Presentazioni di rito, con il benvenuto a Ilenia Pastorelli e il giornalista Vittorio Zucconi. Si parte subito dalla lunga notte elettorale vissuta da Enrico Lucci. Dopo un’introduzione al Nazareno, il giornalista si sposta nella sede del M5S per ironizzare con i pentastellati sulla vittoria. Si tratta solo di un’anteprima, poi si torna in studio per qualche parere politico.
Il primo vero reportage parte dalla Slovacchia. Daniele Piervincenzi e Laura Bonasera, approfondiscono il caso di Jan Kuciak, il giovane giornalista ucciso, insieme alla sua fidanzata. Il reporter stava indagando sui rapporti tra la sua nazione e la ‘Ndrangheta calabrese. I 7 italiani arrestati sono stati rilasciati dopo 48 ore per assenza di prove. Uno di questi, intervistato, sostiene che la sua reputazione è stata fortemente danneggiata.
Daniele Piervincenzi riesce alla fine ad incontrare Antonino Vadalà, l’imprenditore ritenuto uno dei pilastri di questi affari leciti. Ovviamente l’uomo smentisce tutte le accuse. In studio a commentare l’episodio la giornalista di “La Repubblica” Federica Angeli. La cronista vive da 5 anni sotto scorta e per questo si sente molto toccata dalla vicende appena raccontata. Splendido e toccante racconto di cosa è il vero giornalista.
Dopo la pubblicità arriva il momento del servizio di Marco Maisano. La location del servizio è la Calabria per affrontare il tema delle “vacche sacre della ‘Ndrangheta“. La criminalità organizzata infatti lascia gli animali libere di pascolare per strada o nei territori altrui come segno di sopraffazione.
Fortunato La Rosa è stato ucciso, dopo che aveva avuto il coraggio di denunciare i continui danni al suo raccolto. Ascoltiamo la testimonianza di un altro agricoltore che è riuscito a fare i nomi dei responsabili, arrivando persino a registrare una chiamato con il Boss. Marco Maisano intercetta alcuni membri della famiglia Raso-Albanese. Il giornalista Pino Aprile allarga l’orizzonte in studio, spiegando le difficoltà del sud che hanno portato a votare il M5S.
Il servizio successivo è girato in Emilia Romagna. La regione tipicamente rossa, domenica scorsa ha dato il proprio voto a Lega e M5S. Nel tentativo di svelare il motivo di questo cambiamento, il programma svela le false cooperative che non solo sfruttavano gli immigrati, ma non pagavano i contributi e altre tasse. Ora i lavoratori si trovano anche alle prese con pesantissime cartelle esattoriali.
Arriva il momento del reportage di Valentina Petrini, che solitamente rappresenta uno dei momenti più alti della trasmissione. La conduttrice oggi si trova in Polonia, dove ci sono molte persone che si oppongono all’Europa multiculturale e per questo seguono un corso antiterrorismo. Tra gli “alunni” anche Carlo, un dentista italiano.
Ci si sposta in Sicilia, a Catania, per il primo servizio dedicato a temi religiosi. Gli inviati di Nemo vivono a stretto contatto con alcuni devoti di Sant’Agata durante una delle feste patronali più sentite d’Europa. Impressionante il legame di tutte le generazioni catanesi con la santa patronale. C’è chi si è persino licenziato perchè non gli concedevano le ferie per scendere.
La mattina del quarto giorno di festa la statua di Sant’Agata, il cui volto è quello reale, torna all’interno della teca, e questo è uno dei momenti più brutti per tutti i devoti. Ad approfondire questo legame, che a tratti appare persino esagerato, il giornalista catanese Pietrangelo Buttafuoco.
Dopo la seconda pubblicità si torna a parlare di politica, con il tanto sponsorizzato servizio di Enrico Lucci dedicato alla sua particolare notte elettorale. Il conduttore si sposta nel quartier generale del M5S dopo il primo schiacciante exit poll. Con la sua strafottente ironia entra in contatto con i pentastellati, definendosi uno di loro.
In studio Stefano Fassina analizza le motivazioni del flop elettorale della sinistra. Un vero e proprio comizio fuori tempo massimo interrotto dall’ingombrante presenza alle spalle di Enrico Lucci che prima di trattare il tema delle continue scissioni interviene con un laconico “Che tristezza!“.
Si vola in Gambia, per aprire la parte hot della trasmissione. Gli inviati Ane Irazabal e Cosimo Caridi documentano come da anni la nazione africana sia meta di turismo sessuale per donne del nord Europa. Un ragazzo afferma “Va bene qualsiasi donna basta che sia bianca“. Molti di questi aitanti uomini vedono nelle turiste un’occasione per svoltare la propria esistenza. Le donne invece si dichiarano innamorate.
Selenia Orzella trascorre un pomeriggio insieme ad Erika, una rappresentante di sex toys. Questo mercato infatti è in continua espansione. Dopo l’esposizione dei giochetti di ogni genere e forma, le donne che hanno assistito alla promozione si fermano a parlare della loro sfera sessuale e intima. Ad ironizzare sull’argomento in studio la comica Giorgia Battocchio.
L’ultima ospite in studio è Nicole Graziano, la donna che scrive per quelli che non sanno trovare le parole lettere e poesie d’amore. Il suo obiettivo è quello di far riscoprire l’importanza e la bellezza delle parole.
Termina qui la prima puntata del 2018 di Nemo – nessuno escluso. Valentina Petrini ed Enrico Lucci vi danno appuntamento a venerdì prossimo 16 marzo, alle 21.15 su Rai2.