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Diviso in tre parti da 50 minuti ciascuna, il documentario, realizzato da OIivier Lemaire, ripercorre la storia della danza nel XX secolo, abbracciando tutti gli stili e tutti i continenti. Protagonista indiscusso, il corpo e il nostro rapporto con esso. Nessuna disciplina come la danza, infatti, pone il corpo così al centro dell’attenzione, perché ne è uno strumento imprescindibile e fondamentale.
Nelle tre puntate, l’attenta analisi di Lemaire parte dalle nostre “leve”, i piedi, per poi approfondire il tema della nudità, caratteristica sempre più comune nel ballo, fino ai corpi considerati “diversi” perché fuori dai canoni classici di estetica e a volte emarginati, ma diventati strumenti di riscatto e di affermazione della propria identità e unicità.
Una scena del documentario
Un’analisi sociale, se non antropologica, anche in rapporto con altri contesti artistici, politici, sociali e culturali, che vanta contributi, fra gli altri, di Dita Von Teese, la regina del burlesque, Benjamin Millepied, ballerino principale del New York City Ballet e coreografo di fama internazionale, Andrew “Drew Dollaz” Boyce, street dancer esperto in flexing e che ha collaborato con Madonna e Skrillex, Angelin Preljočaj, uno dei coreografi più importanti e innovativi della nouvelle danse francese, Marie-Agnès Gillot, étoile de l’Opéra de Paris.
Let’s Dance è un focus preciso e a tratti poetico sul linguaggio universale della danza, attraverso la sua grande varietà di stili, per capire che piroette, evoluzioni e arabesque sono un modo artistico di comunicare sublime, alto ma non elitario, capace di unire il mondo.
L’appuntamento con Let’s Dance è a partire da sabato 15 agosto alle 22.00 su LaEffe (canale 50 DTT e tivùsat, 139 di Sky), per tre puntate.