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La vedremo dunque per la prima volta nel ruolo di un cattivo?
Più che cattivo, il mio personaggio è un furbo, un truffatore, un manipolatore che si adatta ad ogni circostanza sfruttandola per i propri scopi personali. Antonio infatti è un delinquente che entra ed esce dal carcere ed è oramai abituato a questa vita tanto da considerare la sua cella come una sorta di stanza personale sulla quale crede di avere accampato tutti i diritti di “proprietario”.
Che succederà ad Antonio nel corso della storia?
Un bel giorno entra nella sua cella e trova un altro inquilino con il quale dovrà purtroppo dividerla. Si tratta di Rocco, boss della camorra violento e arrogante, che deve scontare tre anni di prigione essendo riuscito a eludere pene molto più gravi. Tutta la vicenda è basata sul rapporto tra i due all’interno di pochi metri quadrati.
Lei nel carcere cambia molti dialetti, spacciandosi di volta in volta per veneto, romano, napoletano, calabrese. Come ha fatto a impararli così bene?
Per ogni dialetto ho avuto un coach e sono veramente orgoglioso che il napoletano me l’abbia insegnato un’attrice meravigliosa, Maria Pia Calzone, interprete della fiction “Gomorra”.
Ci racconta le sue sensazioni sul set?
Innanzitutto portare il mondo del carcere all’attenzione del grande pubblico televisivo risponde alla missione di servizio pubblico della Rai e proprio in quest’ottica io ho accettato di partecipare al cortometraggio. Ero incuriosito da un racconto che si è rivelato pieno di umanità. E mi sono sforzato durante le riprese di comunicare al pubblico tutte quelle emozioni insite nelle pagine scritte.
Ha altri progetti professionali in tv?
Mi piace abbracciare tutti i settori, cinema teatro e televisione, cerco di scegliere quello che mi piace in base a specifici progetti. In questo periodo sono fortemente interessato a produrre progetti sul web nella piattaforma Megatube. Stiamo creando palinsesti non settorializzati fruibili per tutti i pubblici. Questa operazione occuperà il mio futuro immediato al punto da avere abbandonato per adesso anche la seconda serie del reality “Pericolo verticale” che è andato in onda lo scorso anno su Sky Uno con notevole gradimento di pubblico. Io ne sono stato il produttore e conduttore.
Che opinione ha dei talent show di moderna generazione?
Confesso che come spettatore non mi dispiacciono, anzi quando posso cerco di seguirli. Rappresentano nel moderno mondo televisivo quello che sessant’anni fa erano i concorsi di bellezza per le ragazze di allora.
Progetti cinematografici?
A ottobre sarà nelle sale “Poli opposti”, una commedia molto romantica della quale sono protagonista insieme a Sarah Felberbaum. La regia è di Max Croci.