Vestirà infatti i panni del famosissimo creatore di moda ucciso a Miami il 15 luglio 1997. E per riuscire a calarsi perfettamente nella parte, ha scelto di frequentare un corso a Londra.
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Il cerchio, dunque, si stringe. E si ritorna daccapo. Ma le pubblicità continueranno ad imperversare, naturalmente. Tra una fattoria, una cavalcata in campagna, una chiacchierata con Rosita (la gallina che lo accompagna negli spot), il bell’Antonio (Banderas) si propone in questo nuovo ruolo.
È il 1960 quando Antonio Banderas viene alla luce a Malaga, da mamma insegnante e padre commissario di polizia. È il 1974 quando i suoi sogni di calciatore si infrangono per una brutta frattura del piede. È il 1981 quando, nelle notti della movida madrilena, incontra Pedro Almodòvar che lo strappa dalle passerelle e lo lancia sul grande schermo affidandogli ruoli trasgressivi. È il 2012 quando, in uno spot pubblicitario, inizia a interpretare un affascinante mugnaio che lavora in solitaria, impastando biscotti e merendine, accompagnato dalla fedele gallina Rosita. Da quel momento Antonio Banderas diventa per tutti gli italiani l’”uomo del mulino” (…Bianco, aggiungiamo noi). E l’immagine è talmente forte da meritare una parodia da parte di Maurizio Crozza.
La parodia di Crozza
Che ne è stato del bel tenebroso dal fascino latino, super sexy protagonista di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, del perfido e focoso vendicatore di “Desperado”, del misterioso uomo mascherato che ha sguainato la spada in difesa della splendida Catherine Zeta-Jones nel film “La maschera di Zorro”? Ci siamo più volte domandati.
Di lui, per quasi tre anni, solo tracce ‘infarinate’, un maglione nero che sa di brioches appena sfornate, la Rosita che mai lo abbandona, un’aria serena che sa di famiglia. Proprio mentre fuori, lontano dal vecchio mulino, la sua vita privata andava a rotoli: le dipendenze della splendida (ex) moglie Melanie Griffith, caduta nel vortice dell’alcol e dei farmaci, i conseguenti ricoveri per la disintossicazione, fino alla separazione nel giugno del 2014 e il divorzio ufficializzato lo scorso luglio.
Ma ora, dicevamo, Banderas è pronto a ricucire gli strappi. A mettere insieme i brandelli di una vita strappata alla serenità. Il versatile artista sta studiando per aggiunge un nuovo tassello al suo già ricco curriculum: diventare stilista. Nella scuola di moda forse più prestigiosa al mondo, imparerà dunque tutti i segreti di ago e filo, spilli e imbastiture, orli e bozzetti. Ha bisogno di provare l’emozione di immaginare e costruire un abito da zero, per “essere” davvero Gianni Versace.
“Interpretare Versace sarà fantastico. È un personaggio così speciale, la sua vita è una storia pazzesca, pensando da dove è partito, ma anche a quella fine orrenda”, aveva preannunciato durante l’Ischia Global Film & Music Fest. La sceneggiatura sta per essere ultimata e le riprese partiranno a marzo 2016. Per ora non si conoscono le location che ospiteranno i set. Ma c’è da scommettere che non si potrà prescindere dalle tre città più care allo stilista: Milano, la capitale indiscussa della moda, Reggio Calabria, sua città natale, dove ha avuto i primi contatti col mondo della moda da ragazzino, lavorando nell’atelier della madre, sarta di professione, e Miami, dove è stato ucciso il 15 luglio del 1997.
Gianni sta dunque riportando Antonio lì da dove era partito e dove le loro strade si sono sovrapposte: le passerelle. Chissà questa strada, ora, dove porterà il suo interprete…