I ragazzi si chiamano Alex, Francesca, Alessandro, Lucia, Massimiliano, Connie. Sono cinesi di seconda generazione. saranno loro i protagonisti del docu- reality: vissuti sempre in Italia non conoscono nulla della loro terra d’origine, o l’hanno dimenticata. E’ il momento di seguirli per vedere come reagiranno dinanzi ad un mondo completamente diverso da quello da quello in cui hanno vissuto.
Gli “Italiani made in China” di Real Time hanno storie, caratteri e obiettivi diversi, ma tutti condividono la sensazione di non appartenere né al mondo occidentale né a quello orientale. La loro avventura comincerà in una casa nel cuore pulsante di Shangai, che li ospiterà per qualche giorno prima di cominciare il lungo viaggio alla ricerca delle origini e dove impareranno a conoscersi meglio.
{module Google richiamo interno} Per il lancio della serie si è deciso di girare non un semplice spot, ma un vero e proprio videoclip musicale con protagonista un’icona della canzone italiana, Toto Cutugno.
Per la prima volta nella sua carriera il cantautore ha registrato un videoclip (prodotto da Bedeschifilm per la regia di Alberto Poli) e ha inciso in cinese la mitica canzone “L’italiano”. Se l’italiano di oggi è cambiato perché non può esserlo anche la canzone che per eccellenza lo rappresenta? Il cantante, che non comparirà nella serie, si è prestato al gioco sposando la filosofia del programma: far capire che ormai essere italiano vuol dire anche essere multietnico.
La serie è composta da 8 episodi da 60’ prodotti da Zodiak Active per Discovery Italia.
Secondo i dati del Ministero degli Interni i cinesi residenti in Italia nel 2014 sono 320.000. Il 50% di loro ha meno di 30 anni e sono i cinesi di seconda generazione, sospesi tra due culture. Vivono, studiano e lavorano in Italia, ma in loro convivono due anime.
Alex, Francesca, Alessandro, Lucia, Massimiliano, Connie, rappresentano in questo lungo viaggio tutti i loro coetanei. Real time li mostra quando lasciano le proprie famiglie per andare alla ricerca delle loro origini a 10.000 km di distanza, verso un luogo che non hanno mai visto o che hanno dimenticato, ma a cui appartengono: la Cina.
Qui una delle proposte di Real time.