Breve filmato con Costantino Della Gherardesca che riassume quanto accaduto nella prima puntata. La prima blind audition è quella di Elisabetta Anietie Eneh, 31 enne cosentina di origini nigeriane. Canta “Rome wasn’t built in a day” dei Morcheeba: voce graffiante, che conquista i coach. Tutti infatti si girano e lei, corteggiata dai quattro, alla fine opta per Cristina Scabbia.
Spazio adesso al rapper Riccardo Giacomini con “Can’t hold us”, che si definisce “sociosatirico”. Il ragazzo svela di aver già collaborato in passato con J-Ax. È lui il primo a girarsi, seguito dopo un po’ dalla Scabbia: Giacomini è molto bravo nel riadattare in italiano un pezzo in inglese, abilissimo nel concentrare in pochi secondi una raffica di parole. Il giovane prevedibilmente sceglie J-Ax.
Per non far sentire Al Bano un cantante di un’altra epoca, il conduttore e J-Ax invitano l’artista pugliese ad intonare un brano attuale: “Cono Gelato” della Dark Polo Gang. Intermezzo simpatico, con Della Gherardesca che mette la sua nota evidente ironia nello sketch.
La prossima ad esibirsi è Giuliana Cascone, 17 anni. Chitarra in mano, intona un brano di Avril Lavigne: “Complicated”. Inizia con un andamento lento, poi ci mette grinta e voce alla fine: ma non basta, perché purtroppo per lei non si volta nessuno. Nel dietro le quinte, Renga va a rincuorarla.
35 anni, napoletano, Antonio Marino dice di essere nato per lavorare nel mondo della musica. Rivela di aver fatto 10 anni fa un talent show, che però l’ha fatto sentire inadeguato. Bastano le prime note di “Who’s loving you” dei Jackson 5 per convincere Al Bano a girarsi: gran bella voce la sua, raggiunge acuti complessi con grande difficoltà. Gli altri tre giudici lo seguono di lì a poco. Dopo un lungo preambolo, decide di entrare nella squadra di Cristina Scabbia.
La prossima concorrente viene da Roma, ha 22 anni e si chiama Virginia Dioletta che canta “Rise up” di Andra Day. Tra le sue passioni, oltre al canto, anche disegnare: le piace fare i ritratti. La sua esibizione è pulita, precisa e molto emozionante al contempo: Al Bano decide di girarsi. È il solo e, di conseguenza, entra a far parte della sua squadra.
Anche Saverio Martucci, 33 anni viene da Roma. Scrive musica per sé e per altri. Retroscena gustoso: “Anni fa decisi di andare a suonare sotto casa del maestro Vessicchio. Lui mi fece salire e da lì è cominciata una collaborazione“. Il suo pezzo è “Shape of my heart” di Sting. Esibizione senza scossoni, niente da fare per lui. Il ragazzo perde le staffe e, a seguito della delusione, scaglia la chitarra verso il palco tra improperi vari. Avrebbe bisogno di un po’di valeriana.
Amante dell’operetta, la bionda Cinzia Carreri canta “The girls in 14G”, portata al successo da Kristin Chenoveth. I gorgheggi da cantante lirica proposti dal pezzo conquistano Francesco Renga e Al Bano: un’esibizione rara per quanto visto fino ad ora. Spetta a lei decidere con chi compiere il suo percorso: opta per Al Bano.
La cagliaritana Angelica Paola Ibba ha appena 16 anni e tenta di convincere i giudici di The Voice of Italy cantando “Issues” di Julia Michaels: voce interessante, molto vicina alle popstar americane. Quattro su quattro per lei. Indecisa, viene aiutata da Costantino Della Gherardesca a prendere la sua decisione, eliminando gradualmente i coach da cui si sente meno coinvolta: al termine della selezione, decide di andare nel team di J-Ax.
Ritmo più veloce con le esibizioni di Alessio Torri e Stella Grillo: i due ragazzi non convincono i coach, così come Ruben Mendes, originario di Lisbona, e della triestina Daniela Pobega. Giudizi anche duri dei quattro, ma può starci dati i pochi posti a disposizione.
Anima rock, Grazia Campanella canta “I miss the misery” degli Halestrom. Voce potente, la ragazza mostra di avere grinta e una ottima padronanza del palcoscenico. Questo porta Al Bano e Cristina Scabbia a schiacciare il pulsante e a girarsi. I due la corteggiano e lei sceglie di entrare nel team di Cristina Scabbia. Non avevamo dubbi.
Michelangelo Falcone viene da La Spezia e ha 17 anni. Il pezzo che propone è “La nuova stella di Broadway” di Cesare Cremonini. Soltanto J-Ax sceglie di non voltarsi, gli altri tre premiano le sue qualità vocali: il ragazzo è bravo a non copiare l’originale e dare un’impronta sua, più giovanile, al brano. Il ragazzo decide di entrare a far parte del team Renga: finalmente una scelta anche per il cantante bresciano.
Si va avanti con la veronese Angelica Peroni che porta sul palcoscenico “Black widow” del duo Iggy Azalea-Rita Ora. La ragazza mostra di avere una voce molto vicina alle sonorità americane e questo spinge J-Ax e Cristina Scabbia a dargli una chance. La giovane veneta decide di entrare nel team J-Ax.
La prossima blind audition è quella della 32enne Alessandra Machella che propone una personalissima versione di “Andiamo a comandare” di Fabio Rovazzi. Riesce a renderla migliore dell’originale, molto più interessante mettendoci melodia e buona interpretazione. Cristina Scabbia decide di bloccare J-Ax e così si assicura che la ragazza faccia parte della sua squadra.
La rassegna di nuovi talenti proseguen con l’esibizione di Selenia Stoppa con “Me so’ mbriacato” di Mannarino. Impostazione molto simile a quella di Loredana Berté, con qualche somiglianza con Gabriella Ferri. La sua voce attira l’attenzione di 3 giudici su 4: solo Francesco Renga non si volta. La ragazza riflette e poi decide di entare a far parte del team Al Bano.
Appassionata di social network, debutta a The Voice of Italy 5 Simona Marcelli, che canta “As long as you love me” di Justin Bieber. Pezzo inusuale per un’interprete donna, dunque. La ragazza alterna rap e cantato: in questo secondo aspetto se la cava meglio. Proprio sul finire della sua esibizione, è Al Bano a girarsi e la ragazza così entra nella sua squadra.
Scherzo di Costantino della Gherardesca ai 4 coach: si spaccia per un aspirante partecipante al programma. Canta in inglese e convince tutti i quattro giudici: intermezzo che spezza la continua successione dei concorrenti. Una novità rispetto alle edizioni precedenti con un conduttore che con autoironia (canta in playback) gioca insieme ai quattro esperti cantanti.
Antonello Carozza ha partecipato allo Zecchino D’Oro, a Sanremo Giovani nel 2006 e a The Voice of Russia lo scorso anno arrivando in semifinale: l’ultima carta per sfondare è proprio The Voice of Italy. Per riuscirsi, si siede al pianoforte e canta “Neutron star collision” dei Muse. Esibizione senza sbavature per lui: conteso tra Francesco Renga e Cristina Scabbia, opta per il primo.
Termina qui la puntata. La prossima andrà in onda giovedì 5 aprile, alle ore 21.20, su Rai 2.