Beato tra le donne era uno show prettamente estivo. Andò in onda per dieci puntate, in diretta, dal Bandiera gialla di Rimini. Dieci lunghe serate danno la netta sensazione di come, allora, si investiva nella programmazione estiva. Il programma, infatti, iniziò il 7 luglio del 1994 e si concluse a fine agosto. La caratteristica era rappresentata dal fatto che i concorrenti delle puntate erano solo maschi, tutti giovanotti statuari e dal fisico palestrato che dovevano sottoporsi ad una serie di prove. Si trattava prevalentemente di prove di seduzione e di corteggiamento. A giudicare queste “prestazioni”, c’era un’agguerritissiama giuria tutta al femminile che veniva presieduta, ogni settimana da una famosa donna di spettacolo. Questa singolare commissione doveva selezionare quale dei robusti e bei ragazzoni passava il turno.
A questo punto entravano in gioco le Spintarelle. Si trattava delle vallette dello show, signorinette avvenenti e succintamente vestite che avevano il compito di posizionarsi a bordo piscina e scaraventare in acqua quei concorrenti che non avevano superato le prove secondo l’insindacabile verdetto delle “signore giurate”. Ma se, invece, i giovanotti erano stati selezionati, ricevevano uno schioccante bacio sulla guancia dalle Spintarelle.
Dire quali erano i contenuti di “Beato tra le donne” è difficile ancora oggi, a distanza di circa vent’anni. Lo show era basato su prove di seduzione, di fascino, gare evanescenti e superficiali che però, Paolo Bonolis gestiva sapientemente con il proprio linguaggio che il pubblico iniziava, proprio in quell’occasione, a conoscere e apprezzare. Il conduttore pilotò alla sua maniera, per due anni, lo show su Rai1. Nel 1996 ecco che il programma “a bordo piscina” si sposta su Canale 5 e viene trasmesso dal Teatro 5 di Cinecittà. Al timome c’è ancora Bonolis per qualche anno.
Continuò sulla principale rete Mediaset per quattro anni e, in lingua spagnola approdò anche su Telecinco.Ma nel corso degli anni Bonolis venne sostituito da altri padroni di casa e allora lentamente, il gradimento cominciò a scemare. Tra le curiosità c’è da ricordare la presenza di Massimo Giletti al timone di Beato tra le donne, nella puntata speciale del 2003, ultima edizione dello show. Poi per Giletti, il passaggio dalla “piscina” all’Arena, è stato breve.
Qualche altra curiosità estratta dal baule dei ricordi di “Beato tra le donne”: ad affiancare Massimo Giletti, nel 2003, c’era il cane Ettore protagonista, in quegli anni, degli spot della TIM e doppiato per l’occasione da Pino Ammendola. Non solo: nel corso della puntata, fu proposto un divertente siparietto chiamato “Cuccia a Cuccia” Si voleva fare la parodia del talk-show di Bruno Vespa Porta a Porta. Cuccia a cuccia era condotto da un dobermann chiamato “Neopoldo” (riferimento scherzoso ai nei del conduttore abruzzese). e, ultimo dettaglio comico, gli ospiti erano dei cani che storpiavano voce e nome di alcuni politici. C’erano “Umberto Ossi” (Umberto Bossi), “Rosa Russo Barboncino” (Rosa Russo Iervolino), “Francesco Ossiga” (Francesco Cossiga), “Clemente Mastino (Clemente Mastella), “Silvio Berluscani” (Silvio Berlusconi) e “Fausto Bertinossi” (Fausto Bertinotti).