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Si parte con una sequanza di filmati “spettacolari”: un uomo che, in India, fa parapendio atterrando su una vacca sacra; un uomo che salva un canguro in acqua; lo schianto di una donna faccia a terra sulla spiaggia.
Fiammetta Cicogna è in SudAfrica, nella baia conosciuta come “paradiso degli squali bianchi”: questa sera infatti, si immergerà proprio tra gli squali in compagnia di un esperto, Dietmar Posch. Ma prima, altri servizi. E cioè, nell’ordine: una coppia di intelligentoni che pensava di poter addomesticare un elone tenendoselo in casa; l’animale naturalmente, alla fine li ha morsi. Poi un toro che recide l’arteria femorale al matador e un elefante “killer” che scappa dal circo e schiaccia passanti sotto le sue zampe.
Per rasserenare gli animi quindi, un incidente in pista attraverso le immagini riprese dalle telecamere interne all’auto. Il tempo di un brevissimo break pubblicitario, e stavolta a deliziarci è un’onda che rovescia completamente una barca con una famiglia a bordo; vediamo anche il salvataggio.
Si prosegue: l’impatto fortissimo di un elicottero sulla parete di una montagna, con tanto di esplosione e feriti sanguinanti tirati fuotri dal velivolo.
Arriva ora il momento per la Cicogna di immergersi in acqua: insieme a Dietmar Posch, entra in una gabbia di ferro che viene calata in mare. Gli squali nuotano intorno alla conduttrice, che si dice molto emozionata.
Spazio dunque a una top five di “animali all’attacco”: il delfino, il leone, il toro, lo squalo bianco e,infine, il coccodrillo. Tutti vengono mostrati mentre aggrediscono l’essere umano in diverse occasioni, che vanno da una visita al parco marino a un addestratore con la testa incastrata nelle fauci del coccodrillo.
Come “Wild shock” la storia di Andrea Cadili Rispi: un ragazzo affetto da una forma rarissima di osteoporosi, tanto da essere uno dei soli 25 casi al mondo. Le sue ossa si rompono per niente: nel corso delal vita ha subito circa 50 fratture, anche solo per essere stato abbracciato dal papà da piccolo. Man manno che Andrea cresceva, le sue gambe si frantumavano, con il risultato che ora le braccia gli arrivano sotto il ginocchio. Altra conseguenza della sua malattia è stata la perdita della vista.
Alto 1, 42 metri, Andrea ha riversato la sua disabilità nel nuoto, che alterna con il suo lavoro da telefonista in un centralino.
Andrea sapeva che sarebbe diventato ceco: era già successo tre anni prima al fratello Alessandro. Dei 25 casi al mondo infatti, due sono proprio nella sua famiglia. I genitori non si erano accorti che si trattasse di una malattia genetica, anche perché le conseguenze si sono mostrate nel pieno tempo dopo; quando però Andrea ha solo 4 mesi, si accorgono che il piccolo aveva lo stesso problema alla palpebra del fratello maggiore.
Deciso a non mollare, Andrea diventa un atleta parolimpico. Molte le difficoltà, spiega l’allenatore: se compete con i non vedenti, ha anche problemi alle gambe, mentre se gareggia con chi ha problemi agli arti, gli manca comunque la vista. Nonostante ciò, ha vinto 11 volte i campionati italiani. E non gli è bastato: ha compiuto l’impresa di attraversare lo Stretto di Messina a nuoto.
La prossima sfida inoltre, è già decisa: nel 2016 Andrea attraverserà il lago di Loch Ness.
Si riparte dopo il break pubblicitario con le riprese di una donna, Naomi, in balia delle rapide di una cascata. Poi il salvataggio di un bambino rimasto intrappolato in auto dopo che la madre ha perso il controllo dell’auto.
Mentre Fiammetta Cicogna osserva ancora gli squali, ma stavolta a bordo della barca da cui si era immersa, viene lanciato il prossimo servizio: una casa invasa dalle cavallette.
Arriva il momento di Carlton Myers, che si trova nella piscina più profonda del mondo con l’apneista Umberto Pellizzari. Dopo essere scenso a 40 metri di profondità per Wild, Pellizzari fa provare a Carton Myers la sua prima esperienza da apnea statica: grazie ai suoi consigli, il campione di basket riesce a resitere per ben 2minuti e 15 secondi.
Ancora immagini da brivido, con il salto da guinness di una comitiva di sette persone che si lancia nel bungee jumping. Myers intanto, si appresta a scalare una montagna.
Vediamo ora la simulazione di un tornado, a cui si sottopone Steve Backshall: viene dimostrato come, a una tale velocità del vento, anche gli oggetti più semplici acquisiscono la forza di proiettili letali.
Dalla parete su cui si trova, Myers fine un infortunio: stiamo assistendo alla ricostruzione di un soccorso ad alta quota.
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Segue la storia di Warren, l’uomo dai “testicoli giganti”. L’uomo trascorre una vita d’inferno, sentendosi un mostro e avendo seri problemi a deambulare e frequantare altre persone; dalla vergogna, non esce più di casa. Quando lo operano, i chirurghi gli asportano ben 60 chil di massa.
Un caso unico il suo, ma che non ha avuto un lieto fine: pur avendo visto questa battaglia, Warren è morto nel marzo 2014, ucciso da una malattia più comune qual è il diabete.
I filmati vanno avanti: il sub attaccato da un polpo gigante, una donna travolta da una moto ad un rally, un torero atterrato dalel zampe posteriori della bestia.
Tornano le “sfide impossibili”: in questa puntata gli esperti valutano armi e attacchi di cavalieri e pirati per stabilire, in un duello virtuale, chi fosse il guerriero più forte. La vittoria va ai cavalieri.
Si passa a Felix, gatto mutilato da una metitrebbia: il mezzo gli ha amputato una zampa e la coda.
Questa settimana la squadra dei The Operatives si appresta a contrastare la barbara pratica dello spinnamento degli squali, in cui si taglia agli animali la pinna per poi ributtarli vivi in mare. La missione ocnsiste nell’individuare i pescherecci che praticano questo tipo di pesca illegale e inserire a bordo delle imbarcazioni dei navigatori gps.
Tra i vari filmati proposti questa sera, mancava quello dell’uomo azzananto da un orso nei boschi. Arriva a mezzanotte precisa, e si tratta di una fedele ricostruzione in cui il racconto del sopravvissuto viene “illustrato” da scene ad hoc. Non viene risparmiato alcun particolare truculento, a partire dalla gamba dilaniata da cui l’uomo vedeva l’arteria pulsare.
Alla fine comunque, i medici sono riusciti a salvare la gamba senza doverla amputare.
Scorrono i titoli di coda: Wild Sun finisce qui. Il programma è davvero per stomaci forti, anche in senso televisivo.