Sette i cuochi amatoriali rimasti in gara: il cerchio si stringe sempre più. Antonia Klugmann, Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri accolgono i concorrenti con la consueta Mystery Box: al posto delle cloche, una bandiera di vari Paesi.
Al centro della cucina, una mega Mystery Box che, sollevata, rivela la presenza di chef stranieri. Si tratta di un gruppo di cuochi che si sono rifatti una vita in Italia, lavorando in ristoranti creati dai rifugiati.
I Paesi di provenienza sono Pakistan, Afghanistan, Nigeria, Somalia, Mahli, Palestina, Yemen: gli chef fanno la spesa ai concorrenti per preparare un piatto tipico, pronti anche ad assisterli durante la realizzazione. Un’ora e un quarto il tempo a disposizione, per una Mystery Box che Bastianich definisce speciale.
Il momento diventa un’occasione per scoprire non solo storie lontanissime dalla quotidianità degli aspiranti chef, ma anche culture e tradizioni. Spezie, salse, riso basmati, platano fritto: grazie alla cucina etnica, vengono superati i confini mentali e gastronomici.
Il primo dei migliori, il piatto di Kateryna: il Kapsa dallo Yemen, ricetta delle grandi feste che si mangia con le mani. Il secondo, quello di Antonino: Sambusi dalla Somalia. Il terzo, il piatto di Denise: Quabili Pulao dall’ Afghanistan.
Vince proprio quest’ultimo, grazie a un genere di accostamento di dolce-salato che in Italia non esiste. Per la prima volta, Denise ha la meglio nella Mystery Box.
Si va in dispensa, dove si scopre la protagonista dell’Invention Test: la cucina vegetariana. Una cucina etica, di cui grande esperta è la chef Klugmann: a Denise vengono spiegati i segreti di tre piatti, e lei potrà scegliere cosa cucineranno lei e i compagni. In ballo un risotto con parmigiano alla grappa, dei raviolini arrostiti ala cicoria selvatica e una zuppa di pomodorini e tartufo: Denise affiancherà chef Klugmann, con cui però non potrà parlare.
Denise opta per i raviolini, tra i cui ingredienti figurano molte erbe: sotto invece, composta di fichi amari e limone candito. Nel ripieno scuta e tarassaco. Tempo a disposizione, 45 minuti.
Siccome tutti cercano di sbirciare i movimenti della Klugmann, per non far perdere il vantaggio a Denise, gli altri tre chef improvvisano un muro di oggetti per impedire la visuale.
Preparare il piatto della Klugmann conoscendo appena gli ingredienti, senza nemmeno averlo provato, si rivela un compito difficilissimo. Prima di procedere con gli assaggi, Cannavacciuolo, Barbieri e Bastianich fanno avanzare la Klugmann complimentandosi con la collega.
La prima a presentare il suo piatto, è Denise: ha sbagliato gli equilibri dei sapori, ma indovinato le cotture.
Alberto sbaglia il sale, col risultato che i tanti ingredienti amari non trovano un equilibrio generale. Antonino abbonda con la centrifuga di porro e, per errore, inserisce i fichi nel ripieno: il sapore però non è buono, mentre viceversa il suo peccato sarebbe stato considerato veniale. Davide trova un riscontro positivo da parte di Barbieri. Simone centra il ripieno, riuscendo comunque a coniugare i sapori. Fallisce invece Kateryna, preoccupatissima e in lacrime.
Siamo al verdetto: il migliore dell’ Invention Test si rivela Simone. I tre peggiori invece sono Antonino, Kateryna e Alberto: esce Antonino, mentre Alberto e Kateryna vanno direttamente al Pressure Test.
Il secondo episodio si apre a Vieste, in Puglia: un promontorio sulla punta estrema del Gargano.. Per la prima volta, i concorrenti potranno misurarsi con una prestigiosa critica gastronomica: Eleonora Cozzella.
Appuntamento al faro di Vieste, i quattro concorrenti fanno la spesa a bordo di un’imbarcazione in mare. Dovranno preparare un piatto da somministrare al giudizio della Cozzella. Appena tornati a terra però, un cambio di programma: Cannavacciuolo presenta quattro ingredienti della tradizione pugliese, di cui Simone può scegliere quale tenere e quali cedere ai compagni. Bisogna quindi rivedere la propria strategia, visto che il nuovo ingrediente dovrà essere quello principale del piatto preparato: tutto compatibilmente con la spesa fatta.
Tanta la tensione: il vento forte inoltre, non migliora le cose. Gli oggetti cadono,.l’aria innervosisce gli aspiranti chef. Intanto Bastianich fa la conoscenza della Cozzella.
Comincia la presentazione dei piatti: rompe il ghiaccio Simone, che riesce a sorprendere con l’equilibrio dei sapori e l’essere riuscito a coniugare i sapori marchigiani con quelli pugliesi. Piacciono anche i fagottini al grano arso di Denise.
Quindi gli gnocchetti di Davide e il polpo di Marianna, accompagnato da una cialda di canestrato.
La Cozzella si esprime in maniera più che positiva: mangerebbe volentieri quei piatti al ristorante. Il suo piatto preferito è quello di Davide, che denota competenza tecnica e capacità di osare.
Al rientro nella cucina di MasterChef, solo Davide sala in balconata. Al Pressure Test si sfidano Simone, Denise, Marianna, Kateryna e Alberto.
Piatti diversi e con un minutaggio a seconda del livello di difficoltà: a partire da Simone, scelto da Davide, ognuno sceglie una cloche e nomina il prossimo. Rimane ultima Marianna, con dieci minuti per cucinare i saltimbocca alla romana.
Ecco il responso. Si salvano Denise, nonostante fosse la sua prima volta coi passatelli, Kateryna e Simone con i suoi gnocchi al ragù di coniglio. Rimangono Marianna e Alberto, giunti al duello decisivo.
Stavolta si va di strategia: bendati, Alberto e Marianna devono riconoscere degli ingredienti dall’odore. Quelli riconosciuti, saranno gli ingredienti per il piatto: si può quindi fingere di non riconoscere per mettere in difficoltà l’altro.
Si tratta di unire sedano, gamberi, limone, mortadella, tartufo, salsa di pomodoro. Si salva Alberto, fuori Marianna.
La puntata si conclude qui: rimangono a contendersi la vittoria Davide, Simone, Denise, Kateryna e Alberto.