di Duffy Duck e accento romano. Scherza sulla madre“Da piccolo potevo vedè solo i Barbapapà”, “a Carnevale mamma m’ha vestito da paggio”. Il pubblico incomprensibilmente ride, ma meglio di Pintus. Farina prova a giocare su un tema tabù, l’omosessualità, utilizzando il termine “frocio”. Il livello però è basso, molto banale. Nesli nella sala relax, poi pubblicità. Si allunga il brodo il più possibile. Sesto e ultimo cantante in gara: in tutto sono nove, ma ogni sera se ne esibiscono sei. A rotazione si esibiranno due volte nel corso del programma.
Last but not least Paolo Simoni; canta “Ettore”, storia di un ragazzo di provincia con tanto sogni da realizzare. Il pezzo sembra la sigla di un anime giapponese degli anni 80, quelli trasmessi dalla reti locali. “Ci vorrebbe un’aranciata in questa notte disperata”: dategli il premio Tenco. Alla fine il più divertente è lui, ma forse è la mia passione per gli anime giapponesi che mi tradisce.
Concorrenti sul palco, con la sola assenza di Casillo che non può salire sul palco per limiti di età. Vince Greta: gli occhi luccicano.
Appuntamento con la Marcuzzi e Annichiarico a giovedi prossimo.