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A Roma e in Italia l’appuntamento, alle 21,30, è nel circuito The Space. Sarà l’unico spettacolo lirico dell’estate trasmesso nei cinema in contemporanea con la rappresentazione a Taormina. E sarà un vero e proprio film, per la regia teatrale e cinematografica di Enrico Castiglione, da cinque anni impegnato nella direzione del Taormina Festival.
“Le dodici camere ad alta definizione inquadreranno non soltanto il palcoscenico e i protagonisti del dramma d’amore e morte tratto da una novella di Mérimée – spiega – L’intero teatro, compreso il pubblico, diventerà un set cinematografico, supportato dal suono dolby surround. Un coinvolgimento di artisti, orchestra, spettatori, antiche rovine e natura. Ci vedranno a Parigi, Londra, Lisbona, Madrid, Londra, Dublino, Bruxelles e in altre capitali europee. Tre anni fa la luna piena sembrò darmi appuntamento per la Norma, con la quale tra l’altro la Rai inaugurò le trasmissioni in digitale in Sicilia. Durante il Nabucco, nel 2011, il vulcano cominciò a eruttare e non potetti fare a meno di inquadrarlo, anche se certo i melomani non me ne vollero. Chissà cosa succederà il 15 luglio, è il bello della diretta”.
Dice Giovanni Cozzi, presidente di Rising Alternative che distribuisce da cinque anni i melodrammi del Taormina Festival nelle sale: “Quest’anno avremo 24 programmi d’opera. Sul circuito The Space dal 2011 a oggi sono stati trasmessi oltre 70 eventi tra lirica e balletti. Cinquantamila i biglietti venduti, con un incasso superiore ai 700 mila euro. La Carmen di Taormina, poi, sarà più cinema di quanto fatto per Rigoletto a Vienna. Le giova lo scenario en plein air, la notte sul mare siciliano. Dopo la diretta in tutta Europa, sarà in differita nei cinema di Usa e Asia”.
Ed è proprio la costruzione come un film che giova anche ai passaggi della “Carmen” diretta da Castiglione in tv.
Dopo il debutto, l’opera è in programma su Rai5 e su Rai Uno e il taglio cinematografico, che supera la fissità tradizionale del melodramma ripreso per il piccolo schermo, le dà ogni anno, sottolinea il regista, ascolti interessanti.
Ma che Carmen sarà? “Incarna il ruolo di maliarda, sceglie don Josè non perché se ne innamora ma perché egli è la cavia del suo gioco di seduzione, dal quale però alla fine verrà travolta – spiega Castiglione – La mia scenografia punta proprio sul continuo cambio di sentimenti che anima il melodramma di Bizet. E’ costituita da 540 blocchi simili a grandi mattoni dello stesso colore delle antiche pietre che vengono spostati da macchinisti in costume e creano i diversi ambienti, dalla fabbrica dove lavorano le sigaraie alla taverna di Zuniga. Una trasformazione continua e a vista così sono effimeri sono gli stati d’animo della protagonista. Che è il mezzosoprano russo Elena Maximova, già nel ruolo con Zubin Metha”.
Nel ruolo di Don Josè si alterneranno i tenori Giancarlo Monsalve (15 luglio, 10 e 13 agosto) e Warren Mok (1 e 7 agosto), in quello di Escamillo i baritoni Michael Bachtsadze e Sun Li, mentre Micaela avrà alternativamente la voce dei soprani Joanna Parisi, Bing Bing Wang e Daniela Carvalho. Il maestro Michailidis, reduce dal podio di Carmen al Teatro Erode Attico di Atene, dirigerà il Coro Lirico e l’Orchestra Sinfonica Taormina Opera Festival al quale appartiene anche il Corpo di ballo. I costumi, disegnati con raffinatezza da Sonia Cammarata, sono stati realizzati espressamente per lo spettacolo, così come inediti sono tutti gli altri elementi scenici.
Bellissimo spettacolo!