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Gli autori, Federico Lodoli e Marco Melega sono partiti da un’idea ben precisa: realizzare un vero e proprio racconto del Paese attraversandolo su rotaie, cittadina dopo cittadina, piccoli centri dopo paesini di periferia. Ne scaturisce un’immagine dell’Italia tra paesaggi ancora incontaminati dove si alternano piccoli paesi ricchi di arte, storia, tradizioni. Un viaggio che spazia a 360 gradi e punta i riflettori sugli abitanti dei luoghi attraversati mostrando di loro un’immagine singolare e inedita.
Scorreranno sotto gli occhi dei telespettatori i paesaggi del Nord e del Sud, gli antichi borghi, gli eremi, i monasteri, le fattorie, i casali. Ma il viaggio si addentra anche tra le antiche botteghe, le case, le taverne e le osterie: luoghi della provincia mai addormentata ma valida e attiva attraverso i quali si esprime la cultura del territorio intesa nel senso più ampio possibile.
In questi ambienti intrisi di passato e storia, svettano i personaggi locali che raccontano segmenti di un passato spesso sconosciuto, uomini e donne depositari di vicende, episodi, storie legate al territorio.
Siamo dinanzi ad una maniera differente di intendere il viaggio: diverso di viaggiare perché i due autori mostrano come sia possibile venire incontro agli altri e conoscerli attraverso le piccole e secondarie strade ferrate. Ma si raggiunge l’obiettivo anche seguendo sentieri fuori mano, andando dietro l’angolo o dietro quella particoalre collina perchè li, secondo voci popolari, vive una persona che potrebbe raccontare molte cose su un passato apesso non conosciuto.
Fuori binario nasce dunque con un fine intimista: vuole dimostre qual è la diffenza tra il turista e il viaggiatore. Il turista viaggia per se stesso, il viaggiatore lo fa in funzione degli altri, per conoscere persone, storie, avvicinarsi a determinati personaggi, penetrare nella loro storia, comprenderla, capirla e condividerla.
Questo è il percorso della prima puntata che ha per titolo Il treno di Dante e va in onda domenica 9 agosto alle 10.30 su Rai3. Il treno di Dante è una traversata dell’Appennino Tosco-Romagnolo, lungo il viaggio d’esilio che ha portato Dante da Firenze a Ravenna
La linea ferroviaria sulla quale si viaggia è nota come la “Faentina”, in vita dal 1893 attraversa una buona parte della cultura del nostro paese.
Partenza da Firenze da dove si raggiunge il “Mugello” attraversando paesaggi quasi bucolici nella loro serena bellezza e nella loro operosità. Si susseguono, come in un documentario d’altri tempi, vigne, ulivi, antiche case coloniche, boschi selvaggi, viottoli non asfaltati e borghi antichi. Qui si possono persino scoprire dipinti di Giotto, evocare le poesie di Dino Campana, visitare antiche dimore nobiliari, conventi quasi abbandonati.
I paesi di cui la troupe racconterà in particolare la storia sono: Borgo San Lorenzo, Ronta, Marradi, Fognano, Brisighella, Faenza, Piangipane e Ravenna.
Recentemente Rai1 ha trasmesso un documentario di Pupi Avati nel quale il regista raccontava i treni italiani.
Ciao Federico, sono Peppino il bruzio che hai intervistato a Pedace. TORNA, sei/siete stato/i bravissimi. Da ogni punto di vista. Io spero di essere stato efficace, ma ho detto solo un millesimo delle cose che potevo dire. Torna. Ti vorrei ancora parare, restando sulla ferrovia, della galleria elicoidale e di un “pozzo verticale” (si trova in una galleria e, per raccogliere l’acqua, va verso l’alto) e poi, senza allontanarmi troppo dai binari, era per me un dovere parlarti dell’Abate Gioacchino, e mi duole non avertene nemmeno fatto cenno. La personalità che maggiormente rappresenta il Nostro spirito, non solo guerriero, ma di sognatori inossidabili. E parlarti dei luoghi di Gioacchino compreso quello a cui tengo di più Prato Piano con i suoi 200 alberi monumentali di castagno da me censiti, del Brigante Monaco che lì venne ucciso e di Pietro Ingrao che qui trovò ospitalità … e poi di Murat, di mio padre degli usi civici delle terre di Gullo Ministro dei Contadini (di recente ho collaborato con un tuo collega di RAI Storia, Bruno Testori, per realizzare un documentario su questo misconosciuto personaggio politico) … smetto altrimenti annoio. Un grazie grande così. Ancora Bravi!