La voce narrante fuori campo dà le prime indicazioni: siamo nel 1952, Nola, all’hotel La Perla. Un gruppo di poliziotti si prepara a fare irruzione: sono dietro la porta della camera 9, dove dormono i famigerati fratelli Monza. All’alba del 9 aprile, per loro è giunta la fine: la fuga è al termine.
Svegliati nel sonno, vengono portati via di peso dalla polizia. Ma dall’altra parte del muro, attraverso uno spioncino, un occhio indiscreto li aveva osservati con attenzione, studiandone tutti i movimenti. si tratta di Luca, un bambino che li ha visti maneggiare valigie traboccanti di banconote.
Il piccolo Luca ha un piano: attende che i due si addormentino e ruba loro il maltolto. Rivolto alla telecamera, sottovoce rivela il suo intento : comprare una montagna di dolci. Il piccolo ladruncolo però, rimane vittima dell’imprevisto: ancora nella camera dei criminali, quando scatta l’operazione delle forze dell’ordine, viene buttato a terra dall’apertura brusca della porta.
A distanza di anni, il caso rimane irrisolto: in quell’occasione infatti, Luca ha perso la memoria, dimenticando così il nascondiglio dei soldi. Ancora oggi, sogna quella montagna di dolci.
La voce narrante però, sa dove sono custodite le banconote, tanto chela telecamera procede lentamente ad inquadrare il mobile che custodisce il segreto. Il motivo? Semplice, perché Trivago sa tutto di hotel.
Lo spot ricorda nella narrazione un servizio giornalistico ma, nelle scelte di regia e fotografia, l’ispirazione è cinematografica: quello realizzato è un minifilm che promuove il servizio offerto dal sito in maniera trasversale. Non un messaggio che esalta l’efficienza di trivago.it, ma uno che offre un’esperienza piacevole allo spettatore il quale, a sua volta, si ricorderà con piacere del servizio.
Essendo il sito molto noto inoltre, non vi è l’esigenza di spiegare esattamente le sue caratteristiche, ma si può fare leva sulla sua conoscenza da parte degli utenti; gli altri invece, ne rimarranno incuriositi.
Realizzato con cura, il messaggio promozionale così creato segue l’esempio delle web serie diffuse in rete, mai esplicitamente legate alla reclamizzazione dei prodotti.